mercoledì 4 giugno 2008

Amore fraterno

Ieri parlando con Laura mi è tornata in mente una storia che mi ha molto colpito-
I miei zii, anzi prozii essendo fratelli della nonna, si sono spostati dalla Croazia in Italia, e per lo + sono andati a vivere a Verbania.
La Zia V e lo Zio P hanno quindi iniziato una faida interminabile litigando per circa 40 anni.
La Zia muore… ed in punto di morte come ultimo desiderio ha che lo Zio P non vada al suo funerale. Lo Zio , che non ci sarebbe andato al funerale manco se lo torturavano.. ci è dovuto andare a tutti i costi.
Farebbe ridere se non facesse piangere, una pervicacia degna di più solidi problemi. Non che lo sappia, devo essere onesto, quale fosse il vulnus scatenante di questo odio che trova similitudine solo nella guerra di Troia (che indusse infiniti tutti gli Achei…) lo chiederei allo zio ma sono abbastanza convinto che manco lui se lo ricorda più.
E certo uno gli amici se li sceglie ed i parenti no, ma con un fratello è più facile andare bene che male.
Certo la storia è piena di casi contrari.
Romolo e Remo ad esempio, uno uccise l’altro per un motivo che almeno al giorno d’oggi pare poco buono. Caino uccise Abele… per noia.
Pure io con mio fratello non ho molto da prendere ma ci vogliamo bene specie da quando non viviamo più assieme e francamente penso che in punto di morte avrò altro a cui pensare.
A volta piccole cose inescano reazioni a catena che non hanno senso e viste da fuori fanno ridere o pena.
Che dire, su scala univerale che V. non abbia salutato P. può essere una motivazione “valida”quanto il posizionamento degli euromissili, ma alla fine rovinarsi il fegato per certe stupidagini…………….