UFO Robot Goldrake
Titolo originale
UFO Robo Gurendaizā
UFO Robot Goldrake (UFOロボグレンダイザー,, UFO Robo Gurendaizā?), ovvero Atlas UFO Robot, è il nome con cui è conosciuta in Italia la serie UFO Robot Grendizer, la prima e probabilmente la più famosa serie di anime robotici giapponese trasmessa nel nostro Paese.
La serie risultò seguitissima in tutto il mondo oltre che in Giappone: Francia e Italia in testa, ma anche nel mondo arabo, soprattutto in Egitto e Arabia Saudita. Ancora oggi, a distanza di decenni dalla sua apparizione, per lo meno in Italia, è ricordata da migliaia di fan.
UFO Robot Grendizer è una serie anime super robot prodotta dalla Toei Animation e ideata da Go Nagai sulla base del suo omonimo manga, con il character design di Kazuo Komatsubara (ep. 1-48) e Shingo Araki (ep. 49-74), e le musiche del maestro Shunsuke Kikuchi. Fu trasmessa in Giappone a partire dal 5 ottobre 1975 per 74 episodi complessivi, preceduti da un episodio pilota nello stesso anno, Uchu-enban Daisensō (La grande battaglia dei dischi spaziali), della durata di circa 30 minuti, sviluppato sulla trama di quelli che furono poi gli ultimi tre episodi della serie televisiva. In esso la caratterizzazione dei personaggi era però leggermente diversa, il robot si chiamava Gattaiger (gattai in giapponese significa unione) ed era completamente differente, così come i colori della livrea del pilota. Lo stile del robot e le sue fattezze furono poi modificate per essere più in linea con le precedenti serie Mazinger Z e Great Mazinger, anch'esse opera di Nagai, con cui Grendizer forma una trilogia. Tuttavia in Italia la serie fu trasmessa prima delle altre due e così nelle edizioni italiane la continuità tra le tre storie si è completamente perduta, anche per l'alterazione dei nomi originali che, ad esempio, impedisce di cogliere l'unicità del personaggio di Koji Kabuto, rimasto tale nell'adattamento del Grande Mazinga, ma chiamato Ryo in Mazinga Z, ed Alcor in Goldrake. L'anime fu realizzato su insistenza della Popy (ramo della Bandai, casa giapponese produttrice di giocattoli e videogiochi). La stessa suggerì addirittura a Go Nagai di disegnare le gambe del robot più corte rispetto a quelle dei due Mazinga, in modo da facilitare il mantenimento della posizione eretta dei modellini.
Goldrake in TV [modifica]
In Italia la serie fu trasmessa per la prima volta martedì 4 aprile 1978 sull'allora Rete 2 (oggi Raidue) e la programmazione la suddivise in tre blocchi: dal 4 aprile al 6 maggio 1978 (24 episodi); dal 12 dicembre 1978 al 12 gennaio 1979 (25 episodi); dall'11 dicembre 1979 al 6 gennaio 1980 (22 episodi). Furono infatti doppiate e trasmesse in TV solo 71 puntate su 74, con esclusione degli episodi 15, 59 e 71, e ciò malgrado la RAI avesse acquistato l'intera serie. La prima puntata trasmessa in TV fu introdotta da una breve presentazione fatta da una annunciatrice RAI, che spiegava al pubblico italiano le caratteristiche della serie e della fantascienza giapponese, e che raccontava del successo riscosso all'estero da questi «particolari cartoni animati»: era infatti la prima serie robotica giapponese ad essere vista in Italia. In effetti, la Goldrake-mania fece impazzire il Paese, che ben presto divenne il maggiore acquirente occidentale dei cartoni made in Japan proprio grazie al successo di Atlas UFO Robot. Gli indici di ascolto della RAI salivano alle stelle quando Goldrake compariva sugli schermi e si scatenò una sorta di delirio collettivo: l'immagine di Goldrake finì su centinaia di prodotti diversi, e fumetti, libri, dischi, maschere di carnevale, tatuaggi lavabili e modellini (addirittura dei doposci) riempirono i negozi di tutto il Paese. Proprio per questo, mentre bambini e ragazzini erano entusiasti, molti genitori si mostrarono perplessi, se non ostili alla novità, come del resto gran parte dell'opinione pubblica (adulta), ma il fallimento di un’interpellanza parlamentare proposta dal senatore Silverio Corvisieri che chiedeva di cancellare Goldrake dai palinsesti televisivi segnò il definitivo trionfo della produzione giapponese.In piena Goldrake-mania si diffuse, soprattutto grazie alla stampa, una falsa notizia, secondo cui i cartoni animati Giapponesi (tra cui Goldrake, ovviamente) non erano animati a mano, ma da un computer, che sulla base dei dati inseriti da tecnici in camice bianco faceva tutto da solo. La diceria avrebbe resistito fino agli anni Novanta. Nel 1991, Mangazine pubblicò un dossier sulla Toei Animation, contenente alcune interviste rilasciate a Federico Colpi. Quando questi raccontò la notizia alla Toei, il suo interlocutore, dopo una lunga risata, disse: «Scusi, ma li ha visti i nostri studi? Qui non c'è nemmeno l'aspirapolvere, perché è tecnologia troppo avanzata... E poi, Goldrake è del 1975! A quei tempi non c'erano nemmeno i Word Processors»[citazione necessaria].
Goldrake al cinema [modifica]
In Italia sono stati realizzati anche tre adattamenti cinematografici non autorizzati della serie televisiva, nati da un’operazione di montaggio di vari episodi: Goldrake all’attacco, Goldrake l’invincibile e Goldrake addio. Particolarmente rilevante è il primo, con il sottotitolo “La più grande avventura di UFO Robot”. Il film, basato su un collage dei primi episodi della serie, presenta infatti una colonna sonora modificata, in cui sono stati aggiunti a più riprese i nove brani in italiano (Ufo robot, Rigel, Venusia, Alcor, Vega, Goldrake, Pianeta Terra, Atlas UFO Robot, Procton) dell’introvabile LP Atlas UFO Robot, cantati, tra gli altri, da Fabio Concato (Rigel, Procton, nonché cori in tutte le altre) e Dominique Regazzoni (Venusia). Nel film possiamo inoltre ascoltare l’inedita versione strumentale della famigerata sigla TV italiana UFO Robot, magistralmente orchestrata da Vince Tempera (che in un’intervista ha dichiarato di avere ottenuto proprio con la canzone UFO Robot il più alto successo di vendite!). Il secondo film, Goldrake l'invincibile, raccoglie gli episodi in cui fa la sua prima apparizione Maria Grace Fleed, mentre il terzo, Goldrake addio, contiene l'episodio 71 (titolo giapponese Morus, il capo della guardia dal tragico destino), non trasmesso nella edizione TV italiana e, come sigla di testa, presenta la versione strumentale della sigla originale giapponese prelevata direttamente, con tanto di effetti sonori, dalla musica di sottofondo che accompagna la corsa di Actarus verso il suo robot nascosto nell'hangar sotterraneo.
Goldrake in home video [modifica]
Dopo circa trent'anni dalla trasmissione televisiva, la serie è ritornata in Italia per il mercato home video in una edizione integrale in 12 dvd curata e prodotta dalla d/visual. Nella versione home video è stata però ridoppiata, utilizzando per quanto possibile lo stesso cast del doppiaggio RAI del 1978 non inserito in questa edizione, ed i dialoghi sono stati ampiamente rivisti per correggere tutte le imprecisioni e gli errori dell'adattamento precedente.
Trama [modifica]
Attenzione: di seguito viene rivelata, del tutto o in parte, la trama dell'opera.
Il protagonista della serie è il principe Duke Fleed, fuggito dopo una disperata resistenza a bordo di Goldrake (Grendizer) un avanzatissimo robot da battaglia, dalla sua stella natale Fleed in seguito all'attacco delle truppe del feroce Re Vega. Le Forze di Vega infatti attaccano qualunque pianeta invadendolo ed annettendolo al loro impero. Giunto sulla Terra Duke Fleed viene trovato morente dal dottor Procton (Genzo Umon), direttore dell'Istituto di ricerche spaziali, che lo prende con sé e lo nasconde sotto le mentite spoglie di Actarus (Daisuke Umon), facendolo passare per il proprio figlio di ritorno da un lungo viaggio. Anche il Goldrake con il suo disco spaziale (Spacer) viene nascosto all'interno dell'Istituto, nei cui sotterranei viene costruito un enorme hangar.
Anni dopo, continuando il loro progetto di invasione, anche le truppe di Vega giungono presso la Terra e, sotto la guida del comandante Hydargos (Blacky) e del feroce generale Gandal, ambiguo personaggio dotato di una metà maschile e una metà femminile, stabiliscono una base sulla Luna. Actarus si troverà costretto suo malgrado ad utilizzare di nuovo Goldrake per difendere il suo pianeta adottivo. Ad aiutarlo c'è il giovane Alcor (Koji Kabuto), il quale pilota un disco di sua progettazione e costruzione che non è però all'altezza di competere con le armi del nemico. I due oppongono una agguerrita resistenza, anche se a malapena riescono a tener testa ai continui assalti degli invasori di Vega.
Durante i periodi di tregua, Actarus vive e lavora nella fattoria di Rigel (Danbei Makiba) e dei suoi due figli, Mizar (Goro Makiba) e soprattutto Venusia (Hikaru Makiba), innamorata di lui ma inizialmente all'oscuro, come tutti gli altri, della sua identità segreta. In un'epica avventura, nella quale il disco di Alcor verrà distrutto e il comandante Hydargos perderà la vita, Venusia viene a conoscenza dell'identità segreta di Actarus, ma durante un attacco alieno rimane ferita gravemente: solo Actarus riuscirà a salvarla con una trasfusione del suo sangue alieno, dandole la forza di sopravvivere, al punto che Venusia deciderà di combattere al suo fianco. Ciò sarà reso possibile dal programma di potenziamento di Goldrake messo a punto dal dottor Procton, e che vedrà assegnare a Venusia il "Delfino Spaziale" (Marine Spacer), mezzo in grado di condurre Goldrake sottacqua consentendogli di combattere con più agilità nel mare. Anche Alcor entrerà così presto in possesso di un nuovo mezzo battezzato "Goldrake 2" (Double Spacer), grazie al quale Goldrake potrà volare più agilmente che all'interno dello spacer.
Dopo la sua morte, Hydargos viene sostituito dal ministro Zuril, uomo audace e di grande cultura scientifica, nonché ottimo stratega. Si contrapporrà al comandante Gandal e finiranno spesso per contrastarsi anziché cooperare, per conflitti di potere nei confronti del loro Re Vega.
Nel seguito farà l'apparizione Maria (Maria Grace Fleed), la sorella di Actarus. Anche lei è arrivata sulla Terra da bambina, salvata da un abitante del pianeta Fleed che la adotta come sua nipote. Costui morirà ucciso dagli alieni, ma in punto di morte rivela la sua identità a Maria e la implora di salvare Goldrake dagli invasori. Credendo di trovare in Actarus il suo acerrimo nemico, Maria ingaggia con lui una lotta all'ultimo sangue finché un medaglione imperiale svela la realtà: sono fratello e sorella, i due eredi della famiglia reale di Fleed. Da questo momento Maria aiuta il fratello nel combattimento con un nuovo mezzo, la "Trivella Spaziale" (Drill Spacer), in grado di aiutare Goldrake a muoversi con agilità sottoterra.
La lotta prosegue a lungo e le forze di Vega subiscono numerose sconfitte, mentre il loro impero comincia a dissolversi. La Stella Vega, invasa dalla radioattività, finirà per diventare una stella morta e la Terra apparirà agli alieni come l'unica speranza per la sopravvivenza. Gli attacchi si faranno quindi sempre più decisi e disperati. Actarus e gli altri fronteggiano non solo con i propri mezzi, ma principalmente con il coraggio, la forza di gruppo e lo spirito di sacrificio, gli invasori che intanto sono sempre più impegnati anche in lotte interne per la supremazia al potere.
La guerra diventa sempre più aspra. Da una parte perdono la vita grandi amici d'infanzia di Maria e Actarus, dall'altra condottieri di grande coraggio come il figlio di Zuril, lasciando entrambe le parti con grandi desideri di vendetta. Re Vega sfrutta l'amore che la figlia Rubina, ex promessa sposa di Actarus, ha per quest'ultimo, per cercare di attirarlo in una trappola. Actarus, catturato con Goldrake in un agguato del ministro Zuril (infatuato anch'egli di Rubina), la accusa di averlo ingannato, ma la giovane principessa con un gesto estremo lo salva, finendo per morire fra le sue braccia. Il ministro Zuril tenta un disperato agguato, ma morirà folgorato dall'intervento di Alcor.
Nel frattempo, la parte femminile del comandante Gandal ha un improvviso senso di coscienza e, desiderosa di vivere in pace, cerca di uccidere il proprio Re con l'intenzione di proporre la fine delle ostilità con Goldrake. Ma viene fermata e uccisa dalla sua metà maschile. In fin di vita e desideroso di riscattarsi con il suo Re, Gandal morirà in un combattimento frontale con Goldrake.
Decidendo di passare al contrattacco, la squadra di Actarus parte alla volta della base lunare di Vega con una nuova astronave, il Cosmo Speciale e combatte l'ultima battaglia in difesa della Terra. Durante il combattimento, Re Vega, consapevole di essere oramai sconfitto, cercherà di lanciare la sua astronave contro il pianeta per provocarne la distruzione, ma Actarus riuscira' a fermarlo in tempo.
Terminata la guerra, avendo saputo da Rubina che la loro patria natale Fleed sta tornando alla vita, Actarus e Maria decidono di tornarvi per ricostruire, assieme a coloro che scamparono alla prima invasione di Vega, il regno perduto. Ringraziando fra le lacrime il padre adottivo dr. Procton e gli amici più cari, rinunciando ad un possibile futuro sul nostro pianeta, Actarus e Maria decollano alla volta di Fleed.