lunedì 25 agosto 2008

Scuola

Di recente ho letto un editoriale di Della Loggia, sul corriere, sulla scuola Italiana.
Interessante. In sostanza diceva che la scuola italiana aveva perso peso perchè era diventata meramente nozionistica essendo priva di quella forza morale, che nasce anche dal peso di una storia, una tradizione, dalla visione di Italia.
Condivido in gran parte, tutto questo multilateralismo, relativismo ci ha fatto perdere la bussola.
E condivido anche quello che è un progetto di riforma che mira anche ma non solo al restaurare un poco di disciplina ed anche il coraggio di dire che alcune cose non vanno, che ad esempio le scuole del sud performano pure peggio del resto del paese...
PErchè ci sono quelle cose politicaly not correct che nessuno vuole dire anche se tutti le pensiamo....
Sempre l'idea che si ma... in fondo non è mai colpa di nessuno e lo è un poco di tutti.
Io personalmente sulle scuole che ho fatto posso dire alcune cose buone e molte cattive.
Avrò avuto una trentina di prof tra medie e superiori e devo dire che 3 o 4 erano bravi e preparati.
Molti altri scadenti, molti altri ipocriti e menefreghisti. Dei mezzi pensionati a vita che non avevano voglia di fare un cazzo.
Come il Filosofo, così si presentava, che doveva purtroppo insegnare anche storia ma lo faceva al minimo. Saltando napoleone che purtroppo non era nel programma di quinta e partendo dalla restaurazione post napoleonica. Andando in malattia per tre mesi quando storia fu scelta come materia per la maturità, per paura di avere lo sbattimento di fare il membro interno... bel esempio di etica e senso civico. C'è gente che ripete da 20 anni le stesse lezioni fatte allo stesso modo pretendendo che si studi solo sulle loro farneticazioni E quando testo alla mano gli mostri che una data o una formula è sbagliata pretendono che a memoria citi comunque la loro verione perchè sbagliata o meno l'ha detta lui/lei....
Veramente ho visto gestioni indegne delle classi, dei voti. Disparità enormi tra classi e classi della stessa scuola, figuriamoci poi tra scuola e scuola.
A sentire sta gente il problema è sempre e solo che i loro stipendi sono troppo bassi (per fare un 30 ore alla settimana 9 mesi all'anno) ed in fondo c'è sempre il rifiuto di essere valutati e messi in discussione.
Ed i sessantottini ? ed i maniaci della politica, fanatici che usano il loro "potere" per far propaganda politica? Una volta avevo un prof di storia comunista che si sforzava di spiegarci che la caduta dell'impero Romano era dovuta alla presa di coscienza delle masse operaie, figuratevi voi.
Veramente c'è da piangere.
Povera scuola Italiana, e poveri scolari.