martedì 24 marzo 2009

Il Gargacazzo, Brutto come un Cavallo, Sacripante ed io

Questa è una storia di molti anni fa, di quando c'erano le mezze stagioni, le donne erano tutte bellissime e la davano via come se non fosse loro e gli uomini erano tutti degli eroi omerici che scalavano le montagne usando solo una mano.

Una sera il Gargacazzo, Brutto come un Cavallo, Sacripante ed io tornavamo da una festa dove avevamo fatto la nostra porca figura, chi + chi -, a bordo di Sacripante (la maccbina non la persona, perchè la macchina si chiamava come l'omino che la pilotava).
Un tipo ci taglia la strada, mi giro a guardarlo e poi dico a Sacripante (la persona) : "Inseguilo!"
Luio con grande senso civico fa un testa coda a 70 km all'ora in viale Sarca, una roba che oggi ti tolgono 1500 punti dalla patente e le macchine non puoi guardarle più neanche in fotografia, e ci mettiamo ad inseguirlo.
Questo prima prova a seminarci, e poi con una certa astuzia si ferma in una strada deserta dove avremmo potuto tagliargli la testa e mangiargli in cervello senza che nessuno lo vedesse.
Comunque scende, e arriva barcollando, tutto bianco, verso di noi ed inizia a balbettare scuse farneticanti.
Noi lo guardiamo con sguardo inespressivo e pugnace, in silenzio, e lui continua a scusarsi dicendo che ha avuto una giornata pesante anche se sa che non è una scusa.
Noi sempre zitti, apro il giubotto di pelle e faccio vedere il calcio della pistola.
Questo sgrana gli occhi e se ne esce con la frase del secolo.
"Ragazzi lo so che ho sbagliato, non lo farò mai più, grazie per avermelo fatto sapere, GRAZIE PER AVERMI INSEGUITO"
Al grazie per avermi inseguito scoppiamo a ridere, mettiamo la retro e ce ne andiamo, ho finito di ridere sabato scorso per la faccia di sto tipo.