La gita a Trieste è stata molto bella.
Viaggio d’andata veloce, siamo arrivati presto e siamo andati a cena ai tre merli, un ristorante sul mare che a Laura è piaciuto molto.
E’ una pizzeria ma anche un ristorante abbastanza ricercato, strano abbinamento.
La casa l’abbiamo trovata un poco sporca dopo tanti mesi di vuoto, ed anche fredda.
E’ una casa vecchia di quasi un secolo, con mura spesse che fanno da isolante, una volta scaldata un poco con la stufa ad olio si stava bene.
Unico neo il parcheggio che non c’è e mi ha costretto ad andare fino all’ippodromo, a due km da casa.
Il giorno dopo bel giro sotto un sole di primavera. Due passi in piazza della borsa e piazza Unità. Davanti al teatro e lungo i moli del porto vecchio.
Avete letto “La coscienza di Zeno”? un poco palloso in effetti ma quasi tutto ambientato in questi posti di cui sopra.
Abbiamo mangiato qualche cosa lungo i baracchini che fiancheggiano Ponte Rosso e poi pranzato in uno strano ristorante che si chiama ELFORNEL e pretende di somigliare ad una nave.
Prendi il bicchiere e vai dal capitano che te lo riempie di birra, poi ti siedi ed arriva il cambusiere che ti serve un pranzo a base di pesce.
Bello e buono.
Dopo altri due passi siamo stati a trovare la mia amica Elisa e la sua bimba.
I miei amici sfornano bambini a decine, figuratevi quanti ne ho visti. Questa è la più bella. Simpatica, silenziosa, ha un debole per Laura.
Proprio una bella bambina.
Mi è piaciuto anche Riky, il marito di Elisa. Più lo conosco più lo scopro una brava persona, con la bimba è bravissimo.
Poi cena cow boy ed a vedere Iron Man.
Che dire di ‘sto film, spettacolare e ben fatto come tutti i film sugli eroi della Marvel.
Purtroppo ancora macchina a Montebello.
Il giorno dopo, domenica, siamo andati al villaggio del pescatore.
Abbiamo fatto la strada lunga perché c’era la maratona locale, la Bavisella.
Abbiamo visto sfilare anche gli ultimi, dei relitti umani che stavano chiaramente tirando le cuoia. Per lo più donne e uomini di mezza età, grassi unti e pelati.
Questo ristorante fa pesce fresco, è proprio sul mare, vedi le barche passare a tre metri dalla veranda.
I genitori di Elisa erano con noi, sono una forza ed ovviamente stravedono per la piccola.
Dopo mangiato abbiamo visitato il Castello di Duino.
Casa del ramo cadetto dei Torre Tasso, il castello di Miramare in piccolo, a picco sul mare e con tanto di bunker dei nazzi sotto la Rocca.
Anche il viaggio di ritorno è stato bello e tranquillo. Cinque ore scarse che con il grande ritorno ci stanno tutte.