Esterno giorno, piove.
Interno giorno, la palestra e' illuminata male, c'e' umidita' ed odore di sudore.
Mi cambio e vado in sala pesi, mi metto le fasce da pugile ed inizio a fare un ciclo di pesi.
Arriva un uomo palestrato, sui tenta, calvo, enorme, ma cosi' enorme che Maciste a confronto sembra DOn Lurio.
Mi guarda mentre sono alla panca piana e poi con voce incredibilmente squillante mi chiede "quanti sono?"
" Novanta "ispondo io tirandomi su a sedere
"So pochi " fa lui tronfio
" e tu quanti ne tiri su?" Gli chiedo
" 150-160 anche 170" mi risponde tronfio
"Ecco" gli dico io " quando avro' bisogno di aiuto per tirare su l'uccello ti chiamero' # e mi rimetto all'attrezzo.
Lui rimane di gesso. I suoi tre neurono lottano per trovare una risposta a tono, vedo una goccia di sudore scendere dalla testa calva....... niente, grugnisce qualche cosa e se ne va.
Passa un'ora
Sono sul ring, come al solito lo zero assoluto di voglia di salire a fare i guanti tra i partecipanti, ma ecco che arriva l'ominide che con vocina squillante si offre.
Uomo dai mille talenti.
Sale sul ring e gongia i muscoli fiero, fossi un peso da 150 kg me la fare sotto.
Inizio a girare sul ring verso la mia sinistra.
Finto un sinistro per vedere i riflessi.
Nulla, neanche un battito di ciglia.
Gli stessi riflessi di uno che e' morto tre mesi prima.
Allora lo tocco di sinistro sul muso, una, due volte.
Colpi leggeri tanto per farlo arrabbiare, ed infatti ci casca e parte al controattacco.
Se ne esce con un destro granitico, che probabilmente potrebbe ammazzare un bue ma e' cosi' lento che potrei andare a bere un caffe', tornare e trovarlo anora li.
Schivo, mi porto alla sua destra e gli mollo un destro sul naso.
Media potenza, non tiro mai a tutta birra, non e' una rissa da bar.
70% di forza 100% di precisione.
Lo becco proprio sulla punta del naso.
Sanguina, si ferma.
Una laceima sull'occhione.
Si porta le mani al naso e con vocina da cghecca che lotta per trattenere le lacrimedice " mi hai fatto male"
Gira e se ne va.... mai piu' visto.....
Cosi' grosso e cosi' pirla, me lo ricordero; sempre