I primi esemplari erano serpenti domestici abbandonati dai proprietari. Ora sono 30 mila
La Florida invasa dai super pitoni
Si riproducono a ritmi esponenziali e si cibano perfino di piccoli alligatori. I naturalisti lanciano l'allarme
Un pitone di quasi quattro metri recuperato a Miami nel 2005 (Afp)
MIAMI (Florida) - Sono originari della Birmania e il fatto di cambiare aria non era stato certo una loro libera scelta. Ma evidentemente sotto il sole dei tropici e tra le acque limacciose delle Everglades e degli altri acquitrini che costellano la costa sud degli Stati Uniti si sono trovati bene: hanno trovato clima e condizioni ambientali favorevoli, oltre a grandi quantità di cibo rappresentate da cani, gatti, conigli, animali da pollaio e perfino certi tipi di coccodrilli che, sotto una certa stazza, evidentemente non li preoccupano. Stiamo parlando dei pitoni giganteschi che da qualche tempo iniziano a rappresentare un serio problema per le autorità di Miami e della Florida e che secondo uno studio reso pubblico giovedì potrebbero presto colonizzare anche gli stati vicini della Georgia e della Luisiana.