Bertinotti e sindacati all'attacco: le risorse ci sono
Scontro sul tesoretto: «Dati tra un mese»
Padoa Schioppa: «Sapremo a marzo se esiste, ora è propaganda elettorale, la priorità è il risanamento»
Padoa-Schioppa (Inside)BRUXELLES - Primo si chiama fuori «dal gioco sì-no» sul tesoretto 2008. Poi invita provocatoriamente a farsi avanti quanti credono di saperne di più. Così il ministro Padoa-Schioppa da Bruxelles replica alle polemiche sull'extragettitto. «Sapremo solo a marzo se esiste» risponde il ministro a chi gli chiede di commentare la frase attribuitegli oggi dalla Repubblica («il tesoretto non esiste»). «Oggi - ha spiegato il ministro - è il 12 febbraio e tra un mese uscirà la relazione unificata sull'economia e la finanza. Solo in quel momento avremo un quadro aggiornato della situazione economica e dello stato dei conti. Prima di quel momento - ha proseguito - non saremo sufficientemente informati per pronunciarci. E dubito che altri al di fuori del ministero abbiano più informazioni di noi». Dunque, per il ministro, «quello che si legge in questo momento fa parte del dibattito elettorale. E io non intendo pronunciarmi».
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SALARI E RISANAMENTO - Mentre il calo delle tasse e l'aumento dei salari scalda la campagna elettorale, monta lo scontro sul Tesoretto. Il presidente della Camera, Fausto Bertinotti ribatte «le risorse ci sono», mentre i sindacati incalzano: «Governo imbarazzante ma per noi non cambia nulla: abbassare le tasse è imprenscindibile». Da Bruxelles dove l'Ecofin ha appena dato il via libera al programma di stabilità italiano, rispondendo ai giornalisti, Padoa-Schioppa ha precisato che di redistribuzione si può anche parlare ma dell'esistenza ed entità di un Tesoretto si saprà solo tra un mese. Il ministro ha precisato che «all'interno dei vincoli Ue è perfettamente possibile fare redistribuzioni fiscali, in questi casi necessarie, e manovre per gli investimenti. Penso sia perfettamente legittimo». Anche se, aggiunge «è ancora presto per decidere: bisogna puntare al risanamento».SINDACATI - Duri contro il ministro dell'Economia sono i toni dei sindacati. «Noi non crediamo a Padoa-Schioppa che troppe volte ha detto una cosa e poi ci ha fatto trovare di fronte un'altra», afferma il segretario nazionale della Cisl, Raffaele Bonanni. «A noi risulta che l'extragettito ammonti a più di 10 mld di euro ed ecco perché riteniamo un errore non averlo redistribuito a lavoratori e pensionati». Ancora più netto il segretario della Cgil, Guglielmo Epifani: «Sul tesoretto la posizione del governo, anche se sfiduciato, è un po' imbarazzante. Per noi non cambia nulla, lo abbiamo chiesto, lo chiediamo: è una priorità da cui non si può prescindere». Anche per il leader della Uil, Luigi Angeletti, «le risorse per realizzare l’intervento a favore dei salari c'erano e ci sono. Ma il governo troverà il modo di farle sparire per utilizzarle in un'altra direzione». DAMIANO - Anche secondo il ministro del Lavoro, Cesare Damiano, «le risorse per i salari ci sono, secondo i dati che io conosco. Ma bisogna fare presto, perché diminuire la pressione fiscale sulle retribuzioni è un bene per il Paese al di là degli schieramenti politici». APPELLO UE - Intanto l'Unione Europea lancia un appello ai politici italiani: tutti i candidati alle prossime elezioni devono puntare al rafforzamento dei conti pubblici. Alle ipotesi di riduzione delle tasse o di aumento dei salari, al centro del dibattito politico di casa nostra, si risponde con la richiesta di «misure specifiche» per consolidare il bilancio già nel 2008. «Noi non partecipiamo alla campagna elettorale italiana - ha detto il commissario Ue agli affari economici e monetari, Joaquin Almunia, al termine della riunione dell'Eurogruppo - ma il rafforzamento del consolidamento delle finanze pubbliche è un buon messaggio per tutti i candidati». L'Eurogruppo ha invitato l'Italia, che ha riscosso approvazione per il contenimento del deficit ottenuto nel 2007 dal ministro Padoa-Schioppa, a un intervento più «ambizioso» nel 2008 e a riportare al 2010 l'obiettivo dell'equilibrio di bilancio slittato nel 2011.