mercoledì 23 aprile 2008

Il Diacono

Sto rileggendo un vecchio libro di Gemmell
autore tra i miei preferiti scomparso anni fa
Sono 10 anni che non lo prendevo in mano, parla di un guerriero, un pò monaco un pò serial killer, che da alla violenza estrema della sua vita un alone un pò mistico.
Parabole se vogliamo, che spiegano la naturale e spietata meccanica con cui si muove ed uccide tutti quelli che vanno contro il suo codice di giustizia.
Lo fa con naturalezza ed a freddo, senza rabbia o odio, perchè deve.

Una di queste parabole:

Nostro fratello Contadino semina il grano che sfama la comunita.
I corvi mangiano i semi e se ci sono troppi corvi c'è una carestia, la comunita muore.
Allora fratello contadino prende il fucile e spara ai corvi.
Ma questo non vuole dire che lui odia i corvi.
Ne che i corvi sono malvagi.

O anche

Un lupo si converte. Rinuncia al male, diventa santo .
Vive una vita di preghiera e lavoro.
La pecora sapendolo santo va da lui priva di paura e lo irride.
Allora IL LUPO LE SALTA AL COLLO E LA SGOZZA..... si perchè una pecora non deve mai ridere del lupo, specie del lupo che è diventato santo

Hanno una strana profondità queste storielle, non trovate?