Ieri ho visto un pezzo di questo film, solo un pezzo perchè ero stanco, ma lo avevo già visto altre volte.
Fa un quadro della Roma dei Papi, ai tempi di Napoleone, dei Romani anzi.
Forse fa un quadro dell'essere dei romani e basta, a prescindere dall'epoca storica.
Il Marchese, simpatico Cazzaro che usa ed abusa del suo titolo per passare la vita a fare baldoria, e anche per schiacciaqre, in modo meschino , chi gli sta attorno.
Intralazzone, chiassoso, con scatti di orgoglio e dignità ma cialtrone nell'anima.
Ad un certo punto viene preso dalla gendarmeria in una bisca clandestina e grazie al suo titolo si fa liberare.
Poi si gira verso i compagni di cazzate, neo carcerati, e dice loro, sinceramente dispiaciuto:
" Mi dispiace, ma io sono io ... e voi non siete un cazzo de nessuno"
Oppure, parlando con un ufficiale Francese che lo accusa di essere un mezzo uomo:
" e che credete che sia facile nascere Marchese, pieno di soldi, in sta famiglia, col papa, coi cardinali....., e io da ragazzetto ero pieno di idee, volevo fa l'esploratore, lo sceinziato, ma mi padre me diceva zitto , prega e studia, mia mamma manco quello, solo prega..."
Questa capacità di giustificarsi e scusarsi sempre in tutto, anche di essere quello che sono.
Come se piovesse loro dall'alto.
Come se tutto fosse imposto dalla sorte, e nel bene e nel male fossero sempre a traino di qualche cosa.
Guardatelo, istruttivo e divertente.