venerdì 2 novembre 2007

la top 10 degli esperimenti idioti

1 - Somministrare una dose massiccia di LSD in un elefante per vedere se lo induce a pazzia. L’elefante muore. Conclusione: LSD è fatale per gli elefanti.
2 - Dire ai passeggeri di un aereo che stanno per morire fa commettere loro molti più errori in un test scritto. Conclusione: situazioni di stress estremo danneggiano l’abilità cognitiva umana.
3 - L’aspettativa di vita dei cani con due teste, creati dal chirurgo sovietico Demikhov, non supera il mese. Conclusione: il rigetto dei tessuti rende incompatibili gli animali.
4 - Proibire a qualcuno di ridere quando gli si fa il solletico è impossibile. Lo ha sperimentato lo psicologo Clarence Yeuba sui figli e la moglie negli anni Trenta, ma con scarso successo. Conclusione: la risata è una risposta istintiva al solletico.
5 - Apprendere mentre si dorme è possibile. Lo ha provato lo psicologo americano Lawrence LeShan nel 1942, quando si è chiuso in una stanza con un gruppo di ragazzi addormentati. Tutti i ragazzi si mangiavano le unghie e lo scienziato ha curato il loro tic ripetendo come un mantra “le mie unghie sono terribilmente amare”. Alla fine dell’esperimento, il 40% aveva perso il vizio. Conclusione: si può imparare dormendo.
6 - C’è chi riesce a dormire in ogni situazione. La prova è arrivata dallo scienziato dell’Università di Edimburgo, Ian Oswald, che nel 1960 prese tre volontari e, tenendo i loro occhi aperti con del nastro adesivo, li sottopose a ogni sorta di possibile disturbo: lampi improvvisi, shock elettrici e musica ad altissimo volume. Conclusione: tutti e tre si addormentarono nel giro di 12 minuti.
7 - Il disgusto non ha una sola faccia. Lo ha dimostrato l’esperimento del 1924 del professor Carney Landis dell’Università del Minnesota: lo scienziato ha chiesto a un gruppo di volontari di odorare dell’ammoniaca, ascoltare del jazz, guardare delle foto porno e mettere le mani in un secchio pieno di rane. Conclusione: impossibile trovare una sola espressione comune a tutti per indicare il disgusto provato.
8 - Convinto che la febbre gialla non fosse contagiosa, il dottor Stubbins Ffirth decise di dimostrarlo sulla propria pelle, bevendo il vomito di malati di febbre gialle e sfregandolo su ferite aperte. Conclusione: il medico non si ammalò, ma non perché la malattia non fosse contagiosa, bensì perché si è poi scoperto che la febbre gialla si trasmette da una zanzara.
9 - Negli anni Trenta il professor Robert Cornish dell’Università di Berkeley tentò di riportare in vita alcuni cani morti, soprannominati Lazarus, facendoli andare su e giù su un’altalena, mentre iniettava loro una miscela di adrenalina e anti-coagulanti. Conclusione: alcuni dei fox terrier tornarono alla vita e, seppure ciechi e con danni al cervello, resistettero qualche mese.
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10 - Qual è il comportamento sessuale dei tacchini maschi? A questa domanda hanno cercato di rispondere Martin Schein ed Edgar Hale della Pennsylvania University negli anni Sessanta, quando hanno scoperto che questi animali non sono poi così difficili da accontentare. Conclusione: per eccitarli basta anche un pezzo di legno, con le fattezze di un tacchino femmina.