mercoledì 30 aprile 2008

Perle del Diacono

Alcuni mi chiedono quando ci sarà la pace.
Amici cari, una risposta dura da darvi.
La apce non arriverà alla fine della guerra o con la morte dei banditi.
La pace arriverà solo con la bara, essa infatti è il dono della tomba

Cena di ieri

Ieri i colleghi mi hanno portato a cena in un'osteria attaccata alle mura vecchie.
Un posto molto carino dove ci diamo fatti una mangiata di spaghetti alla chitarra e costolette di agnello.
Il succo della cucina Aquilana.
Strana gente, tutti tecnologici ma anche montanari e contadini.
Sull'ooo di un loro manager rischi di trovare :

I am out of office because I will kill the pig

martedì 29 aprile 2008

C'è un giornalista che , se non gli riparo il guasto su un numero che non esiste o comunque non si ricorda, scrive a MI MONDA RAI3......

Categoria di decerebrati

Aquila , altre curiosità

Gli hotel qui sono pieni di Americani.
Ma non emigrati di ritorno.
Classi del liceo, coppie che non sanno una parola di italiano.
Intendiamoci è molto bella, ma cavolo, vieni dall'altra parte dell'atlantico e stai qui... non so , anche un mese...
Vai a Roma, Venezia, Verona, Firenze, magari a vedere Milano per la moda, la Magna Grecia..... Che vai a fare ad Aquila???? manco ci puoi finire per caso perchè scendi a roma e poi ti devi fare tipo 3 ore di pulman.

SPQR diceva Asterix, sono pazzi questi romani.... oggi SPQA

Ronaldo ricattato dopo una notte con tre viados

Ronaldo ricattato dopo una notte con tre viados .... CHE CULO!!!!!

va bene tutto ma......

FOLLIE DA NABABBI

Quest'orologio costa 300mila dollari. E non ti dice neanche l'ora

Mac

Ieri sera Mac Donald.
Si avete ragione, sono qui spesato in un posto dove si mangia benone che senso ha andare dal mac....
il fatto è che esco tardi, sono stanco, ceno da solo, ho solo voglia di mangiare ed andare in albergo alla svelta.
Comunque sia.... il mac qui è un mondo diverso che a milano.
Da noi il personale è composto quasi esclusivamente da extracomunitari, qui che di lavoro ce n'è poco magari non è proprio una cariera ma la gente ci lavora volentieri.
I clienti sono ancora i ragazzi giovani, adolescenti, vemtenni. Come il vecchio Burgy, ve lo ricordate? Passano la serata, si trovano, ridono , scherzano.
Qui siamo ancora agli albori, a Milano fifty fifty tra extracomunitari e gente di volata.
E' un pasos indietro di venti anni.

L'Isola

Un film di fantascienza guardabile per una volta.
Una società molto semplice, tutti vivono in una città sotterranea, perchè il mondo fuori è contaminato. C'è solo un'isola abitabile ed una lotteria decide chi ci debba andare.
Ma questo paradiso altro non è che la sala operatoria, il mondo non è contaminato,loro sono cloni di ricconi che li tengono li come fonte di organi, uteri per gravidanze ecc.
Ho letto un libro, uno della saga di Miles Vorkosigan di Barayara dove questo tema era anche pià spinto. Ambientato nel lontano futuro, una organizzazione criminale possedeva un intero pianeta su cui allevava cloni, trapiantavano il cervello intero sul corpo giovane.
Comunque sia un clone inizia a sviluppare anche i ricordi del suo sponsor, scappa ed all afine, con l'aiuto di una bionda da urlo ed un mercenario redento, fa crollare l'organizzazione.

lunedì 28 aprile 2008

Non sia mai che gli tocca di lavoare

Io non ho grande amore per i capopopolo della sinistra, ma alcuni li rispetto, altri no, uno lo trovo un idiota insignificante che vedo più ad intrecciare canestri di paglia nella scuola di Forest Gump, che a far altro, questi altri non è che Rutelli.
Uno può essere anche di sinistra, ma lui è un parolaio inutile, che fu verde, radical, catolico e poi sinistroide.
Pessimo deputato, insignificante aspirante leader si vantava di non si sa quale grande esperienza positiva come sindaco di Roma, ed ecco cosa ne pensano i Romani.
Poverino, non sia mai che gli tocchi di lavorare, sorte che non si augura mai ad un romano ma figuariamoci ad un romano che fa politica.

Lo voglio


Stavo pensando a prendermi lo scooter, ma ora che ho visto questo ... lo voglio

Cari tutti

Cari amici, nemici, neutrali... cari tutti

Ancora una volta sono nella ridente cittadina di Aquila, cosi chiamata non per somiglianza all'uccello ma per l'acqua.
Insediamento originario eda sito in luogo pieno di fonti, chiamato quendi D'Aquili.
Poi Federico secondo penso per assonanza alla bestia e lo fece simbolo araldico della città.
Questo nel 1200 dopo cristo più o meno.
La città vera e propria è nata in quei giorni, dall'unione di piccoli borghi e castelli, alcuni risalenti ad epoca pre romana.
Una sorta di comunità montana ante tempo.

domenica 27 aprile 2008

Amoe orchesco

Ma lo ami il tuo piccolo amore dolc.... GROOOOOOOOOOOO
Scusa ruttino

Teomondo Scrofolo




Teomondo Scrofalo nel suo periodo cubista

WE a Genova

Siamo stati a genova. Venerdi grigliata ai piani di praglia.
Un posto sopra genova,a quasi mille metri.
C'era tutto il mondo, compresauna banda di pendagli da forca a cavallo che andavano tra le macchine.
Ste povere bestie si imbizzarivano e mi sono visto grigliata da cavallo per mezzo tragito.
Ua bella giornata ed il giorno dopo gita al porto di Genova.
E' enorme, non poensavo.
15 km di diga, una decina di banchine, navi di tutti i tipi, una centrale a carbone che viene alimentata direttamente dalle navi da carico.
Veramente uno spettacolo.

giovedì 24 aprile 2008

AHAHAHAHHAHAHAHHAHAHAHHAHAHAAHAHAH

Continuano in brasile le ricerche di Adelir De Carli
L'istruttore del prete disperso in volo
coi palloncini: «un incosciente»
Lo aveva allontanato dal suo corso per indisciplina e per aver messo a rischio la propria vita

E Maradona?

A proposito di Argentini….. ma lo avete visto di recente Maradona?
Ho visto un vecchio filmato del suo famoso goal e cavolo, sembra lo abbiano gonfiato con l’elio, gli manca solo il cordino che gli esce da sedere e poi lo si può portare in giro o meglio ancora lasciarlo andare e aspettare che il vento lo porti via.
Be in un certo qual modo è sempre stato un pallone gonfiato, mi ricordo una volta ad esempio, per dirne una, che aveva picchiato un posteggiatore per futili motivi, e poi tutte le sue interviste deliranti.
U n pigmeo del cazzo uscito dalla giungla a cui DIO aveva fatto il dono di guadagnare miliardi giocando al pallone, cosa che la gente fa volentieri gratis… e guardate come è finito……….
Ed ancora i napoletani lo amano.
Mi ricordo ai tempi dei mondiali del 90, tifavano tutti argentina perché c’era lui.
Io Germania, da buon interista, visto che avevamo il trio della loro nazionale in squadra.
La germania quel mondiale l’ha vinto e giocava per lo più a milano.
Un giorno me ne ero andato in centro con maglia tedesca e dipinto a strisce come la bandiera germanica.
Cavolo sono emerso dal metrò mentre la polizia caricava gli hooligans tedeschi ubriachi, che corse, ho rischiato di beccare tante di quelle legnate……

Argentini

Ma ve la ricordate Cicciolina?
Ha iniziato a girare in TV che io ero piccolissimo, e in cinema dove all'epoca non potevo entrare ben prima, ed ora leggo che è diventata star della TV argentina.... cavolo avrà 50 anni ormai....





Devo dire per essere onesto 50 anni ben portati, ma che hanno fatto l'hanno ibernata? Clonata?
Peccato che la Pozzi è morta se no tra 20 anni diventava star della TV dell'uruguay

Scemi

Una volta si diceva: La ragione si da agli scemi.
Poi gli scemi se ne devono essere accorti.
Si vede che pur scemi, a forza di sentirlo dire...
E quindi i non scemi sono corsi al riparo e non so dirvi quando ma si è cambiato, agli scemi si dice: ...Perchè sei molto intelligente..... ( e quindi hai ragione viene implicito)

E quindi se litighi con uno e questo inizia a dirti che ti ritiene molto intelligente... okki... ti sta dando dello scemo

mercoledì 23 aprile 2008

Ma cari amici di sinistra siete tonti o in malafede

Tante polemiche sul fatto che il sindaco di Alghero ha tolto dalle musiche del 25 aprile o bella ciao.
Non entriamo nel merito
Ma , sento il sandaco alla radio
" e si che ho tolto o bella ciao, ma non oggi, 4 anni fa.
Enon ha detto niente nessuno, nabco le associaioni dei partigiani.
ME che sono?
Ma cari amici di sinistra siete tonti o in malafede

Il Diacono

Sto rileggendo un vecchio libro di Gemmell
autore tra i miei preferiti scomparso anni fa
Sono 10 anni che non lo prendevo in mano, parla di un guerriero, un pò monaco un pò serial killer, che da alla violenza estrema della sua vita un alone un pò mistico.
Parabole se vogliamo, che spiegano la naturale e spietata meccanica con cui si muove ed uccide tutti quelli che vanno contro il suo codice di giustizia.
Lo fa con naturalezza ed a freddo, senza rabbia o odio, perchè deve.

Una di queste parabole:

Nostro fratello Contadino semina il grano che sfama la comunita.
I corvi mangiano i semi e se ci sono troppi corvi c'è una carestia, la comunita muore.
Allora fratello contadino prende il fucile e spara ai corvi.
Ma questo non vuole dire che lui odia i corvi.
Ne che i corvi sono malvagi.

O anche

Un lupo si converte. Rinuncia al male, diventa santo .
Vive una vita di preghiera e lavoro.
La pecora sapendolo santo va da lui priva di paura e lo irride.
Allora IL LUPO LE SALTA AL COLLO E LA SGOZZA..... si perchè una pecora non deve mai ridere del lupo, specie del lupo che è diventato santo

Hanno una strana profondità queste storielle, non trovate?

Birra e Bocce

La birra e le bocce, specie le bocce, da sempre sono passione degli uomini, e cavolo, ho scoperto che si può donare il 5xmille non solo a chiese, organizzazioni umanitarie, ricerca e tutta quella lista di inutili e noiosi cazzoni a cui lo si dona di solito.
AMICI UOMINI, possiamo lasciare il 5xmille anche alla Tana dell'Umanoide ed in tutti i posti laidi e beceri in cui siamo andati a bere e ridere e gratarci il sedere....
Che meraviglia, ed io che parlo sempre male del sistema fiscale

martedì 22 aprile 2008

Dejavou

Si scriverà così?
Non lo so , spero, io il Francese lo capisco poco, parlo peggio e scrivo per nulla.
E' anche titolo di un film recente.
Si può cambiare il passato se si riesce a tornare indietro di 4 giorni e spicci?
Sembra di si, e visto che la CIA per combinazione ci riesce ma non sapendo cosa farsene della scoperta la lascia in mano af un poliziotto che fa un'indagine.......
6 meno

Corso di PM

Ho fatto atro corso di due giorni con un naoletano simpaticissimo.
Sembrava Trosisi, Enzo.....
Tra i casi aziendali ci ha raccontato della funicolare di Napoli.
Sta funicolare per l'epoca era una meraviglia... ma non tirava....
Cavolo perchè non va?
La gente andava sul -Vesuvio a piedi perchè era tradizionale e allora rendiamo tradizionale la funicolare con la canzone Napoletana.
Grande investimento di Marketing e nasce Funicoli funicola, canzone orribile ma che fa il giro del mondo e la richezza della funicolare

sabato 19 aprile 2008

Storia vera di qualche anno fa.....

Esterno giorno, piove.
Interno giorno, la palestra e' illuminata male, c'e' umidita' ed odore di sudore.
Mi cambio e vado in sala pesi, mi metto le fasce da pugile ed inizio a fare un ciclo di pesi.
Arriva un uomo palestrato, sui tenta, calvo, enorme, ma cosi' enorme che Maciste a confronto sembra DOn Lurio.
Mi guarda mentre sono alla panca piana e poi con voce incredibilmente squillante mi chiede "quanti sono?"
" Novanta "ispondo io tirandomi su a sedere
"So pochi " fa lui tronfio
" e tu quanti ne tiri su?" Gli chiedo
" 150-160 anche 170" mi risponde tronfio
"Ecco" gli dico io " quando avro' bisogno di aiuto per tirare su l'uccello ti chiamero' # e mi rimetto all'attrezzo.
Lui rimane di gesso. I suoi tre neurono lottano per trovare una risposta a tono, vedo una goccia di sudore scendere dalla testa calva....... niente, grugnisce qualche cosa e se ne va.

Passa un'ora

Sono sul ring, come al solito lo zero assoluto di voglia di salire a fare i guanti tra i partecipanti, ma ecco che arriva l'ominide che con vocina squillante si offre.
Uomo dai mille talenti.
Sale sul ring e gongia i muscoli fiero, fossi un peso da 150 kg me la fare sotto.
Inizio a girare sul ring verso la mia sinistra.
Finto un sinistro per vedere i riflessi.
Nulla, neanche un battito di ciglia.
Gli stessi riflessi di uno che e' morto tre mesi prima.
Allora lo tocco di sinistro sul muso, una, due volte.
Colpi leggeri tanto per farlo arrabbiare, ed infatti ci casca e parte al controattacco.
Se ne esce con un destro granitico, che probabilmente potrebbe ammazzare un bue ma e' cosi' lento che potrei andare a bere un caffe', tornare e trovarlo anora li.
Schivo, mi porto alla sua destra e gli mollo un destro sul naso.
Media potenza, non tiro mai a tutta birra, non e' una rissa da bar.
70% di forza 100% di precisione.
Lo becco proprio sulla punta del naso.
Sanguina, si ferma.
Una laceima sull'occhione.
Si porta le mani al naso e con vocina da cghecca che lotta per trattenere le lacrimedice " mi hai fatto male"
Gira e se ne va.... mai piu' visto.....
Cosi' grosso e cosi' pirla, me lo ricordero; sempre

La parucchiera di Kabul

Libro su una pazzoide americana che va a Kabul, all'interno di un programma umanitario, a fondare una scuola da estetista.
Divertente e mi ha fatto riflettere su alcune cose.

La prima che anche in uno dei paesi piu; poveri du mundo l'estetista prospera.
Prendono 500 dollari all'anno a famiglia, ma da spendere per colore, depilazione e messa in piega c'e' sempre.

La seconda, una donna e' pronta a sfidare mine e imboscate per farsi la messa in piega.

La terza e piu' sconvolegente... i Talebani, hanno imposto a tutti a fucilate il loro modo dipensare. Poi questi ferocissimi uomii preistorici, che trattano le donne come vacche, portavano di nascosto moglie e madre dall'estetista clandestino.....
Vi rendete conto? Le donne di casa rompevao tanto il cazzo a sti popveri derelitti che sfidavano fucilazione ed inferno per farle stare zitte... da una parte... da;;'altra queste done afgane riunciavano a liberta' e dignita'.... ma per una cosa lottavano e non transigevano... la depilazione.
Tutta una vita a prendere botte e fare la schiava ma al loro cavernicolo imponevano che le portasse dall'estetista clandestino

venerdì 18 aprile 2008

Rossssooooo

Oggi sono partito baldanzoso a prendere il sole, tanto e' l'ulimo giorno, ed infatti mi sono ustionato.
Sembro un gambero a parte che sono alto un metro ed ottanta e non ho le chele.
Il cuoco mi correva dietro con il limone e la griglia.....

AIAIIAIAIAIIAIAI

Che dolore

A parte questo vi dico della gita di ieri.
Siamo andati ad un simpatico villaggio del 1500.
C'e' una base contraerea enorme, vicino il villaggio che e' un terzo della base e che continene due caserme.... gli Egiz qui sono molto amanti della pace si vede.
Il posto ha un forte turco del 1500 in rovina.
Per il resto sembra Napoli appena dopo la liberazioe.
Ovunque macerie e case in rovina, lungo la strada carcasse di auto e in porto una piccola nave affondata.
Se cammini per strada arriva il bambinello rompi coglioni che ti dice:
Qui moschea, questo mare, qui beve e mangia, da me mancia grazie.
Per fortuna che da 5 anni a questa parte e' arrivato il turismo se no se ne starebbero ancora li ad affilare le selci e mungere i cammelli... invece mungono i turisti, dopo che e' fallita l'azienda che produce fosfati non e' rimasto altro.
Per chi ama il terzo mondo...
PS
E se siete quelli che hanno la fisima dei bambinipoveri qui potete trovarne da sfamare a vagonate da cento

Due libri

Il primo si chiama Odissey, di Cluster, un autore che non amo per nulla.
Ed infatti il libro e' una porcata di cui neanche vi parlo.
Ma ha uno spuno interessante.
La guerra di Troia e' la trasposizione greca di una guerra tra celti del continente e celti di Bretagna. Perche' se no Agamennone sarebbe rosso di pelo, ed Achille d esempio biondo?
L'odissea sarebbe poi ambientata non nel mediterraneo centro occidentale ma tra la costa atlantica spagnola, quella Africana, Canarie azorre e Caraibi.
Magari non sta del tutto in piedi ma ha un suo fascino, come anche la spiegazione del perche' della guerra.
Lo Stagno, indispensabile per creare il bronzo e raro.

:'altro libro e' di Rolling, i Guardiani dui pietra.
Vi diro che pure questo non e' sto gran che.
Sette eretiche all'interno della chiesa, il segreto dei templari e degli antichi alchimisti.
Una specie di 007 rivisto ma che non convince.
5-

mercoledì 16 aprile 2008

BENVENUTA FABIOLA !!!!!!!!!!!!!!!!!!

BENVENUTA FABIOLA !!!!!!!!!!!!!!!!!!

.... sperando tu prenda tutto dalla mamma

Il cibo

Abbiamo avuto fino ad ora la cena a tema italiana, egiziana, francese, mex che purtroppo abbiamo perso e oggi tedesca.
Una certa varieta' e anche sempre la pasta, un po' di pizza, carne, riso.
Si mangia benone.
Ci piacerebbe un po' piu; etnico e locale, ma gli altri italiani morirebbero di fame e stenti, quindi ci accontentiamo

Che goduria

Che goduria la scomparsa dal parlamento di verdi e comunisti.
A parte che era ora scomparissero anche in italia, dopo 20 e piu anni che erano scomparsi nel mondo civile... ma poi i verdi.... i personaggi da galera presi dai centri sociali....
Voglio dire uno puo' essere anche di sinistra ma questi avevano un quadro del peggio del peggio, di una societa' che in italia non esiste. Si ci sono frange marginali di scalmanati, ignoranti anarchici, gente contro tutto e tutti che ancora vive di miti morti da 20 anni,,,,, ma non sono l-italia, manco l'italia di sinistra.
Senza di loro, senza i socialisti, mastella, i radicali, e anche la destra estrema, senza le decine di micropartiti che fanno solo casino e polemica speriamo si riescano a fare quei passi avanti che stabilizzino e riducano la politica delle mille bocche che succhiano sangue al paese. Speriamo si riescano a fare gli inceneritori, la tav e le altre infrastrutture che pure servono per non rimanere sempre in coda a tutti i paesi civili

Retroosceni della gita di ieri

Sono bello rosso e grigliato, la gente mi parla in tedesco , segno che il rosso e' bello vivo.
Questa mattina ho mangiato qualche cosa, dormito in spiaggia, fatto un po' di snorkeling. Ho visto anche una razza ed una murena, poi un bel pranzo sul mare e tutto il pomeriggio in spiaggia.
Lasciate ora che vi ho detto questo che vi dica i rtroscena osceni della gita di ieri.
La gita si chiama gran safari, cosniste in un giro fuoristrada in jeep, quad, cammello e serata nel deserto.
Si inbarca una bella famigliola di meridionali con due bambini piccolissimi a seguito.
- Io sofro il mal d'auto ed Edmondo ha appena mangiato -, questa la premessa.
Neanche a dirlo dopo 10 minuti di fuoristrada il bambino vomitava a spruzzo tipo l-esorcista e per sovrapiu' cagava come un vitello.
Giustamente gli altri gitanti vivevano in una specie di camera a gas.
Appena arrivati lei vorrebbe far marcia indietro trascinando tutta la comitiva, perche' il bambino sta male.
Non accontentata in questo passa tutta la sera a riempirlo di acqua e cibo, fino a trasformarlo in unaspecie di mina claymore pronta a vomitare e smerdare tutti.
Ma che testa hanno certio [personaggi ????

martedì 15 aprile 2008

Gita nel deserto

Oggi grande gita nel deserto.
E' bellissimo il deseto
Prima in jeep poi sui quad ed nfine sui cammelli.
Cena con spettacolo tipico
Veramente tutto piacevole.
Anche la compagnia, un manipolo di signore allo sbaraglio, gente da sbarco, ma simpatiche.
Questo posto lo trovo sempre piu bello ogni giorno.

lunedì 14 aprile 2008

Egizi

Gli egizi qui coprono le loro donne dalla testa ai piedi, ed e' meglio perche' quale piu' quale meno fanno tutte abbastanza schifo.
Quelli che lavorano qui si vedono le ragazze occidentali sempre tutte nude sulla spiaggia, ovunque...... deve essee come lavorare alla villa di playboy per loro

Elezioni

In Italia le elezioni sono conclusee si vedono i primi risultati

Due uno piu buono dell'altro.
Quel pagliaccio di Veltroni ha perso. Ma come faceva a presentarsi come novita lui che ereditava lo scettro della peggiore corrente ploitica di sempre????????????
Comunque gli ialiani sono meno fessi di quel che sembra....

La seconda e' che si va verso un bipartitismo. Chi vince ha una maggioranza ed ipiccoli che son li solo a dire no e diffendere interessi particolari spariscono.
Sparisce in particolare la vomitevole sinistra arcobaleno. Hanno veramente rovinato l'italia in questi anni, sono una vergogna anzi erano, se come sembra stanno sotto al 4 percento.

Speriamo di avere la conferma di questo sano repulisti

domenica 13 aprile 2008

Rosso

io mi sono gia' bruciato e mia moglie sembra il tucano.... ma i tedeschi che ci sono qui.... cazzo ma ce l-hanno nel dna di diventare cosi' rossi.
Sembrano gamberi bipedi

Marsa

E' un paradiso, ero gia' stato a Sharm ma qui e' meglio.
Il mare e' stupendo. Nella barriera corallina hanno scavato una piccola piscina naturale.
I pesci vengono a farti le fusa.
Fa caldo ma e' sempre ventilato, i villaggi sono un'oasi nel deserto. Verdi e puliti, pieni di personale.
Si mangia da DIO, ci sono cucine per tutti i gusti.
Veramente quello che ci vuole per riprendersi dallo stress del lavoro.
Mi sa che parlero con un paio di colleghi, per convincerli a mollare tutto e venire qui con me.
Ci apriamo una pizzeria, un bar, anzi lo prendiamo in gestione in un villaggio.
Qualunque cosa, anche organizzare le escursioni in barca , non lo so.
Si vive troppo bene qui sulle rive del mar rosso
Gia' la prima volta che ero qui me lo sono detto.

Alla partenza

Tutte le volte che faccio un viaggio con un low cost mi vergogno un poco di essere italiano.
Sembra che l'homo italicus se va una settimana al mar rosso debba ortarsi dietro 20 o 25 kg di valigia.
Quando gli dicono ok ma devi pagare un piccolo sovraprezzo perche' il limite e' 15 impazzisce e fa scenate manco gli chiedessero la moglie ed il sangue.
E' snervato da ogni minima formalita' ed il metal detector e' un suplizio perche' per partire deve riempirsi tutte le tasche di moneta ed avere cinturoni cromati e scarpe con punta in ferro.
Deve essere la tenuta da aereo.
Ogni volta vedo ste scene e perdo ore dietro a sti pirla che urlano e pretendono di parlare con questo e quello .
A volte non portano nessun documento o lasciano a casa la prenotazione rl. dei biglietti.
Ma negli altri paesi sara' cosi'?
Poi in compenso applaudono all'arrivo manco fossimo scesi sotto il tiro della contraerea

venerdì 11 aprile 2008

Quando uno ha colleghi di classe

Comunicando che me ne vado in ferie ho avuto le solite risposte tipo tu non fai un cazzo e bla bla bla
e questo colto scambio di freddure

MP: spero che nevichi tutto il tempo...
Risposta: a noe dissero

"spero che piova tutta la vacanza..." ed infatti

spero che nevichi tutto il tempo...

MP: a Rocco dissero:

farai un lavoro duro...... ed infatti

Mareeeeeee

Amici, nemici, neutrali
Sono stanco morto, quasi esaurito, il lato buono è che me ne vado sul MAR ROSSO, parto domani.
Sole, spiaggia, mare piscina, leggere dormire.... ed altre cose che non vi spiegherò ma siete più o meno adulti quindi...... comunque sia dire che ci voleva è pure troppo poco
Se possibile vi scriverò qualche cosa dalla spiaggia.
In questi giorni sento un sacco di radio sulla fine della campagna elettorale, e tra l etente cose una mi colpisce.
Veltroni che si passa come la novità della politica Italiana...
Lui è li da 30 anni, è addirittura un pensionato del parlamento, i suoi riporti diretti chi + chi meno hanno fatto il ministro, molti nel governo Prodi.
Ora sono li a dire " a se ci fossimo noi..." ma c'eravate?!
BABBEI?!
Non Veltroni e soci, chi li ascolta.
Sempre le stesse scene.
Prima delle elezioni si dividono dalla sinistra e presentano un "nuovo"capopopolo, Rutelli, Fassino, Ora veltroni, che era li nella greppia con gli altri ma dice... a no, io non c'ero, con me tutto nuovo............
E quindi da capo si riuniscono tutti assieme e continuano i giochi dei partiti con i vecchi e "nuovi" di sempre.

Tutti bagnati causa vigili

Qui di posteggio non ce n'è molto.
Si compensava allegramente lasciando le macchine alla cazzo ovunque.
Ci hanno aperto la sede dei vigili sotto il culo, letteralmente, nessuno si azzarda +
Risultato?
Si lasciano le macchine a casa di DIO e ci vogliono venti minuti sotto la pioggia per arrivare alla sede.
Ho bagnato pure l'interno dei bulbi occulari

Cerca le 4 differenza

giovedì 10 aprile 2008

Milano quando piove è bella in un modo malinconico, Segrate è solo bagnata.
Anzi non è neanche bagnata,è umida in un modo fastidioso che ti si incolla addosso.
Quella non pioggia che è + una nebbia fitta che ti si incolla addosso e ti sporca occhiali e vetri dell'auto, e ti fa pure un poco scappare la pipì

Ciapani

Il problema di Ciapani, è il ciaffico.

Corriere sempre su di giri

Matrimoni forzati e orge nel ranch degli orrori

Sesso sfrenato
per l'Aguilera, i vicini
si lamentano

• Frustini
e manette
nei grandi magazzini

Regali tra donne

Una donna fa gli anni e le altre le regalo:
Olio essenziale solido
Sali minerali liquidi
Crema per il corpo a scaglie....
Ogni sostanza in una forma ad essa impropria ed in quantità industriali.
Credo ci siano negozi che vivono da sempre senza avere mai avuto una persona che entra e compra una cosa per se.... sempre e solo come regalo
Deve essere l'equivalente della nonna che ti da la busta con 100 euro

mercoledì 9 aprile 2008

Ecco che fine farà la linea 3

Nel delaware i vagoni dismessi della rete di new york servono a ricreare l'habitat marino
Barriera corallina con carrozze del metrò
Battezzata Red Bird Reef, come il marchio dei treni di Manhattan, è popolata da numerosi pesci


Uno dei vagoni lasciati cadere in mare (dal NyTimes)
DELAWARE (Usa) – I fondali marini, soprattutto vicino alle coste, non sono quasi mai immuni dai rifiuti umani. Nel Delaware, però, accade dal 2001 che nel mare si gettino scarti non per trascuratezza e alla chetichella ma volontariamente e secondo un piano prestabilito. Non tutti i rifiuti, ma solo le carrozze della metropolitana dismesse dal servizio. E con grande gioia dei pesci, che popolano questi relitti industriali così come fanno lungo le coste di altri parti del mondo con le vecchie navi inabissate. Sì, poiché pare che la fauna marina apprezzi particolarmente i vagoni abbandonati e li colonizzi in massa tanto che la discarica continua a essere alimentata di rottami al fine di creare una stabile barriera corallina artificiale a 29 metri di profondità e a 16 miglia marine (30 km circa) dalla costa, battezzata Red Bird Reef, come il marchio dei treni di Manhattan da cui prende vita.

SOVRAFFOLLAMENTO SOTTOMARINO – Quelle che una volta erano vetture in cui le persone si affollavano, oggi sono teatro di una corsa fra pesci che gareggiano a chi arriva prima per assicurarsi un posticino. Le platesse amano accumularsi tra i vagoni, le cozze apprezzano il limo che si forma sui soffitti, le orate litigano per avere accesso ai vagoni e le spugne marine crescono in ogni dove, beatamente al riparo da correnti e altri pericoli. Il tratto di fondale interessato da questo curioso fenomeno, come spiega al sito del New York Times Jeff Tinsman del Department of Natural Resources, si è vistosamente ripopolato tanto che altri Paesi statunitensi pensano di ripetere l'esperienza e competono per assicurarsi le metropolitane di New York, che smista i rottami gratuitamente a differenza di altre città che invece per disfarsi dei vecchi treni si fanno pagare.

SOVRAFFOLLAMENTO DI PESCATORI – La concorrenza non c'è solo nella fornitura di vetture ma anche fra i pescatori che – attratti da un'area marina che dal 1997 a oggi si è trasformata da desertica a sovraffollata – sono passati dalle 300 alle 10 mila trappole. Ora lo Stato del Delaware è perfino preoccupato dalla microcriminalità che appesta il luogo: non solo si verificano furti di pesce ma perfino delle reti usate per catturarli. Tanto che le autorità sono arrivate a chiedere alla marina federale di chiudere la zona ai grandi commercianti ittici.

POLEMICHE – Gli organi statali e federali per l'ambiente hanno già dato il benestare perché l'operazione continui e anzi si estenda ai fondali di altri Stati. Le accuse degli ambientalisti che ricordano la presenza di amianto nella colla usata per costruire i vagoni metropolitani, sono respinte al mittente: l'amianto non sarebbe un rischio né per la vita sottomarina né per gli esseri umani in quanto non trasportato per via aerea.

Ve lo ricordate l'ingegner cane?

« E adesso che abbiamo quasi finito il Ponte sullo Stretto... Pochi giorni fa ho posato l'ultima pietra, dopo la prima; adesso mancano solo tutte quelle nel mezzo! Le lanceremo con la fionda! »

E poi dicono che non ci sono idee e volti nuovi in politica... complimenti ai socialisti per la profondità della visione politica

E Sarebbe ora

"Dell'Utri: se vinceremo le elezioni, i libri di storia saranno revisionati
Il senatore di Forza Italia: «I libri di storia, condizionati dalla retorica della resistenza, saranno revisionati»"

Cavolo, con tutta l'antipatia per Dell'Utri non posso che dire: E sarebbe anche ora.
Io amo la storia, specie quella militare ed ho letto molto moltissimo sulla seconda guerra mondiale. Per lo più testi stranieri, che non avevano interesse a santificare la resistenza.
E che posso dirvi se non che è uno dei fenomeni più ingigantiti di sempre?
A parte che quello Italiano è l'unico fronte su cui i Tedeschi hanno retto fino all'ultimo non si capisce che contributo militare reale avrebbe dato sta resistenza.
Uccidere altri Italiani, civili o a loro volta partigiani, che non la pensavano come loro? "liberare" città nel momento in cui i tedeschi si ritiravano? ma che liberaione è quesata?. Dare la caccia a fascisti veri e presunti finita la guerra?
é ul falso storico enorme, ben venga una revisione.

Vecchi tremendi

Ieri ero in fila per pagare l'ennesimo esame (per l'allergia ne ho fatti tipo 6, e se avevo che so io il Diabete? 1000?) ed ho visto una scena disgustosa.
Due Vecchi si gettano sulla stessa cassa fregandosene dei numeri tipo panettiere dati all'inizio ed iniziano a spingersi ed insultarsi.
La moglie di uno dei due cercava di tenere il suo prode vecchietto che urlava e sputava dicendo: "No Aldo, non fare così che poi stai male"
Che brutta scena spero di non ridurmi mai così

martedì 8 aprile 2008

Morire che divertimento... infatti tutte queste sono bare





Venite con noi alla grande fiere delle armi di brescia, per comprare un m16 be sterminare i colleghi


I Grandi numeri Exa

Exa è ormai diventata il salone di riferimento internazionale per il settore delle armi sportive e dell'outdoor: 708 espositori nel 2007, tra diretti e rappresentati in esclusiva, su una superficie espositiva di 20.000 mq.

La 26a edizione di Exa ha confermato un trend di crescita non solo costante ma per il 2007 significativo: +20% di visitatori rispetto al 2006.

Un dato importante distingue Exa 2007 per alcune peculiarità specifiche: una forte presenza femminile, sia tra gli stand che nei poligoni di prova, così come un’aumentata presenza di giovani.

Un altro fenomeno che ha caratterizzato l’edizione 2007 è stata l’evoluzione della densità dei programmi collaterali della manifestazione: non è stato possibile censire tutti gli eventi che durante i giorni di Exa si sono alternati.
In particolare serate e meeting “speciali” nelle aree bresciane più suggestive.

Dal punto di vista del business, questa edizione ha portato dei risultati effettivi sul rafforzamento della posizione internazionale: un chiaro risultato delle diverse missioni internazionali esplorative.

Cosa trovare ad Exa

Uno dei fattori chiave del successo della manifestazione è da sempre quello di essere una importante vetrina sia per le novità che per i prodotti già affermati: armi sportive da caccia, da tiro, difesa e segnalazione, munizioni, arceria coltelleria, abbigliamento.

Ma Exa è un appuntamento fondamentale anche per i segmenti complementari dell'outdoor come l'ottica, la buffetteria e gli accessori.

Area D-Fence and Security

EXA 2007 ha proposto per la prima volta D-FENCE AND SECURITY un’area delimitata, riservata all’esposizione di prodotti ed attrezzature tecnologicamente avanzate, specifiche per l’impiego e la dotazione dei corpi istituzionali italiani ed esteri, delle forze dell’ordine, delle forze armate, delle guardie giurate, security e servizi di vigilanza, con esclusione specifica delle armi che la legge considera da guerra. L’area non sarà accessibile al pubblico generico ma solo ai visitatori professionali, previo accredito.

Area Shop

L’area shop è stata creata per specializzare maggiormente l’offerta di EXA. Attuando una divisione dall’area espositiva classica, dove non è consentita la vendita, si è realizzato un settore per permettere agli espositori di effettuare la consegna immediata dei prodotti esposti (abbigliamento, gadgets, accessori ecc per caccia, sport ed outdoor, con esclusione assoluta di armi e loro parti). L’area shop è ospitata nel padiglione 2, anche sede dei poligoni di tiro, naturale proseguimento dell’esposizione e sede dell’unica uscita della manifestazione. Il padiglione 2 è comodamente collegato al padiglione 1 da un funzionale tunnel, sede di esposizioni collaterali alla manifestazione.

Chi incontrare ad Exa

Il business internazionale trova spazio e approfondimento grazie agli incontri organizzati appositamente per gli operatori di settore - alla presenza di alti esponenti del mercato mondiale - per comprendere e conoscere le opportunità di sviluppo oltre confine.

Tutto questo, grazie alle sempre più frequenti missioni all’estero realizzate
nel corso dell’anno.

Nel quadro delle iniziative promozionali internazionali, in collaborazione con ICE e Camera di Commercio di Brescia, si sono svolte visite programmate di operatori economici dagli Stati Uniti e Giappone.
Segno questo, della crescente internazionalizzazione di Exa, con una progressiva crescita degli investimenti in comunicazione sulle maggiori testate europee.

ma sta donna porterà mica sfiga?

Trapiantato al cuore sposa la moglie del donatore. Poi si uccide come lui

Lo squalo asutrale colpisce ancora

Stava facendo surf insieme a un amico alle 8 di mattina a 50 metri dalla spiaggia
Australia: 16enne ucciso da uno squalo
L'allarme era alto a causa delle forti piogge degli ultimi giorni che hanno attirato i pescecani a riva


Dopo l'attacco le spiagge sono state chiuse a Ballina (Epa)
SYDNEY - Peter Edmonds, 16 anni, è stato ucciso da uno squalo mentre stava facendo surf in Australia. L'attacco è avvenuto a 50 metri dalla riva alle 8 di mattina a Ballina, circa 650 km a nord di Sydney. Il ragazzo ha subito due ferite molto profonde a una gamba e sul corpo ed è morto dissanguato mentre i bagnini e gli infermieri, prontamente intervenuti, hanno cercato di salvarlo. Il ragazzo era andato a fare surf insieme a un amico, Brock Mathew. Mentre questi stava uscendo dall'acqua, ha sentito alcune urla: si è girato e ha visto l'amico attaccato da uno squalo. L'ha trascinato fuori dal mare e ha dato l'allarme.

SPIAGGE CHIUSE - Tutte le spiagge nelle vicinanze sono state chiuse per precauzione mentre è partita la caccia al pescecane autore dell'attacco, di specie ancora sconosciuta. A Ballina c'erano già stati tre avvisamenti di squali in pochi mesi e le forti piogge degli ultimi giorni hanno attirato gli squali verso riva dove si radunano alla ricerca di pesci alle foci dei fiumi . La spiaggia dove è avvenuto l'attacco si trova infatti appena a nord dell'estuario del fiume Richmond. L'amico di Peter è stato proposto per un riconoscimento per aver tratto dall'acqua l'amico nonostante fosse anche lui in pericolo di attacco da parte del pescecane.

Il protobisonte

Amici cari
Risentivo giorni fa un’intervista a proposito del pesteggio di Ferrara da parte della gentaglia dei centri sociali, a Bologna.
Ora, Ferrara è odioso ma è anche un uomo intelligente, di sicuro la cosa che lo caratterizza è la bruttezza orrenda che lo fa somigliare più ad un protobisonte che ad un ominide.
Tolto il fattore estetico, che pur conta, gli va riconosciuta una mente brillante che sta usando per fare provocazione.
Giuste o sbagliate sono delle idee, io personalmente in parte le condivido ed in parte no. Ma perché assalirlo, impedirgli di parlare, picchiarlo?
Se la cosa viene fatta da una banda di esteti esasperati dall’orrore fisico che il protobisonte porta…. lo posso capire. Anzi dovevano sparagli
Se è per non farlo parlare meno, non stava oltrettutto negando l’olocausto o elogiando un dittatore sanguinario come Castro, stava dicendo cose condivisibili o meno sull’aborto.
Proprio quelle frange che si presentano come difensori della liberta estrema sono le ultime frange di squadrismo e vero e proprio fascismo.

lunedì 7 aprile 2008

Continua ad interessarmi di + El Alamein, che è vicino ad Alessandria e Cairo







Il Club si affaccia sulla lunga spiaggia di sabbia bianca del litorale di El Alamein, sulla costa mediterranea dell’Egitto. Dista 20 km dal nuovo aeroporto di El Alamein, e si trova in posizione strategica per effettuare escursioni: a circa 140 km da Alessandria, 310 km dal Cairo e circa 4 ore dall'Oasi di Siwa. Tutto il tratto di costa, caratterizzato dal susseguirsi di spiagge bianche che si tuffano nel mare turchese, è ricco di reperti archeologici, di tesori sommersi e di interessanti relitti. Nelle vicinanze si trova il museo dedicato alla Seconda Guerra Mondiale.
CAMERE
Tutte le 253 camere sono elegantemente arredate e con vista mare. Dispongono di servizi privati, aria condizionata, terrazzo o balcone, TV satellitare, telefono con linea diretta, frigobar, asciugacapelli, cassetta di sicurezza. Non sono disponibili camere quadruple: l'hotel accetta la sistemazione di 2 adulti + 2 bambini (sotto i 12 anni) in camera tripla composta da 2 letti a 1 piazza e mezza e un terzo letto aggiunto (i 2 bambini dormiranno nello stesso letto).
Ristorante principale a buffet, Havana Bar, servizio bancomat e ufficio cambio, shops, servizio lavanderia, centro SPA ( a pagamento), internet point (a pagamento), servizio medico (a pagamento).
Tre piscine di cui una per bambini ed una coperta riscaldata. Due campi da tennis (a pagamento ed esterni alla struttura), 2 campi da squash (esterni alla struttura a pagamento), ping pong, calcetto (a pagamento ed esterno alla struttura), area fitness attrezzata, centro benessere con sauna massaggi e bagno turco (a pagamento). Beach bocce, beach soccer (tornei e partite), beach volley (tornei e partite), ginnastica aerobica, aquagym, pallanuoto, beach tennis (tornei e partite), freccette e tiro con l'arco (corsi e tornei).
Ampia spiaggia privata di sabbia bianca e scogli, attrezzata con ombrelloni, lettini e teli mare (gratuiti).


Battaglie di El Alamein








La Seconda battaglia di El Alamein si svolse tra il 23 ottobre e il 3 novembre 1942, durante la seconda guerra mondiale. A seguito della Prima battaglia di El Alamein, che aveva bloccato l'avanzata delle forze dell'Asse, il generale britannico Bernard Montgomery prese il comando dell'Ottava Armata alleata, fino ad allora comandata dal generale Claude Auchinleck, nell'agosto 1942. Il successo alleato in questa battaglia segnò il punto di svolta nella Campagna del Nord Africa.

La situazione [modifica]

39° Gruppo Panzerjäger (parte dellla brigata "Gräf", della 21^ Panzer Division) dell'Afrika Korps in movimentoNel luglio del 1942 l'Afrika Korps tedesco del Generale Erwin Rommel era penetrato profondamente in Egitto, minacciando la vitale linea di rifornimenti britannica del Canale di Suez. Indebolito da una catena di approvvigionamento troppo allungata e dalla mancanza di rinforzi, e consapevole dei massicci rinforzi britannici in arrivo, Rommel decise di colpire mentre il rafforzamento delle truppe britanniche non era ancora completato. Ma l'attacco del 30 agosto 1942 ad Alam Halfa fallì, e in attesa del contrattacco dell'Ottava Armata di Montgomery, l'Afrika Korps si trincerò. Dopo sei settimane di continui rifornimenti di uomini e materiali l'Ottava Armata Britannica era pronta a colpire; scattava l'Operazione Lightfoot: 200.000 uomini e 1.000 carri armati (ma i numeri variano secondo le fonti) di modello recente, tra cui 270 Sherman americani, guidati da Montgomery si mossero contro i 100.000 uomini e circa 200 carri tra quelli tedeschi (una novantina di cui solo 40 Panzer IV) dell'Afrika Korps e 140 italiani di tipo M14/41 e semoventi 75/18 ; il tutto secondo il solo modo di combattere concepito e sempre perseguito da Montgomery: quello della più che abbondante supremazia britannica in uomini e mezzi, terrestri ed aerei; in effetti, in quel momento gli Alleati avevano il domino dei cieli dovuto alla enorme differenza numerica di velivoli (1000 caccia e bombardieri moderni, in rapporto di tre a uno rispetto all'Asse), alla vicinanza alle loro principali basi aeree egiziane e alla pressoché illimitata disponibilità di rifornimenti e carburante. Inoltre non dovevano preoccuparsi della minaccia navale dell'Asse, che a malapena riusciva a scortare i convogli necessari alle truppe.

A fronteggiarsi, il 10°, il 13° ed il 30° Corpo Britannico, con divisioni australiane (Nona), neozelandesi(Seconda), sudafricane (Prima), indiane (Quarta) e inglesi (1a, 7a e 10a corazzata, 44a, 50a e 51a di fanteria), la brigata della Francia libera ed una greca, che costituivano l'Ottava Armata e i tre corpi d'armata italiani, il X, il XX ed il XXI, più l'Afrika Korps; questi erano composti da varie divisioni di fanteria non motorizzata (Pavia, Brescia, Bologna e Trento), due divisioni corazzate italiane (Ariete e Littorio) e due tedesche (15a e 21a Panzer Divisionen), tre divisioni meccanizzate (la Trieste, la 90a e la 164a Leggera tedesche), la Divisione Giovani Fascisti, la Divisione Paracadutisti Folgore e la Brigata Paracadutisti Ramcke.


Il piano britannico [modifica]
Con l'Operazione Lightfoot, Montgomery sperava di ritagliare due corridoi lungo i campi minati dell'Asse, a nord, lungo i quali sarebbe passato per sconfiggere l'armata italo-tedesca. Attacchi diversivi a sud avrebbero impedito al resto delle forze dell'Asse di muoversi verso nord. Montgomery si attendeva una battaglia di dodici giorni in tre fasi: "Irruzione, combattimento corpo a corpo, e rotta finale del nemico".

I britannici misero in atto una serie di diversivi nei mesi precedenti la battaglia per sviare il comando dell'Asse, non solo a riguardo del punto dell'attacco ma anche sui tempi in cui sarebbe avvenuto. Questa operazione aveva come nome in codice "Operazione Bertram". Venne fabbricato, pezzo per pezzo, un falso oleodotto, la cui costruzione indusse Rommel a pensare che un attacco sarebbe arrivato molto più tardi di quanto non avvenne in realtà, e molto più a sud. Per aumentare l'illusione, finti carri armati costruiti con sagome di compensato attaccate a delle jeep vennero dislocati a sud. Al contrario, i carri per la battaglia, posizionati a nord, erano camuffati come camion da trasporto, piazzando sopra di essi delle sovrastrutture in compensato. In realtà il trucco del mascheramento era stato usato con successo da Rommel durante le fasi precedenti dell'avanzata, in più di una circostanza, come ad esempio durante la Battaglia di al Gazala.

Le forze dell'Asse erano trincerate lungo due linee, chiamate dagli Alleati Linea Oxalic e Linea Pierson. davanti ad esse giacevano mezzo milione di mine, principalmente anticarro, che costituivano i cosiddetti Giardini del Diavolo, in particolare nella parte meridionale dello schieramento, dove più debole era la consistenza numerica delle forze dell'Asse.


La battaglia [modifica]

Carri inglesi nella polvere del desertoEvoluzione della battaglia
(1/16)▶

Dispiegamento delle forze il 23 ottobre 1942◀(2/16)▶

Attacco delle forze alleate alle 10 pm del 23 ottobre 1942◀(3/16)▶

Le divisioni corazzate dell'asse contrattaccano alle 6 pm del 24 ottobre 1942◀(4/16)▶

La 1a divisione corazzata e la 51a divisione attaccano la 164a divisione tedesca alle 12 am del 25 ottobre 1942
La 7a divisione attacca la divisione italiana paracadutisti della folgore all'una pm del 25 ottobre 1942◀(5/16)▶

La 1° divisione viene contrattaccata dalla divisione Littorio e dalla 15° Panzer. La 1° divisione e la 51a divisione si liberano dall'attacco alla 3.30 pm del 25 ottobre 1942
La 7a divisione interrompe l'attacco alla divisione della Folgore.
La 9a divisione australiana attacca la 164a divisione tedesca alla 9:30 pm del 25 ottobre 1942◀(6/16)▶

La 7a divisione, la 44a divisione fanti, la 50a divisione fanti e la brigata della Francia Libera attaccano la divisione dei paracadutisti della Folgore da tre posizioni dalle 10:30 pm del 25 ottobre 1942 alle 3 am del 26 ottobre 1942◀(7/16)▶

Il 7° reggimento bersaglieri attacca la 9a divisione australiana alle 8 am del 25 ottobre 1942.
La 51a divisione conquista il Kidney Ridge, altri avanzamenti vengono bloccati dal contrattacco della divisione Littorio al nord del Kidney Ridge alle 5 pm del 26 ottobre 1942.
La 2a divisione della Nuova Zelanda e la 1a divisione del Sud Africa avanzano di 1 km contro la divisione Trento alle 5:30 pm il 26 ottobre 1942.◀(8/16)▶

Entrambi gli schieramenti si riorganizzano tra il 26 ottobre notte e il 27 ottobre nel 1942◀(9/16)▶

La 21a divisione Panzer, la 15a divisione Panzer e la divisione corazzata Littorio attaccano la 51a divisione ma falliscono la riconquista di Kidney Ridge l'8 am del 27 ottobre 1942
Il 7° reggimento bersaglieri cerca senza successo di conquistare la quota 28 controllata dalla 9a divisione australiana alle 10 am del 27 ottobre 1942.
La 44a divisione di fanteria sonda le difese della divisione paracadutisti della Folgore il 27 ottobre 1942.
La 7a divisione corazzata muove verso nord il 27 ottobre 1942.◀(10/16)▶

La divisione Trento subisce un duro attacca dalla 1a divisione del Sud Africa e dalla 4a divisione Indiana. La 21a divisione Panzer e la divisione corazzata Littorio contrattaccano e stabilizzano il fronte il 28 ottobre 1942.
La 2a divisione della Nuovo Zelanda si muove verso la 9a divisione australiana il 28 ottobre 1942.
La 9a divisione australiana tenta di attraversare la linea nemica ad ovest della quota 28 alle 10 am del 28 ottobre 1942.◀(11/16)▶

La 9a divisione australiana tenta di attraversare le linee nemiche ad ovest della quota 28 il 29 ottobre 1942.
Il generale Rommel decide di riorganizzare le truppe il 29 ottobre 1942.◀(12/16)▶

L'operazione Supercharge inizia. La 9a divisione australiana apre il fronte nemico per la 2a divisione della Nuova Zelanda alle 11 pm del 31 ottobre 1942. La 9a divisione australiana fallisce nel tentativo di tornare alla posizione di partenza. L'operazione Superchange dura da 24 ore.◀(13/16)▶

La 2a divisione della Nuova Zelanda e la 1a divisione corazzata attaccano a sud e respingono indietro la divisione Trieste il 1° novembre 1942.
La 15a divisione Panzer e la 21a divisione Panzer contrattaccano, battaglia di carri armati a Tell el Aqqaqir alle 9 am del 2 novembre 1942.
La divisione corazzata Ariete si sposta a nord il 2 novembre 1942.
Le divisioni Trento, Bologna, Pavia, Brescia, Folgore e la brigata Rancke si ritirano alle 10 pm del 2 novembre 1942.◀(14/16)▶

Le divisioni dell'asse si ritirano il 3 novembre 1942◀(15/16)▶

Su ordine di Adolf Hitler la ritirata viene bloccata il 3 novembre 1942◀(16/16)

La 9a divisione australiana, la 2a divisione della Nuova Zelanda, la 1a divisione corazzata e la 10a divisione corazzata attaccano il 7 am del 4 novembre 1942.
Le divisioni corazzate 1a e 10a attraversano il fronte e proseguono lungo la costa.
La 2a divisione della Nuova Zelanda si muove verso Fuka e sulla strada distrugge le divisioni Trento e Bologna.
La 7a divisione corazzata circonda la divisione Ariete e la distrugge.
Le forze dell'asse fuggono.
La battaglia iniziò alle 21:00 del 23 ottobre con un sostenuto sbarramento di artiglieria: l'obiettivo iniziale era la Linea Oxalic, che i mezzi corazzati avrebbero dovuto superare per puntare verso la Linea Pierson. Ad ogni modo i campi minati non erano ancora stati completamente ripuliti quando l'assalto iniziò.

Il primo giorno, la forzatura del corridoio a nord si fermò a tre chilometri dalla Linea Pierson, mentre più a sud i progressi furono più consistenti, ma si fermarono sulla Cresta di Miteirya.

Il 24 ottobre, il comandante dell'Asse, Generale Georg Stumme (Rommel era in licenza per malattia in Austria), morì per un attacco di cuore e il Generale Ritter von Thoma prese il comando, mentre a Rommel fu ordinato di tornare in Africa, dove arrivò il 25 ottobre.

Gli alleati furono costretti ad abbandonare l'attacco verso sud, dopo un altro tentativo abortito alla Cresta di Miteirya. Montgomery diresse tutte le sue forze in un attacco verso nord: questo andò finalmente a buon fine nella notte tra il 25 e il 26. L'immediato contrattacco di Rommel invece fallì. Gli Alleati avevano perso 6.200 uomini contro i 2.500 dell'Asse, ma mentre Rommel aveva solo 370 carri armati pronti all'azione, Montgomery ne aveva ancora più di 900.

Montgomery sentì che l'offensiva stava perdendo la sua spinta e decise di riorganizzarsi. Ci furono una serie di piccole azioni ma, per il 29 ottobre, la linea dell'Asse era ancora intatta. Montgomery era ancora fiducioso e preparò le sue forze per l'Operazione Supercharge. Le infinite operazioni di disturbo e il logorio causato dalle forze aeree alleate avevano ridotto la forza effettiva dei carri di Rommel a 102 unità.

La seconda offensiva massiccia degli alleati si svolse lungo la costa, inizialmente per catturare il rilievo di Tel el Aqqaqir. L'attacco iniziò il 2 novembre 1942. Al 3 novembre, Rommel era rimasto con solo 35 carri armati operativi; nonostante riuscisse a contenere l'avanzata britannica, la pressione sulle sue truppe rese necessaria la ritirata. Lo stesso giorno il Feldmaresciallo ricevette da Adolf Hitler un ordine di "Vittoria o morte" che fermò la ritirata; ma la pressione alleata era troppo grande e le forze italo-tedesche dovettero cedere nella notte tra il 3 e il 4 novembre.

Ciò nondimeno, molte unità offrirono una caparbia resistenza, come i paracadutisti della Folgore, che spesso fermarono i carri armati nascondendosi nelle buche ed attaccandovi sotto delle mine anticarro mentre passavano sopra, o la Divisione Corazzata Ariete, della quale celebre è il messaggio finale ricevuto dal Comando d'Armata: «Carri nemici irrompono spalle Ariete. Con ciò Ariete circondata. Carri Ariete combattono». Di questo messaggio esiste un'altra versione, altrettanto plausibile, dal Comandante della Divisione al Comando d'Armata "Ci rimangono tre carri, contrattacchiamo".Alla fine del combattimento, non uno dei carri era funzionante, ma gli Inglesi pagarono un prezzo altissimo, in uomini e mezzi.

Anche le unità tedesche combatterono ai limiti delle loro possibilità ma, avendo le divisioni di fanteria una propria dotazione di mezzi di trasporto, diversamente dalle divisioni italiane, riuscirono a sganciarsi; inoltre la brigata paracadutisti Ramcke, appiedata e a ranghi ridotti dagli estenuanti combattimenti, riuscì ad assaltare un convoglio inglese e a procurarsi così i mezzi necessari per lo sganciamento. Tra le testimonianze del valore dimostrato dagli italiani, possiamo riportare la seguente: «dobbiamo davvero inchinarci davanti ai resti di quelli che furono i leoni della Folgore» trasmesso dalla BBC di Londra riportando un discorso del primo ministro Churchill, alla Camera dei Comuni.

Il 6 novembre le forze dell'Asse, non più in grado di opporre resistenza organizzata, iniziavano il ripiegamento; purtroppo, per le divisioni di fanteria italiane, non motorizzate, era preclusa ogni via di fuga, e oltre 30.000 soldati si dovettero arrendere. Molti di più riuscirono però a ripiegare, sia per le capacità tattiche di Rommel, che per l'estrema prudenza di Montgomery, che non voleva cadere vittima di una delle brillanti invenzioni delle quali il suo avversario si era mostrato più volte capace.

Winston Churchill riassunse la battaglia, il 10 novembre 1942, con la famosa frase: «Ora, questa non è la fine, non è nemmeno l'inizio della fine. Ma è forse la fine dell'inizio».

La battaglia fu il più grande trionfo di Montgomery, e gli valse il nome di "Lord Montgomery Visconte di Alamein" quando venne fatto Pari d'Inghilterra. Il successo del suo piano portò Montgomery a preferire la superiorità schiacciante in tutte le successive battaglie, dandogli la reputazione di essere eccessivamente cauto.

Con l'Operazione Torch, che si svolse in Marocco alla fine di novembre, la Battaglia di El Alamein segnò la fine della minaccia portata dalle forze dell'Asse in Nord Africa.


Testimonianze [modifica]
La presenza italiana è ricordata dal Sacrario Militare di El Alamein, a Quota 33 sulla litoranea per Alessandria, che raccoglie i resti di oltre 5000 soldati italiani e libici. La pietosa ricerca e raccolta dei resti fu opera meritoria del Magg. Paolo Caccia Dominioni con l'aiuto del suo assistente Renato Chiodini e si svolse a partire da 1948 per più di dieci anni. Su questa quota avvenne uno dei tanti episodi di eroismo delle due battaglie, il sacrificio del LII Gruppo Cannoni da 152/37 che il 10 luglio 1942 si oppose agli australiani della 9ª Divisione.

Inoltre un'iscrizione, fatta dai bersaglieri del 7° Reggimento l'1 luglio 1942 su una pietra ai margini della strada litoranea a 111 chilometri da Alessandria d'Egitto, riporta una frase celebre che ricorda il sacrificio di migliaia di italiani in una guerra spesso condotta senza gli adeguati mezzi: «Mancò la fortuna, non il valore».

mmmmmm interessante questo

Volo + soggiorno
Soggiorno presso: Tulip Resort 5*
Trattamento: Soft All Inclusive
Durata: 8 giorni /7 notti

Il Tulip Resort è situato direttamente sul mare di Marsa Alam, a ridosso di una spiaggia lunga e sabbiosa e con, alle spalle, la bellezza del deserto egiziano. Dista 17 km dall’aeroporto e 85 kilometri dalla cittadina di El Quseir.


PER PRENOTAZIONI EFFETTUATE ENTRO IL 24/04, TUTTE LE PARTENZE DAL 03/05 AL 15/06 (COMPRESO) LA QUOTA SARA' DI € 489 + SPESE ACCESSORIE


Il Tulip Resort è situato direttamente sul mare di Marsa Alam, a ridosso di una spiaggia lunga e sabbiosa e con, alle spalle, la bellezza del deserto egiziano. Dista 17 km dall’aeroporto e 85 kilometri dalla cittadina di El Quseir.

La struttura
Di recentissima costruzione, il Tulip Resort armonizza un’architettura messicana con elementi dello stile faraonico: il risultato è uno stile unico e affascinante. Le 156 camere sono distribuite in 16 blocchi circondate da verdeggianti giardini.
Il villaggio dispone di due piscine per adulti di cui una riscaldata in inverno, una piscina per bambini, un ampio ristorante principale diviso in due sale, Irish pub con musica disco alla sera, 2 bar, negozi, tenda beduina in spiaggia ed anfiteatro per gli spettacoli serali di animazione

Camere
Ampie e arredate con gusto sono tutte dotate di balcone o terrazzo. Dispongono di bagno con doccia, asciugacapelli, aria condizionata regolabile, TV con ricezione via satellite di canali italiani, minifrigo, telefono con linea diretta e cassetta di sicurezza. Su richiesta camere comunicanti e camere familiari.
Ricordiamo che il giorno della partenza le camere dovranno essere lasciate libere alle h.15.30. Su disponibilità dell'hotel, verranno messe a disposizione gratuitamente delle camere di cortesia da utilizzare in comune con tutti gli ospiti.
Sempre su esclusiva disponibilità e conferma dell'hotel potrenno essere richieste delle camere in day-use fino alle h.20.00 al costo di 26 € da pagare direttamente all'hotel.

A tavola
Il ristorante principale è diviso in due sale separate che offrono un servizio a buffet con vasta scelta di piatti internazionali, con particolare attenzione al gusto italiano e specialità tipiche egiziane. Durante la settimana, condizioni meteorologiche permettendo, vengono organizzate cene a tema a bordo piscina (il costo della cena non è compreso nel pacchetto). Il soggiorno può essere prenotato in Pensione Completa con una bottiglia di acqua da 50 cl o un soft drink a pranzo ed a cena, oppure in Soft All Inclusive, che prevede, oltre ai pasti principali, bevande analcoliche servite al bicchiere dalle h.10.00 alle h.23.00, caffé americano o té al bar, snacks al lobby bar dalle h.11.00 alle h.12.00 e pizzette, snacks e panini al bar della piscina dalle h.15.30 alle h.17.00; esiste anche la formula All Inclusive, che prevede anche il consumo di bevande alcoliche e superalcoliche di produzione locale dalle h.10.00 alle h.23.00 oltre a tutto quanto specificato per la formula Soft.

Spiaggia
Ampia e sabbiosa, probabilmente la più bella spiaggia di Marsa Alam. Attrezzata con lettini ed ombrelloni, vengono forniti gratuitamente i teli mare. Come tutta la zona, è interessata al fenomeno dell'alta e della bassa marea. Al fine di garantire sempre la massima soddisfazione dei clienti, è presente un pontile che permette di raggiungere facilmente la zona balneabile.

Sport
Campo polivalente da beach volley e calcetto, ping pong, corsi di step ed aerobica. Campi da tennis a pagamento, fitness club, sala massaggi e sauna. Servizio diving che organizza corsi per ottenere un brevetto internazionale ed immersioni.

Animazione
L'équipe di animazione del villaggio composta anche da ragazzi italiani, organizza intrattenimenti e tornei durante la giornata e serate speciali presso l’anfiteatro, la tenda beduina e la discoteca all'interno dell'Irish Pub. Per i bambini dai 4 ai 12 anni verranno organizzati giochi ed intrattenimenti.

Moda


Per tutti voi Cazzari che sostenete che la moda è lontana dalla realtà.....
E chi non vede queste mise in ufficio o al supermarket

Brio blu

Sarà che non sopporto i Romani
comunque sia gli Spot di Brio Blu mi fanno regolarmente incazzare come una iena.
Detto questo mai avrei pensato che c'è un sito con decine di post sull'acqua brio blu

http://www.ciao.it/Opinionisulprodotto/Brio_Blu_Rocchetta_acqua_minerale__47483

tre passi nel delirio

• Lui greco, lei turca:
il matrimonio
dura mezz'ora
Fuga della sposa, dopo che il marito alla festa ha ricordato il proprio padre ucciso dai turchi
India, nata una bimba con due facce. Venerata come reincarnazione divina
11:55 CRONACHE La piccola ha quattro occhi, due nasi e due bocche. Nel paesino a 50 km dalla capitale Delhi la gente le rende onori e la considera una reincarnazione di Ganesh
• Ultima cena» omosex: scoppia
lo scandalo
La retrospettiva dedicata a uno dei più grandi artisti del Paese: Alfred Hrdlicka

Bestie di Satana

Venerdi sera eravamo al club, una SCUOLA elementare che la sera ospita gruppi di tutti i tipi, dagli scacchi in poi.
Comunque sia ci siamo trovati attorniati da un nugolo di personaggi vestiti di nero che si riempivano di cipria bianca, disegni neri e tiravano fuori falci e spade.
Sembrava un raduno delle bestie di satana, invece era una simpatica banda live di Vampire masquerada.
Fa effetto a stare in mezzo a tutti sti matti comunque.

Genova

Siamo stati a Genova nel fine settimana, sabato sera in un posto che si chiama l'Albikokka.
Nienete di che , una pizzeria, ma carina perchè proprio sul mare.
Ma sopra sopra.
Li vicino uno scoglio famoso, quello da cui i mille si imbarcarono per andar a far danni in sicilia.
Un pezzo di roccia ripido, credo che prima dell'imbarco fossero minimo 1200, forse 1300 . Gli altri devono essere finiti in mare anche perchè tira abbastanza vento da quelle parti

Completopo

Ieri era il compleanno do LAURA, che finalmente diventa magiorenne!!!!!!!!!!!!!!!
così non midaranno più del pedofilo

venerdì 4 aprile 2008

Voglia di ferie

Sogno una bella vacanza magari in egitto, o tunisia
Ho una voglia di mare e deserto lontano dai cellulari e dai cazzi e mazzi di tutti i giorni..............
Oggi vedevo che il mar rosso è la meta preferita degli italiani in questi mesi.... anche un pò di colleghi ci vanno o ci sono appena andati.
Sai che voglia di tirare su moglie, armi e bagagli ed andare a farmi qualche giorno di riposo e gite.........

Regali per fidanzate e mogli


Cerca cerca ho trovato il regalo ideale per mogli, fidanzate e simili....


TANGA IN PITONE ALBINO........... DI GRANDE GRANDE CLASSE

Il Grande uno rosso

Film di guerra degli anni 80.
Non epico, niente grandi effetti speciali ma si difende.
Un sergente, quatro fucilieri, la loro epopea lungo tre anni di guerra dall'algeria alla germania centrale.
Nulla di mastodontico ma la piccola guerra sporca del fuciliere fatta di attese, strisciare, scappare dai panzer e dall'artiglieria, scavare, perlustrare macerie e poi scontri con coltelllo, fucile, vanga, bombe a mano.
La zuffa sporca che da sempre è la vita della fanteria.

giovedì 3 aprile 2008

Mucca pazza

La prima ecografia dell'uomo incinto

Esito del sondaggio


Visto lo scontento generale che l'assunzione delle signorine avrebbe suscitato tra i colleghi che in massa hanno detto NO!!!!!!!!!!!
abbiamo preso gustavo per la gioia di tutti

Appello a Mel Gibson

Di seguito vi metto la vita di Giovanni dalle bande nere
Chi è di Milano avrà visto sulla linea uno chissà quante volte la fermata dedicata a lui.
Bande nere perchè le sue bande si vestivano di nero per agire di notte, una vera e propria precursione dei commandos.
E' uno dei più grandi guerrieri e commandanti del medioevo, per dirla tutta il buon William Wallace gli fa una pippa.
Ma..... a fare un film su Wallace è stato Gibson, ed ora è famoso in tutto il mondo.
Il povero Giovanni è finito nelle mani della mediocre e noisosa cinematografia itlaiana che ci ha fatto il pallosissimo mestiere delle armi.
Tutto in interni, senza un perchè, sneza ritmo ne azione.
Spero che Gibson un giorno ci si imbatta per caso ed allora John of Black team avrà un film che lo metta nel giusto posto che deve avere tra i grandi guerrieri degli ultimi 1000 anni.............
Mel, pensaci tu

Figlio del fiorentino Giovanni de' Medici (detto il Popolano) e di Caterina Sforza, la signora guerriera di Forlì e Imola, una delle donne più famose del Rinascimento, che si era strenuamente difesa da Cesare Borgia nella sua rocca forlivese. Venne chiamato Ludovico in onore dello zio, duca di Milano, ma alla morte del padre, avvenuta quando aveva pochi mesi d'età, la madre gli cambiò il nome in Giovanni.

Fu ritenuto da Niccolò Machiavelli come la figura capace di unificare l'Italia. Giovanni passò la propria infanzia in un convento, poiché la madre era prigioniera di Cesare Borgia.

Nel 1509 Caterina Sforza morì e la tutela di Giovanni passò al canonico Francesco Fortunati ed al ricchissimo fiorentino Jacopo Salviati, marito di Lucrezia de' Medici, figlia di Lorenzo il Magnifico. Jacopo Salviati dovette spesso rimediare con la propria autorità e fama alle numerose marachelle del ragazzo, ma nel 1511 non poté evitargli il bando da Firenze, per l'uccisione di un suo coetaneo in una lite tra bande di ragazzi, bando ritirato poi l'anno successivo.

Quando il Salviati fu nominato ambasciatore a Roma nel 1513 Giovanni lo seguì, e qui fu iscritto nelle milizie pontificie grazie all'intercessione del Salviati presso papa Leone X, zio di sua moglie Maria Salviati.

Il suo battesimo del fuoco nel suo nuovo ruolo di soldato papale avvenne il 5 marzo 1516 nella guerra contro Urbino al seguito di Lorenzo de' Medici. La guerra durò solo 22 giorni, dopo i quali Francesco Maria della Rovere si arrese; nonostante la propria indole irrequieta Giovanni riuscì a insegnare agli uomini della sua compagnia, militari indisciplinati, rozzi e individualisti, disciplina e obbedienza. Ebbe anche modo di osservare, con acume caratteristico, il declino della cavalleria pesante.

Giovanni quindi al momento di crearsi una propria compagnia scelse perciò di impiegare cavalli piccoli e leggeri, preferibilmente turchi o berberi, adatti a compiti tattici quali schermaglie d'avanguardia o imboscate; individuò nella mobilità l'arma più utile da usare. Un accento particolare fu messo sullo spirito di corpo, allora assai carente. I nuovi venuti ricevevano un addestramento particolare, spesso impartito da Giovanni personalmente; spesso i traditori erano condannati a morte.

Sposò Maria Salviati, figlia di Jacopo, che gli diede un figlio, Cosimo, destinato un giorno a diventare Granduca di Firenze.

Nel 1520 sconfisse diversi signorotti ribelli marchigiani, tra i quali Ludovico Uffreducci che restò ucciso in battaglia presso Falerone. Nel 1521 Leone X si allea con l'imperatore Carlo V contro Francesco I, per consentire agli Sforza di tornare padroni di Milano e per occupare le città perdute di Parma e Piacenza; Giovanni è assoldato e posto sotto il comando di Prospero Colonna. Partecipa in novembre alla battaglia di Vaprio d'Adda: oltrepassa il fiume controllato dai francesi e li mette in fuga, aprendo la strada per Pavia, Milano, Parma e Piacenza.


Ritratto ad opera di Gian Paolo PaceIl primo dicembre muore Leone X, e Giovanni per manifestare il lutto fa annerire le insegne, che fino ad allora erano a righe bianche e viola, diventando così famoso presso i posteri come Giovanni dalle Bande Nere.

Nell'agosto 1523 Giovanni viene ingaggiato dagli imperiali, e nel gennaio del 1524 attacca di notte il campo del francese Cavalier Baiardo, mentre questi dormiva e lo mette in fuga, facendo prigionieri oltre trecento soldati. Successivamente affronta gli Svizzeri, la più temuta fanteria dell'epoca, che intanto sono calati dalla Valtellina in aiuto dei Francesi; Giovanni li sconfigge a Caprino Bergamasco, costringendo l'armata francese a lasciare l'Italia.

Intanto a Roma diviene papa Clemente VII, della famiglia Medici, cugino della madre di Giovanni, Caterina; il nuovo pontefice paga tutti i debiti di Giovanni, chiedendogli, però, in cambio, di passare con i Francesi. Questo accade nel novembre-dicembre 1524 quando Francesco I entra nuovamente in Italia per una campagna militare e ritorna in Lombardia schierandosi sotto Pavia, dove subirà la celebre cocente sconfitta e la prigionia.

La compagnia di Giovanni non partecipa alla battaglia: in una scaramuccia il 18 febbraio 1525 Giovanni "fu da uno archibuso in uno stinco di gamba gravemente ferito" (G. G. Rossi, Vita di Giovanni de' Medici). Spesso vengono confusi i fatti e gli "attrezzi" del febbraio 1525 con quelli del novembre 1526, quando, effettivamente, Giovanni verrà ferito ad una coscia da un colpo di falconetto. Anche Pietro Aretino, nella famosissima e suggestiva lettera (la n. 4 del primo libro) dà la medesima versione" "... ecco (oimè) un moschetto che gli percuote quella gamba già ferita d'archibuso..."). Allo stesso modo, nel descrivere i momenti ed i luoghi delle cure la storiografia corrente pare non aver tenuto più di tanto in considerazione i documenti e le testimonianze ufficiali. In effetti Giovanni viene subito trasportato a Piacenza, come relaziona Maestro Abramo, il medico inviato dal marchese di Mantova. Ma il 7 di marzo (in M. Tabanelli, Giovanni de' Medici dalle Bande Nere) Giovanni arriva nel parmense: "... si fece portare nel parmigiano a i castelli della sorella" (G.G. Rossi, cit.). Solo nel mese di maggio Giovanni si recherà a Venezia, dove potrà giovarsi, nell'ultima parte della convalescenza, dei benefici bagni termali della vicina Abano. Le sue Bande Nere in parte lo seguono, in parte si sciolgono.

A Venezia Giovanni potrebbe mettersi al servizio della Serenissima, ma è tipo troppo ribelle e declina con la frase: «Né a me si conviene per esser io troppo giovane, né ad essa perché troppo attempata».

Nel 1526 re Francesco I torna libero e in maggio, nasce la lega di Cognac contro l'Impero; papa Clemente si schiera con il re Francesco ed a Giovanni è affidato il comando delle truppe pontificie. Il 6 luglio il capitano generale Francesco della Rovere, di fronte alle soverchianti forze imperiali, abbandona Milano, ma Giovanni rifiuta l'ordine di fare la stessa cosa e attacca la retroguardia del nemico alla confluenza del Mincio col Po, sconfiggendo i lanzichenecchi, mercenari tedeschi capeggiati da Georg von Frundsberg. La sera del 25 novembre, nelle vicinanze di Governolo, Giovanni viene colpito allo stinco da un colpo di falconetto,(probabilmente fornito da Alfonso I d'Este) che gli procura una gravissima ferita.

« ... Giovanni de' Medici co' cavalli leggieri; e accostatosi piú arditamente perché non sapeva che avessino avute artiglierie, avendo essi dato fuoco a uno de' falconetti, il secondo tiro roppe la gamba alquanto sopra al ginocchio a Giovanni de' Medici; del quale colpo, essendo stato portato a Mantova, morí pochi dí poi,... »
( Francesco Guicciardini - Storia d'Italia, lib. 17 cap. 16)

Viene subito trasportato a San Nicolò Po ma non si trova un medico perciò è trasportato a Mantova presso il palazzo di Luigi Gonzaga detto "Rodomonte", dove il chirurgo Abramo, che già lo aveva curato con successo due anni prima, gli amputa la gamba. Per effettuare l'operazione il medico chiede che 10 uomini tengano fermo Giovanni.

Pietro Aretino testimone oculare, descrive le sue ultime ore in una lettera a Francesco Albizi:

« «Neanco venti» disse sorridendo Giovanni «mi terrebbero», presa la candela in mano, nel far lume a sé medesimo, io me ne fuggii, e serratemi l'orecchie sentii due voci sole, e poi chiamarmi, e giunto a lui mi dice: «Io sono guarito», e voltandosi per tutto ne faceva una gran festa. »


La cancrena è però inarrestabile e nel giro di pochi giorni lo porta alla morte. Il valoroso condottiero si spegne il 30 novembre 1526, e viene sepolto tutto armato nella chiesa di San Francesco a Mantova. Giovanni, in agonia, aveva inizialmente pensato di affidare il comando delle truppe a Lucantonio Cupano, uno dei suoi più fidi soldati o al nipote Pier Maria Rossi di San Secondo, figlio della sorella Bianca Riario, ma è tutto inutile: prive del loro capo e del suo carisma, le bande si sciolgono.

Sempre Pietro Aretino testimonia:

« Si mosse a ragionar meco, chiamando Lucantonio con estema affezione; e dicendo io: «Noi manderemo per lui», «Vuoi tu», disse, «che un par suo lasci la guerra per veder amalati?». Si ricodò del conte di San Secondo, dicendo: «Almen fusse egli qui, che gli restarebbe il mio luogo». »


E anche Giovan Girolamo de' Rossi, nipote di Giovanni e fratello del Conte di San Secondo, conferma:

« Esso signore le raccomandò nella morte sua al conte Pietromaria Rosso di San Secondo, suo nipote, scrivendo a papa Clemente che non poteva darle più concenevolmente ad altri che a lui, il quale, per essere suo nipote e continovamente nutrito da lui nella guerra, sarebbe da i suoi soldati temuto e amato più d'ogni altro. »

L'agenzia mi ha proposto queste signore per l'HYD tech, colleghi, referendum, le prendiamo?

Il mio piccolo genio

Il mio piccolo genio è un film su un bambino che sa fare più o meno le cose che fa anche il mio pc, e come lui ogni tanto si impalla.
Ha un QI abnorme, vive con la ragazza madre ballerina, che invece non brilla per quello ma gli vuole bene ed è una ragazza forte.
E' un emarginato del cazzo perchè la realtà è che ai bambini non frega nulla se sai fare i calcoli astronomici a mente, quello che gli importa è se sai fare il verso degli animali e le puzze.
Alla fine trova lavoro come microprocessore in un Evo 6000

mercoledì 2 aprile 2008

ADSL per tutti

L'Italia a banda larga è divisa in tre
Svantaggi digitali per 23 milioni. Il Centro-Nord resta indietro

Tre ragazzi del ginnasio, che hanno fatto amicizia in vacanza, rientrati nelle rispettive città si scambiano messaggi in posta elettronica. Tutti e tre devono fare una ricerca come compito a casa; ma mentre Marco dispone del collegamento Internet veloce, e dunque accede rapidamente a documenti testuali e video, Alberto e Luca sono meno fortunati: uno ha l'Adsl più lento, l'altro nemmeno quello. Ecco, gli esperti direbbero che Alberto e Luca sono in una condizione di digital divide, ovvero di divario, di svantaggio digitale, perché dispongono di una tecnologia di comunicazione molto meno potente. Il digital divide è una brutta cosa quando riguarda i singoli, perché crea nuove forme di ineguaglianza, ma è ancora peggio quando investe intere aree di un Paese. Divario digitale vuol dire in prospettiva l'impossibilità di accedere a nuovi servizi come la telemedicina e la teledidattica, che permettono di avere diagnosi o di seguire corsi scolastici a distanza, risparmiando costi di trasporto o «portandosi a casa» università lontane. È quello che già accade nei Paesi scandinavi, in Australia e in Asia.

Questi servizi video, resi possibili dalla banda larga o ultralarga, faranno la differenza competitiva tra Paese e Paese. In Italia il problema del digital divide si presenta in forme originali. Ad essere sfavorito, come risulta dall'ultimo rapporto dell'Osservatorio Banda Larga di Between, in questo caso non è solo «il Mezzogiorno » ma anche il Nord. Il digital divide all'italiana è emerso per la prima volta alla fine del 2004, quando l'Osservatorio diretto da François de Brabant ha mostrato che 9,8 milioni di italiani non avevano l'accesso Internet a banda larga, ed erano quindi tecnologicamente handicappati. E che tra le regioni sfavorite c'erano — accanto alla Campania, al Lazio e alla Sicilia — il Piemonte, il Veneto e la Lombardia. Questo nel 2004. L'immagine cambia se si guarda la nuova foto scattata dall'Osservatorio nel 2007. La situazione, alla fine dell'anno scorso, appare notevolmente migliorata: la popolazione in digital divide è scesa da 9,8 a 3,4 milioni di persone. Anche se alcune regioni del Settentrione — in particolare il ricco e popolato Veneto— risultano messe ancora abbastanza male. Che cosa è accaduto in questi tre anni? Spiega de Brabant: «La banda larga è più diffusa. E oltre il 95 per cento dei risultati ottenuti si deve a Telecom Italia, che, malgrado le limitazioni imposte dal debito agli investimenti, ha fatto un grosso lavoro di estensione della rete intervenendo sulle centrali di commutazione e sulle linee.

Questo è avvenuto soprattutto negli ultimi due anni, con il parziale contributo di Infratel ( società di scopo costituita per iniziativa del ministero delle Comunicazioni, ndr). Il resto è dovuto all'iniziativa delle Regioni e degli enti locali». Tutto risolto dunque? Nient'affatto. I progressi compiuti fra il 2004 e il 2007 si devono sostanzialmente alla diffusione dell'Adsl. L'Adsl è una tecnologia che potenzia la rete telefonica esistente, utilizzando gli stessi cavi di rame che ci consentono di telefonare, ma non sostituisce la vecchia infrastruttura, e proprio in questo consiste la sua genialità. Geniale ma con un limite: oltre certe distanze, oltre una certa quantità di traffico, oltre certi tipi di servizi, in particolare quelli video, l'Adsl non basta più. Serve la fibra ottica come quella posata in passato da Fastweb, che arriva nelle case di alcune centinaia di migliaia di fortunati. Ma la fibra ottica, lo dice la parola, costa... un occhio. E qui si apre — ecco il dato ancora inedito dell'Osservatorio Banda Larga di Between — un nuovo digital divide, quello che gli esperti chiamano «di seconda generazione», perché riferito alla non disponibilità di 20 Megabit: secondo questo parametro, spiega Between, 23,2 milioni di italiani, il 33% della popolazione, sono in condizioni di svantaggio. E si tratta della popolazione che vive non nel profondo Sud ma nel Centro-Nord, in regioni ricche, densamente abitate ed evolute come il Veneto, la Toscana e l'Emilia Romagna.

Più in particolare, si sta creando una realtà che l'Osservatorio definisce delle tre Italie, «dove solo una piccola parte del territorio potrà beneficiare di servizi a banda ultralarga (oltre i 20 Megabit) con all'estremo opposto territori ancora privi del servizio e un'ampia fascia intermedia». Il tutto mentre in alcuni Paesi del mondo, soprattutto asiatici, il dibattito politico e industriale è concentrato su come creare le condizioni per portare 100 Megabit a oltre il 75 per cento della popolazione. Come se ne esce? «Il sistema Italia — dice de Brabant — è ormai consapevole che la rete a banda larga è condizione essenziale per lo sviluppo del Paese. Consapevolezza dimostrata dalla presenza dell'argomento nei programmi elettorali di entrambi i maggiori partiti. La domanda è chi paga un'infrastruttura del genere: e per i prossimi tre anni è indispensabile investire i 700 milioni di euro che servono per portare il Paese a 20 Megabit». Risposte facili chiaramente non ce ne sono: «Una strada può essere quella di trovare formule collaborative tra gli operatori telefonici, come si sta tentando in Francia. Un'altra quella di esentare l'operatore che installa la fibra dall'obbligo di condividerla con i concorrenti, come in America. Un'altra ancora è sicuramente quella che vede diffondersi le iniziative di Regioni e Enti locali».

Gli enti locali, capita l'antifona, si stanno dando da fare. «E — secondo Lucia Pasetti, responsabile informatica della Regione Liguria — con una novità davvero rimarchevole: coordinandosi tra di loro». Qualche esempio tra i tanti. Quindici milioni li ha spesi la Regione Piemonte con l'obiettivo di portare l'Adsl in 1.050 dei 1.200 Comuni non ancora raggiunti entro la fine del 2008. «Usando i fondi europei — dice il responsabile informatico della Regione Roberto Moriondo — abbiamo collegato in fibra ottica i capoluoghi e creato una rete ad alta velocità che connette pubblica amministrazione, imprese e università». Qualcosa di simile ha fatto il Veneto, regno delle piccole imprese e delle partite Iva, spendendo una cifra analoga per portare la fibra ottica in aree a rischio spopolamento come l'Alto Veronese e la Bassa Padovana. «Dalle nostre parti — spiega Elvio Tasso, dirigente della Regione — chi si sente tagliato fuori è soprattutto il piccolo imprenditore che senza banda larga non può crearsi un buon sito Internet o accedere facilmente ai servizi online della burocrazia ». Contrariamente alla sobria fama della sua gente, tra le Regioni che spendono di più contro il digital divide c'è proprio la Liguria: spenderà 29 milioni di euro per ridurre la distanza tecnologica dell'entroterra montuoso rispetto alle due Riviere. In embrione si profila insomma quella che nell'articolo sull'esperienza britannica (qui accanto) il manager Francesco Caio chiama la «devolution tecnologica». Ma può bastare?

Edoardo Segantini
02 aprile 2008

Avviso

Sms erotici a spogliarellista, via il ministro



Sms erotici a spogliarellista, via il ministro
Ilkka Kanerva ha mandato circa duecento messaggi molto espliciti a una 29enne che vive negli Stati Uniti

non mandatele sms è pericoloso

Documentari

Due documentari ieri su Sky
Uno sull’inizio della prima guerra mondiale.
Mi ha ricordato molto i Cannoni di Agosto, un libro molto interessante letto tempo fa.
Da una disputa tra la piccola Serbia ed il grande ma malato impero Austriaco, o meglio l’insieme di domini degli Asburgo è iniziata una guerra che in fondo nessuno voleva o era preparato a fare.
I militari avevano vaghi motivi.
La Francia la vendetta della sconfitta di Sedan, la Germania la paura per la crescente forza anche economica ed industriale della Russia, l’Inghilterra il disperato tentativo di tenere assieme una superiorità mondiale che andava perdendo, e poi a ruota tutti gli altri.
Affascinante il suicidio collettivo delle grandi potenze europee che ha spianato la strada alla supremazia USA.

Il secondo documentario riguardava un leone mangiatore di uomini. Fatti del 1970 circa, questa bestia si è mangiato 49 persone.
Impressionante come aveva imparato ad entrare nelle case e cacciare gli uomini con ferocia ed accanimento.
Questo leone, detto Leone del Luningi o qualche cosa del genere, aveva molte cose in comune con i Leoni di Tsavo che mi affascinano da sempre.
Ne hanno paragonato foto e resti.
Anche questo non aveva la criniera, un’anomalia che potrebbe derivare da uno scompenso di steroidi che butta la bestia fuori dal branco e dalle regole di vita abituali dei Leoni.
Avevano anche problemi di dentatura il che rendeva difficile cibarsi di grosse prede come le zebre….
Comunque sia anche in tempi recenti essere mangiato da un leone in Africa non è una eventualità così remota.

La nemica alle porte

Una nemica alla porta è un thriller modesto ma carino.
Niente di che ma meglio di tanto altro che gira in giro.
Una donna esaurita dopo una rapina in cui ha rischiato di essere stuprata o peggio si trasferisce in un condominio iper protetto, peccato che la sua vicina è una pazza furiosa che la tormenta ed alla fine l’aggredisce.
Alla fine tutto bene ma che brutto sapere una cosa e non essere creduti da nessuno, non poterlo dimostrare.

Altre due parole

Due parole in più sulla gita di ieri.
Eravamo vicino al Sestriere. L’ albergo si chiamava la Torre. Laura mi ha spiegato che queste strutture erano costruite dalla FIAT che ci mandava gli operai in ferie. In effetti mi sembra possibile anche da quello che mi hanno raccontato li.
Una struttura vecchia recuperata da palazinari di Torino che hanno regalato alla figlia il giocatolino…. Ma ci pensate ad essere in una famiglia dove ti regalano manco la casa in montagna per andare a sciare ma un albergo.
Che invidia… Papi mi sono innamorato dell’Australia regalami un albergo a Sidney.
Mi sembra di capire poi che lo gestissero un po’ alla cazzo, anzi siamo andati li per quello era l’unico così vuoto da ospitare 60 persone per una notte e basta.
Comunque sia una struttura strana ed enorme. La si vedeva dalla montagna anche. C’era uno strano corridoio a spirale che saliva saliva per sette piani, mi ricordava l’inferno di Dante, fatto a gironi.

Altre due parole ma a caso.
Stavo pensando a El Alamein per le ferie.
Un posto appena aperto alle ferie quindi a basso prezzo.
Deve esserci un bel mare, a ridosso del deserto con gita alle oasi ed al Cairo.
Li vicino ci sono gli ossari ed il museo delle due grandi battaglie della seconda guerra mondiale.

martedì 1 aprile 2008

Milano in festa per l'Expo 2015

Questa per la nostra città è un'ottima notizia.
Anche perchè costringerà la politica a mettere le mani sulle infrastrutture, vedrete che a breve ci sarà la nuova linea del metro già iniziata, un miglioramento della viabilità attorno a milano e chi sa quante altre cose.

Il ritorno degli eroi

Siamo stati in montagna
Freddo più poco che nulla.
Cena in Baita a base di selvaggina…. Le due cose che mi ricorderò sono il su e giù in motoslitta, divertentissimo.
Ed il nostro nuovo amministratore delegato che se ne esce con una frase del tipo: se lavorate come bevete faremo grandi cose…..
E si che questa è stata la festa più sobria che mi ricordi, nessuno è stato male da coma, a me non girava neanche la testa.
Si vede che è abituato ad altri ambienti.