martedì 6 ottobre 2009

Guerra del Peloponneso, riflessione sulla strategia di Pericle

Pericle fu un grande politico ed uno dei grandi del suo tempo.
Guidava la nazione occidentale piu' potente del momento, qualche cosa di simile all'inghilterra del 1800-1900.
Atene aveva dieci volte la popolazione di Sparta, il doppio degli opliti e la flotta piu' potente del mondo antico.
Dominava su una miriade di citta' greche e piccoli centri, e proprio questa richezza li ha fregati.
La strategia di Pericle all'inizio della guerra fu di evitare lo scontro diretto contro la coalizione Peloponesiaca-Beota, e piegarli in una guerra di logoramento sfruttando flotta e riserve finanziarie.
Quindi porto' tutta la popolazione dell'Attica dentro le lunghe mura per 5 estati punzecchiando i nemici e cercando di esaurirli.
Questo porto' a due cose.
La prima a trasformare la guerra da battaglia campale in scontro prolungato all'ultimo sangue...... e dopo tanti anni di guerra non bastava agli Spartani vincere, serviva anientare i nemici
La seconda porto la popolazione Ateniese a numeri assurdi. Caldo, sovrafollamento, cibo statio , poca acqua provocarono la peggiore pestilenza dell'antichita' che spazzo via un terzo degli ateniesi.
Sono convinto poi che scappare sistematicamente allo scontro campale convinse gli ateniesi di essere inferiori e non potwer vincere in uno scontro diretto.
Sulla carta una buona strategia al risparmio si trasformo' in una catastrofe.
L'idea era di spendere denaro al posto del sangue ma questo porto' ad uno spargimento di sangue abnorme. Una guerra che vinta o persa sarebbe durata una etate e costata 8-10.000 vittime si trascino' per 20 anni e costo 100'000 morti solo agli Ateniesi
Dovrebbero rifletterci gli strateghi Americani nel formulare certe idee sul medio oriente e l'Afganistan e soprattutto Iran.
Gli americani di oggi come gli ateniesi di allora sono troppo fiduciosi nel fatto che non servano i soldati ma i mezzi economici o comunque materiali, per risolvere le guerre.
Quindi invece di mandare grandi numeri di soldati in Iraq e Afganistan mandano equipaggiamenti high tech utili ma incapaci di piegare la resistenza di un uomno armato di fucile e 40 pallottole che se ne frega delle statistiche e quindi non sapendo di essere virtualmente sconfitto vuole combattere.
Applicano la leva economica a corea ed iran quando servirebbe il tritolo e le bombe ariacombustibili.
La debolezza prolunga la guerra non la fa finire
Obama leggi Tulcidide.