Oggi alla radio sentivo parlare del 2008 come annus terribilis.... sarà vero per il mondo ma per me no.
E' stato un buon anno, con diverse cose belle nella vita e nel lavoro.
Spero che il 2009 vada altrettanto bene o meglio.
Intanto questa sera festeggio con tanti cari vecchi amici ed i loro piccoli, mia moglie e una vagonata di cibarie... meglio di così.......
martedì 30 dicembre 2008
Israele
Come detto più volte io sono sempre e comunque ed acriticamente a favore di Israele contro gli arabi.
Se Israele bombarda nuclearmente Theran senza provocazione io sono dalla loro parte comunque.
Fatta questa premessa mi pare, ed è se vogliamo più curioso, che dalla parte di Israele in questo caso ci siano anche le autorità Palestinesi e gli Egiziani.
Forse perchè Hamas è uno statao dentro lo stato Palestinese, ed ha rotto le palle più ai suoi "amici" che agli Ebrei.
Mi pare leggendo bene tra le righe che autorità palestinesi ed egiziane facciano una debole condanna di facciata ma alla fine in qualche modo collaborino con Telaviv. Mi pare anche che gli unici a scaldarsi per Hamas siano i rincoglioniti della nostra sinistra, gli Hezbollah, Siriani e Iraniani. Tutta brava gente, stubidi i primi, delinquenti gli altri.
Magari Babbo Natale porta a quegli sfortunati popoli la fine di una organizzazione che è il principale ostacolo alla pace nella regione.
Non solo perchè ha tra i suoi scopi dichiarati la distruzione di Israele (il che non è la migliore delle basi per un processo di pace) ma anche perchè vive di quella guerra.
Ed un giorno finissse sono convinto di riciclerebbero nella guerra ai paesi arabi moderati o all'occidente..... alla fine vivono alla grande dei soldi mandati da Iran e Siria, non potranno mica tornare a pascolare le pecore nel deserto no??
Se Israele bombarda nuclearmente Theran senza provocazione io sono dalla loro parte comunque.
Fatta questa premessa mi pare, ed è se vogliamo più curioso, che dalla parte di Israele in questo caso ci siano anche le autorità Palestinesi e gli Egiziani.
Forse perchè Hamas è uno statao dentro lo stato Palestinese, ed ha rotto le palle più ai suoi "amici" che agli Ebrei.
Mi pare leggendo bene tra le righe che autorità palestinesi ed egiziane facciano una debole condanna di facciata ma alla fine in qualche modo collaborino con Telaviv. Mi pare anche che gli unici a scaldarsi per Hamas siano i rincoglioniti della nostra sinistra, gli Hezbollah, Siriani e Iraniani. Tutta brava gente, stubidi i primi, delinquenti gli altri.
Magari Babbo Natale porta a quegli sfortunati popoli la fine di una organizzazione che è il principale ostacolo alla pace nella regione.
Non solo perchè ha tra i suoi scopi dichiarati la distruzione di Israele (il che non è la migliore delle basi per un processo di pace) ma anche perchè vive di quella guerra.
Ed un giorno finissse sono convinto di riciclerebbero nella guerra ai paesi arabi moderati o all'occidente..... alla fine vivono alla grande dei soldi mandati da Iran e Siria, non potranno mica tornare a pascolare le pecore nel deserto no??
Città
Da qualche giorno è uscito sul sole 24 ore il classificone delle città italiane in cui si vive meglio.
Trieste è ottava, Milano ventesima, Genova trentasettesima, tutte e tre comunque ben al di sopra delle media.
Un poco mi sorprendo per Trieste che è splendida ma come lavoro moribonda. Forse a salvarla è ancora la richezza che in città c’è dai tempi del commercio con gli Slavi, quando chiunque a trieste aveva una bancarella e guadagnava come un dirigente vendendo jeans e caffè. Anche come trasporti e servizi non li vedo così bene ma magari sbaglio io
http://www.ilsole24ore.com/speciali/qv_2008/qv_2008_province/qv_2008_province_settori_classifica_finale.shtml
Ed ora un articolo dal corriere per ognuna delle tre città
Trieste, cane azzanna una 18enne.
Il padrone dell'animale si dà alla fuga
07:04 CRONACHELa giovane aveva prima chiesto all'uomo il permesso di accarezzare l'animale di grossa taglia. L'aggressione alla seconda carezza: il cane le ha staccato un pezzo d'orecchio
• A GENOVA
Operazione "Tartaruga"
Così i pensionati
hanno piegato le Poste
Tutti i giorni in 30 per protestare contro la chiusura di un ufficio. E alla fine la vittoria E. Dellacasa
• MILANO
Abbado: torno alla Scala solo per un cachet in natura
Trieste è ottava, Milano ventesima, Genova trentasettesima, tutte e tre comunque ben al di sopra delle media.
Un poco mi sorprendo per Trieste che è splendida ma come lavoro moribonda. Forse a salvarla è ancora la richezza che in città c’è dai tempi del commercio con gli Slavi, quando chiunque a trieste aveva una bancarella e guadagnava come un dirigente vendendo jeans e caffè. Anche come trasporti e servizi non li vedo così bene ma magari sbaglio io
http://www.ilsole24ore.com/speciali/qv_2008/qv_2008_province/qv_2008_province_settori_classifica_finale.shtml
Ed ora un articolo dal corriere per ognuna delle tre città
Trieste, cane azzanna una 18enne.
Il padrone dell'animale si dà alla fuga
07:04 CRONACHELa giovane aveva prima chiesto all'uomo il permesso di accarezzare l'animale di grossa taglia. L'aggressione alla seconda carezza: il cane le ha staccato un pezzo d'orecchio
• A GENOVA
Operazione "Tartaruga"
Così i pensionati
hanno piegato le Poste
Tutti i giorni in 30 per protestare contro la chiusura di un ufficio. E alla fine la vittoria E. Dellacasa
• MILANO
Abbado: torno alla Scala solo per un cachet in natura
Gray Own
Un indiano non più giovanissimo va alla ribalta delle cronache degli anni 30 per il suo grido ecologista.
Assieme a sua moglie riesce a smuovere il governo canadese ed inizia la protezione del castoro e la creazione di parchi.
Stranamente non è un indiano ma un inglese di liverpool che aveva la passione degli indiani, è andato in canada ed è stato adottato da una tribù locale.
Film interessante solo un pò lungo, 6.5
Assieme a sua moglie riesce a smuovere il governo canadese ed inizia la protezione del castoro e la creazione di parchi.
Stranamente non è un indiano ma un inglese di liverpool che aveva la passione degli indiani, è andato in canada ed è stato adottato da una tribù locale.
Film interessante solo un pò lungo, 6.5
lunedì 29 dicembre 2008
Coniglio il salmi
In questi giorni ho mangiato + troppo che tanto, tantissime cose buone e tra tutte ha spiccato il coniglio in salmi (si fatto come la lepre) di mia suocera, che ho finito ieri , buonissimo BUONISSIMO
mercoledì 24 dicembre 2008
Sensi canini
Ieri eravamo in riunione e stavamo discutendo in modo animato quando arriva un sms da mia moglie...."hai sentito il terremoto?" ed a ruota le mogli degli altri.
Noi non abbiamo sentito nulla ovviamente al che il saggio Alessandro ha detto:
lE DONNE SONO COME I CANI, SENTONO IL TERREMOTO , HANNO SENSI DEIVERSI DAI NOSTRI (O ALMENO DISLOCATI IN MODO DIVERSO)
Noi non abbiamo sentito nulla ovviamente al che il saggio Alessandro ha detto:
lE DONNE SONO COME I CANI, SENTONO IL TERREMOTO , HANNO SENSI DEIVERSI DAI NOSTRI (O ALMENO DISLOCATI IN MODO DIVERSO)
martedì 23 dicembre 2008
La diversità della sinistra che non esiste
La diversità della sinistra che non esiste.
Lo si sapeva da subito, con Tangentopoli, che il PCI prendeva la sua % delle tangenti, e anche soldi dall'URSS e chi sa che altro.
Scandalo degli affitti a prezi da fame per case in centro città... si spaeva di ogni ma la sinistra grazie ai suoi rapporti con stampa, magistratura e salotti bene era riuscita a tenere sempre tutto a basso tono e continuare con questa sua autorefferenziale e falsa superiorità morale.
Ma a nessuno pareva strano che l'uomo che aveva graziato prodi e pci è diventato un pezzo grosso della stessa sinistra che non ha portato in tribunale.
Comunque sia il clima è cambiato anche per loro forse, ed inizia a saltare fuori la polvere sa sotto il tappeto.
Meditate compagni, meditate
Il figlio del leader dell'Idv: «Trovate qualcosa a un mio amico ingegnere?»
Romeo e la rete del fido Mautone
Politici, funzionari e Di Pietro jr
Le intercettazioni svelano gli intrecci del provveditore alle opere. Bocchino promette: vi porto a pranzo con Fini
Mario mautone, ex provveditore alle Opere pubbliche della Campania (Emmevi)
DAL NOSTRO INVIATO
NAPOLI — Favori, ricatti, raccomandazioni. Legami trasversali con i politici, contatti amicali con i vertici delle forze dell'ordine, in una girandola di conversazioni che lo pone al centro di una «rete» di enorme potere. L'inchiesta di Napoli sugli appalti esalta la figura di Mario Mautone, ex provveditore alle Opere Pubbliche della Campania, finito agli arresti domiciliari durante il blitz della scorsa settimana. E svela i suoi rapporti controversi con la famiglia di Antonio Di Pietro, quando quest'ultimo era ministro delle Infrastrutture. Numerose intercettazioni allegate agli atti dimostrano come il figlio Cristiano, consigliere provinciale a Campobasso per l'Italia dei Valori, tentasse di «sistemare» gli amici e danno conto delle preoccupazioni del padre per tenerlo fuori dall'indagine. Un ruolo di primo piano, dunque, che comunque non mette in ombra quello di Alfredo Romeo. Nuove telefonate dell'imprenditore con il parlamentare di Alleanza nazionale Italo Bocchino — per lui i pubblici ministeri hanno sollecitato l'arresto — rivelano il tentativo di organizzare un pranzo con Gianfranco Fini. Nelle carte processuali è citato anche l'ex assessore all'Urbanistica del comune di Roma, Roberto Morassut, attuale segretario regionale del Pd nel Lazio. Ma le telefonate a lui attribuite sono in realtà quelle tra Romeo e un funzionario campano, Roberto Mostaccio. E dunque, dopo aver chiarito i motivi di un errore tanto grave, bisognerà accertare come mai il suo nome sia venuto fuori.
Favori a Di Pietro jr e fuga di notizie
L'informativa allegata agli atti ricostruisce i rapporti tra Cristiano Di Pietro e Mario Mautone. «Di Pietro — è scritto nel documento — chiede alcuni interventi di cortesia quali: affidare incarichi a persone da lui segnalate anche al di fuori degli ambiti di competenza istituzionale; affidare incarichi ad architetti da lui indicati e sollecitati anche da Nello Di Nardo; interessi di Cristiano in alcuni appalti e su alcuni fornitori. Naturalmente le sue richieste vengono subito esaudite. "Gli ho dato l'incarico! Poi non l'ho ancora dato a lei! Lo passerò sempre a te e poi ce lo farai avere tu!", gli dice Mautone». Conversazione dell'8 giugno 2007
Cristiano: «Poi un'altra cosa, non so se la puoi fare questa cosa o meno... se hai la possibilità... ». Mautone: «Dimmi, dimmi».
Cristiano: «Io ho un amico però è ingegnere e sta a Bologna, volevo sapere se su Bologna c'era possibilità di trovargli qualcosa...».
Mautone: «Adesso vediamo, ci informiamo subito e vediamo». Il rapporto tra i due si interrompe il 29 luglio 2007. «Mautone gli comunica di essere stato trasferito. Cade la comunicazione e Di Pietro non risponderà più alle telefonate». Il giorno dopo Aniello Formisano incontra Mautone, non sanno che le loro parole sono registrate da una microspia. E Formisano rivela: «Quello ha avuto qualche input e si è messo a posto... mi ha detto, figurati nemmeno al telefono suo lo dice — il telefono di Nello — Perché secondo me lo tiene sotto pure».
Di Pietro: tenete fuori mio figlio
È la fuga di notizie sull'indagine avviata dalla procura di Napoli. Nell'informativa il nome della possibile «talpa» è coperto da un omissis, ma si sottolinea quanto accade in questi giorni di fine luglio: «Subito dopo si succedono in maniera convulsiva i seguenti avvenimenti: Mautone viene trasferito; Cristiano Di Pietro non parla più con lui al telefono; il ministro Di Pietro chiede di parlare di persona con il senatore Nello Formisano; il ministro Di Pietro fa una riunione politica per tenere fuori il figlio poiché "ritenuto troppo esposto"». Il 10 agosto Mautone viene trasferito. Chiama gli amici, la moglie e con loro concorda la linea: «Ricattare il figlio del ministro». Annotano gli investigatori nel brogliaccio: «La moglie lo invita a ricordare come lui si è messo a disposizione "con quel cretino di Di Pietro con il figlio" e si chiede come mai questo non sia servito a niente». E poi aggiunge: "Tu non ti devi muovere da Napoli. Il potere che tieni qua non lo puoi tenere a Roma!... Buttarla sul ricatto del figlio è l'unico sistema». E il suo amico Mauro Caiazza rincara la dose: «È importante tenere il ministro sotto».
Amico questore e casa del prefetto
Il 18 novembre 2007 il figlio di Mautone viene denunciato per rapina per aver rubato il telefonino di un ragazzo che aveva preso a calci e pugni. Viene avvisato dall'ispettore della squadra Volanti e subito premette: «Io sono il provveditore alle Opere pubbliche, sono amico del questore Oscar Fioriolli». Poi scopre che il ferito è figlio del proprietario della catena di ristoranti "I fratelli La Bufala" e tratta con i familiari il ritiro dell'esposto. Ma si muove anche con la polizia. Il giorno dopo il questore lo chiama e lo rassicura.
Fioriolli: «Va bene, ci ho parlato (con la funzionaria della polizia ndr) si muovono sulla linea, insomma... con il minimo della cosa. Lite così».
Mautone: «E appunto, che c'è stata una lite e basta, senza mettere il telefonino, la rapina... perché tanto pure gli altri non vogliono. Ma sta venendo?».
Fioriolli: «Ma e... sì ha detto che sta facendo... non lo so che cazzo sta facendo, ma comunque avrebbe fatto così. Dava disposizioni».
Mautone: «Va bene Oscar, scusami».
Fioriolli: «Ma per amor di Dio... buonanotte ».
Il 12 dicembre 2007 Mautone chiede a un certo Michele Tambaro di chiamare il prefetto Nicola Izzo, attuale vicecapo della polizia, «per chiedere se ha sistemato quella cosa a Mario (verosimilmente si riferisce all'appartamento ai Parioli che Mario doveva avere in affitto tramite lo stesso Izzo e per ristrutturare il quale Mautone avrebbe stanziato una ingente somma con carattere di urgenza. La sera Tambaro gli riferisce che «Nicola mi ha arronzato e ha detto che ci vediamo per gli auguri...». Con Gennaro Coronella di An Mautone fa trasferire la sua amante «alla segreteria politica dell'Assessore all'Ambiente alla Regione Campania». C'è Aniello Di Nardo dell'Idv, che «chiede a Mautone di sollecitare "per quel suo amico" che doveva essere chiamato e poi non è più stato chiamato e fanno riferimento a lavori di impiantistica per una galleria a Vico Equense». C'è Nello Formisano, anche lui dell'Idv, al quale Mautone si rivolge quando capisce che sta per essere sostituito, e cerca aiuto.
Bocchino, Romeo e i parlamentari An
Aiuto e appoggio politico cerca anche Alfredo Romeo. Decine sono le sue telefonate con Italo Bocchino. Il 24 aprile 2007 i due commentano un incontro pubblico».
Romeo: «Ciao Italo, solo per sapere come era andata...
Bocchino: «Benissimo, la dottoressa è stata molto cortese... l'ho fatta sedere vicino al sindaco... molto carina e poi oggi ci sentiamo per parlare con calma dell'albergo. C'era Ferruccio Ferrante, Andrea Ronchi, ti mandano tutti i saluti, ti ringrazia e...».
Romeo: «Facciamolo un punto anche su lui perché poi la dottoressa mi ha detto che si avvia una stagione di interlocuzione molto positiva con l'imprenditoria...».
Bocchino: «Sì, poi adesso viene a trovarlo, fa la prima cosa con la fondazione Aznar, poi verrà Sarkozy dopo che sarà eletto, insomma ha legato bene alcune operazioni... diciamo con i rapporti esteri».
Romeo: «Va bene, abbiamo fatto una buona figura».
Bocchino: «Ottima, mancavi solo tu...».
Un mese dopo, l'8 maggio 2007, i due parlano ancora e questa volta l'attenzione è per Gianfranco Fini. Bocchino: «Quando posso venire a trovarti? Quando sei a Roma?».
Romeo: «La prossima settimana sto tre giorni... eh, mi ha chiamato quell'Enzo e mi vuole vedere domani».
Bocchino: «Sì, sì tienilo un po' perché io ho organizzato una colazione con Gianfranco».
Romeo: «È utile farla».
Bocchino: «Esatto... però quindi guardi io mi devo vedere con Fini ... quindi se... fagli capire che il tuo rapporto è solo ed esclusivamente quello».
Romeo: «Perfetto, hai fatto bene a consigliarmelo».
Le tre telefonate a Bassolino
A fine gennaio 2008, Romeo ha contatti con la segreteria del governatore Antonio Bassolino. Il 28 sono loro a chiamarlo, «ma non si sente la voce dell'interlocutore. Si apprende che Alfredo ha fatto preparare una planimetria e un rendering per individuare gli spazi che devono essere coperti». Nei giorni seguenti parla con il dottor Cicelin e si capisce che stanno organizzando un evento con Francesco Clemente, artista molto conosciuto negli Usa. In un'altra telefonata — risalente alla primavera 2007 — parla con l'assessore Ferdinando Di Mezza e quest'ultimo lo informa di «un progetto che il governo porta avanti, però Francesco è stato preso un po' in contropiede e ha dato incarico alla "Zillotta", (che poi si capisce essere Linda Lanzillotta ndr) di portare avanti». Ma non è chiaro di che cosa discutano.
Lo si sapeva da subito, con Tangentopoli, che il PCI prendeva la sua % delle tangenti, e anche soldi dall'URSS e chi sa che altro.
Scandalo degli affitti a prezi da fame per case in centro città... si spaeva di ogni ma la sinistra grazie ai suoi rapporti con stampa, magistratura e salotti bene era riuscita a tenere sempre tutto a basso tono e continuare con questa sua autorefferenziale e falsa superiorità morale.
Ma a nessuno pareva strano che l'uomo che aveva graziato prodi e pci è diventato un pezzo grosso della stessa sinistra che non ha portato in tribunale.
Comunque sia il clima è cambiato anche per loro forse, ed inizia a saltare fuori la polvere sa sotto il tappeto.
Meditate compagni, meditate
Il figlio del leader dell'Idv: «Trovate qualcosa a un mio amico ingegnere?»
Romeo e la rete del fido Mautone
Politici, funzionari e Di Pietro jr
Le intercettazioni svelano gli intrecci del provveditore alle opere. Bocchino promette: vi porto a pranzo con Fini
Mario mautone, ex provveditore alle Opere pubbliche della Campania (Emmevi)
DAL NOSTRO INVIATO
NAPOLI — Favori, ricatti, raccomandazioni. Legami trasversali con i politici, contatti amicali con i vertici delle forze dell'ordine, in una girandola di conversazioni che lo pone al centro di una «rete» di enorme potere. L'inchiesta di Napoli sugli appalti esalta la figura di Mario Mautone, ex provveditore alle Opere Pubbliche della Campania, finito agli arresti domiciliari durante il blitz della scorsa settimana. E svela i suoi rapporti controversi con la famiglia di Antonio Di Pietro, quando quest'ultimo era ministro delle Infrastrutture. Numerose intercettazioni allegate agli atti dimostrano come il figlio Cristiano, consigliere provinciale a Campobasso per l'Italia dei Valori, tentasse di «sistemare» gli amici e danno conto delle preoccupazioni del padre per tenerlo fuori dall'indagine. Un ruolo di primo piano, dunque, che comunque non mette in ombra quello di Alfredo Romeo. Nuove telefonate dell'imprenditore con il parlamentare di Alleanza nazionale Italo Bocchino — per lui i pubblici ministeri hanno sollecitato l'arresto — rivelano il tentativo di organizzare un pranzo con Gianfranco Fini. Nelle carte processuali è citato anche l'ex assessore all'Urbanistica del comune di Roma, Roberto Morassut, attuale segretario regionale del Pd nel Lazio. Ma le telefonate a lui attribuite sono in realtà quelle tra Romeo e un funzionario campano, Roberto Mostaccio. E dunque, dopo aver chiarito i motivi di un errore tanto grave, bisognerà accertare come mai il suo nome sia venuto fuori.
Favori a Di Pietro jr e fuga di notizie
L'informativa allegata agli atti ricostruisce i rapporti tra Cristiano Di Pietro e Mario Mautone. «Di Pietro — è scritto nel documento — chiede alcuni interventi di cortesia quali: affidare incarichi a persone da lui segnalate anche al di fuori degli ambiti di competenza istituzionale; affidare incarichi ad architetti da lui indicati e sollecitati anche da Nello Di Nardo; interessi di Cristiano in alcuni appalti e su alcuni fornitori. Naturalmente le sue richieste vengono subito esaudite. "Gli ho dato l'incarico! Poi non l'ho ancora dato a lei! Lo passerò sempre a te e poi ce lo farai avere tu!", gli dice Mautone». Conversazione dell'8 giugno 2007
Cristiano: «Poi un'altra cosa, non so se la puoi fare questa cosa o meno... se hai la possibilità... ». Mautone: «Dimmi, dimmi».
Cristiano: «Io ho un amico però è ingegnere e sta a Bologna, volevo sapere se su Bologna c'era possibilità di trovargli qualcosa...».
Mautone: «Adesso vediamo, ci informiamo subito e vediamo». Il rapporto tra i due si interrompe il 29 luglio 2007. «Mautone gli comunica di essere stato trasferito. Cade la comunicazione e Di Pietro non risponderà più alle telefonate». Il giorno dopo Aniello Formisano incontra Mautone, non sanno che le loro parole sono registrate da una microspia. E Formisano rivela: «Quello ha avuto qualche input e si è messo a posto... mi ha detto, figurati nemmeno al telefono suo lo dice — il telefono di Nello — Perché secondo me lo tiene sotto pure».
Di Pietro: tenete fuori mio figlio
È la fuga di notizie sull'indagine avviata dalla procura di Napoli. Nell'informativa il nome della possibile «talpa» è coperto da un omissis, ma si sottolinea quanto accade in questi giorni di fine luglio: «Subito dopo si succedono in maniera convulsiva i seguenti avvenimenti: Mautone viene trasferito; Cristiano Di Pietro non parla più con lui al telefono; il ministro Di Pietro chiede di parlare di persona con il senatore Nello Formisano; il ministro Di Pietro fa una riunione politica per tenere fuori il figlio poiché "ritenuto troppo esposto"». Il 10 agosto Mautone viene trasferito. Chiama gli amici, la moglie e con loro concorda la linea: «Ricattare il figlio del ministro». Annotano gli investigatori nel brogliaccio: «La moglie lo invita a ricordare come lui si è messo a disposizione "con quel cretino di Di Pietro con il figlio" e si chiede come mai questo non sia servito a niente». E poi aggiunge: "Tu non ti devi muovere da Napoli. Il potere che tieni qua non lo puoi tenere a Roma!... Buttarla sul ricatto del figlio è l'unico sistema». E il suo amico Mauro Caiazza rincara la dose: «È importante tenere il ministro sotto».
Amico questore e casa del prefetto
Il 18 novembre 2007 il figlio di Mautone viene denunciato per rapina per aver rubato il telefonino di un ragazzo che aveva preso a calci e pugni. Viene avvisato dall'ispettore della squadra Volanti e subito premette: «Io sono il provveditore alle Opere pubbliche, sono amico del questore Oscar Fioriolli». Poi scopre che il ferito è figlio del proprietario della catena di ristoranti "I fratelli La Bufala" e tratta con i familiari il ritiro dell'esposto. Ma si muove anche con la polizia. Il giorno dopo il questore lo chiama e lo rassicura.
Fioriolli: «Va bene, ci ho parlato (con la funzionaria della polizia ndr) si muovono sulla linea, insomma... con il minimo della cosa. Lite così».
Mautone: «E appunto, che c'è stata una lite e basta, senza mettere il telefonino, la rapina... perché tanto pure gli altri non vogliono. Ma sta venendo?».
Fioriolli: «Ma e... sì ha detto che sta facendo... non lo so che cazzo sta facendo, ma comunque avrebbe fatto così. Dava disposizioni».
Mautone: «Va bene Oscar, scusami».
Fioriolli: «Ma per amor di Dio... buonanotte ».
Il 12 dicembre 2007 Mautone chiede a un certo Michele Tambaro di chiamare il prefetto Nicola Izzo, attuale vicecapo della polizia, «per chiedere se ha sistemato quella cosa a Mario (verosimilmente si riferisce all'appartamento ai Parioli che Mario doveva avere in affitto tramite lo stesso Izzo e per ristrutturare il quale Mautone avrebbe stanziato una ingente somma con carattere di urgenza. La sera Tambaro gli riferisce che «Nicola mi ha arronzato e ha detto che ci vediamo per gli auguri...». Con Gennaro Coronella di An Mautone fa trasferire la sua amante «alla segreteria politica dell'Assessore all'Ambiente alla Regione Campania». C'è Aniello Di Nardo dell'Idv, che «chiede a Mautone di sollecitare "per quel suo amico" che doveva essere chiamato e poi non è più stato chiamato e fanno riferimento a lavori di impiantistica per una galleria a Vico Equense». C'è Nello Formisano, anche lui dell'Idv, al quale Mautone si rivolge quando capisce che sta per essere sostituito, e cerca aiuto.
Bocchino, Romeo e i parlamentari An
Aiuto e appoggio politico cerca anche Alfredo Romeo. Decine sono le sue telefonate con Italo Bocchino. Il 24 aprile 2007 i due commentano un incontro pubblico».
Romeo: «Ciao Italo, solo per sapere come era andata...
Bocchino: «Benissimo, la dottoressa è stata molto cortese... l'ho fatta sedere vicino al sindaco... molto carina e poi oggi ci sentiamo per parlare con calma dell'albergo. C'era Ferruccio Ferrante, Andrea Ronchi, ti mandano tutti i saluti, ti ringrazia e...».
Romeo: «Facciamolo un punto anche su lui perché poi la dottoressa mi ha detto che si avvia una stagione di interlocuzione molto positiva con l'imprenditoria...».
Bocchino: «Sì, poi adesso viene a trovarlo, fa la prima cosa con la fondazione Aznar, poi verrà Sarkozy dopo che sarà eletto, insomma ha legato bene alcune operazioni... diciamo con i rapporti esteri».
Romeo: «Va bene, abbiamo fatto una buona figura».
Bocchino: «Ottima, mancavi solo tu...».
Un mese dopo, l'8 maggio 2007, i due parlano ancora e questa volta l'attenzione è per Gianfranco Fini. Bocchino: «Quando posso venire a trovarti? Quando sei a Roma?».
Romeo: «La prossima settimana sto tre giorni... eh, mi ha chiamato quell'Enzo e mi vuole vedere domani».
Bocchino: «Sì, sì tienilo un po' perché io ho organizzato una colazione con Gianfranco».
Romeo: «È utile farla».
Bocchino: «Esatto... però quindi guardi io mi devo vedere con Fini ... quindi se... fagli capire che il tuo rapporto è solo ed esclusivamente quello».
Romeo: «Perfetto, hai fatto bene a consigliarmelo».
Le tre telefonate a Bassolino
A fine gennaio 2008, Romeo ha contatti con la segreteria del governatore Antonio Bassolino. Il 28 sono loro a chiamarlo, «ma non si sente la voce dell'interlocutore. Si apprende che Alfredo ha fatto preparare una planimetria e un rendering per individuare gli spazi che devono essere coperti». Nei giorni seguenti parla con il dottor Cicelin e si capisce che stanno organizzando un evento con Francesco Clemente, artista molto conosciuto negli Usa. In un'altra telefonata — risalente alla primavera 2007 — parla con l'assessore Ferdinando Di Mezza e quest'ultimo lo informa di «un progetto che il governo porta avanti, però Francesco è stato preso un po' in contropiede e ha dato incarico alla "Zillotta", (che poi si capisce essere Linda Lanzillotta ndr) di portare avanti». Ma non è chiaro di che cosa discutano.
The One
L'uno.. o l'unico.
Godibile film di fanta arti marziali.
Universi paralleli popolati da centinaia di noi.
Un uomo li sta girando tutti ed uccide i suoi alter ego acquisendo sempre + forza.
Come se forza, velocità ecc fossero un x fisso da ripartire tra tutti , lui gli altri li uccide e diventa quindi sempre + forte.... poi arriva all'ultimo se stesso, anche lui iperforte, ed inizia una lotta senza esclusione di colpi per diventare The One.
Godibile film di fanta arti marziali.
Universi paralleli popolati da centinaia di noi.
Un uomo li sta girando tutti ed uccide i suoi alter ego acquisendo sempre + forza.
Come se forza, velocità ecc fossero un x fisso da ripartire tra tutti , lui gli altri li uccide e diventa quindi sempre + forte.... poi arriva all'ultimo se stesso, anche lui iperforte, ed inizia una lotta senza esclusione di colpi per diventare The One.
In questi giorni
Venerdi una cena con i vecchi amici in un locale di San Donato che tenta di fare cucina Tirolese.
Tenta perchè in realtà ci riiesce così così e il Kapuziner è molto meglio, o anche il giardino della birra due.
Comunque queste serate si fanno per la compagnia non per il posto.
Poi WE a Genova e ieri in giro per milano a fare quelle duemila commissioni .
Una è stata divertente, sono andato a prendere un sacco da box da 30kg che mia moglie mi ha regalato
Comprato a Cairoli e portato a spalla a casa.
LA gente mi fermava per strada chiedendomi se era uno spot, quanto pesava ecc
Sono andato pure a trovare la nonna che faceva i capricci tipo i bimbi e non voleva venire alla festa di natale..... ha fatto diventare matti i miei per due giorni, poi sono arrivato con il cioccolato e si è convinta subito.... quando si è anziani si torna un poco bambini .
Certo arrivarci a 95 anni come mia nonna, la firma subito.
E' ancora abbastanza arzilla da mettere in riga tutti quanti e far clerare gente che ha metà dei suoi anni.
Che tipa da sbarco, da giovane doveva essere tosta.
In effetti si è fatta due guerre mondiali, il fascismo, la grande depressione, il 68, la caduta del muro, le guerre del golfo, è durata + lei del comunismo... è partita da un paese in istria, ha aperto una attività a Trieste che non è andata, poi una che è andata persa durante la guerra, poi è venuta qui a Milano ed ha messo su un negozio che ha mandato avanti fino ai 75 anni.....
Che vita
Tenta perchè in realtà ci riiesce così così e il Kapuziner è molto meglio, o anche il giardino della birra due.
Comunque queste serate si fanno per la compagnia non per il posto.
Poi WE a Genova e ieri in giro per milano a fare quelle duemila commissioni .
Una è stata divertente, sono andato a prendere un sacco da box da 30kg che mia moglie mi ha regalato
Comprato a Cairoli e portato a spalla a casa.
LA gente mi fermava per strada chiedendomi se era uno spot, quanto pesava ecc
Sono andato pure a trovare la nonna che faceva i capricci tipo i bimbi e non voleva venire alla festa di natale..... ha fatto diventare matti i miei per due giorni, poi sono arrivato con il cioccolato e si è convinta subito.... quando si è anziani si torna un poco bambini .
Certo arrivarci a 95 anni come mia nonna, la firma subito.
E' ancora abbastanza arzilla da mettere in riga tutti quanti e far clerare gente che ha metà dei suoi anni.
Che tipa da sbarco, da giovane doveva essere tosta.
In effetti si è fatta due guerre mondiali, il fascismo, la grande depressione, il 68, la caduta del muro, le guerre del golfo, è durata + lei del comunismo... è partita da un paese in istria, ha aperto una attività a Trieste che non è andata, poi una che è andata persa durante la guerra, poi è venuta qui a Milano ed ha messo su un negozio che ha mandato avanti fino ai 75 anni.....
Che vita
venerdì 19 dicembre 2008
Un match che mi ricorda stranamente Apollo Crid contro Ivan Drago
NEW YORK — Ci sono due tizi che domani sera a Zurigo faranno a botte di fronte a 12 mila persone e bisognerebbe che qualcuno intervenisse per dividerli. Si vede anche a occhio nudo che rischiano di farsi male: uno ha 46 anni, è alto 184 centimetri, pesa cento chili e parla ormai masticando le parole. L'altro ne ha dieci di meno, ma soprattutto è trenta chili più pesante ed è alto 2 metri e 14. Ma siccome un signore tedesco ha deciso che questo deve essere il lancio della boxe in Svizzera, non solo li lasceranno fare, ma la sfida avrà il valore di Mondiale dei massimi Wba.
Volendo riderci sopra amaramente, si potrebbe dire che la boxe torna all'antico. A quando si organizzavano i match all'aperto durante i mercati delle vacche, a mani scoperte, accoppiando la gente più disparata, senza criterio. Un modo come un altro per sbarcare il lunario. Il 46enne in questione è Evander Holyfield, e il milione di dollari che incassa serve a placare le varie mogli che lungo la sua onorata carriera non ha saputo mettere k.o. (legalmente parlando). È letteralmente fuggito dagli Usa dove nessuno è più disposto a rinnovargli la licenza medica. Dice di non preoccuparsi delle critiche, perché lui è più forte di sempre, in fondo lo danno per finito dai tempi in cui riuscì a rovesciare il pronostico contro Tyson. Peccato che fosse il 1997.
Holyfield ha perso quattro degli ultimi otto match disputati (l'ultimo, in modo raccapricciante, quattordici mesi fa) e non ha nessuna intenzione di fermarsi. Alle spalle vanta anche una sospensione per steroidi, e la paura è che quel signore tedesco, l'organizzatore Sauerland, non vada tanto per il sottile su certi dettagli visto che, parole sue, «vuole portare la Svizzera nella mappa mondiale della boxe». L'avversario di Evander, è Nikolai Valuev, un russo che ha fatto i soldi come attrazione circense, costruendo una carriera con lo stesso rigore con cui Putin permetterebbe un'inchiesta giornalistica sul suo patrimonio.
È una montagna di carne, priva di qualsiasi qualità pugilistica, il suo talento è poter resistere ad un trattore lanciatogli addosso a media velocità. E a scansare avversari rassegnati a rozze manate. Mangia tre chili di carne al giorno e dunque ha la tendenza all'aggressività. Lo sa un parcheggiatore di San Pietroburgo cui fece qualche carezza, costretto poi a risarcirlo. Nel tempo libero è attore, ha già recitato in un paio di film tedeschi, l'ultimo dei quali nel ruolo di un ex pugile che perde la memoria. Speriamo che la perdano anche gli spettatori, che non sono pochi, visto che comunque il match è stato acquistato in cento Paesi. Ma risulta difficile pensare che sia stato venduto nella «categoria» boxe.
Volendo riderci sopra amaramente, si potrebbe dire che la boxe torna all'antico. A quando si organizzavano i match all'aperto durante i mercati delle vacche, a mani scoperte, accoppiando la gente più disparata, senza criterio. Un modo come un altro per sbarcare il lunario. Il 46enne in questione è Evander Holyfield, e il milione di dollari che incassa serve a placare le varie mogli che lungo la sua onorata carriera non ha saputo mettere k.o. (legalmente parlando). È letteralmente fuggito dagli Usa dove nessuno è più disposto a rinnovargli la licenza medica. Dice di non preoccuparsi delle critiche, perché lui è più forte di sempre, in fondo lo danno per finito dai tempi in cui riuscì a rovesciare il pronostico contro Tyson. Peccato che fosse il 1997.
Holyfield ha perso quattro degli ultimi otto match disputati (l'ultimo, in modo raccapricciante, quattordici mesi fa) e non ha nessuna intenzione di fermarsi. Alle spalle vanta anche una sospensione per steroidi, e la paura è che quel signore tedesco, l'organizzatore Sauerland, non vada tanto per il sottile su certi dettagli visto che, parole sue, «vuole portare la Svizzera nella mappa mondiale della boxe». L'avversario di Evander, è Nikolai Valuev, un russo che ha fatto i soldi come attrazione circense, costruendo una carriera con lo stesso rigore con cui Putin permetterebbe un'inchiesta giornalistica sul suo patrimonio.
È una montagna di carne, priva di qualsiasi qualità pugilistica, il suo talento è poter resistere ad un trattore lanciatogli addosso a media velocità. E a scansare avversari rassegnati a rozze manate. Mangia tre chili di carne al giorno e dunque ha la tendenza all'aggressività. Lo sa un parcheggiatore di San Pietroburgo cui fece qualche carezza, costretto poi a risarcirlo. Nel tempo libero è attore, ha già recitato in un paio di film tedeschi, l'ultimo dei quali nel ruolo di un ex pugile che perde la memoria. Speriamo che la perdano anche gli spettatori, che non sono pochi, visto che comunque il match è stato acquistato in cento Paesi. Ma risulta difficile pensare che sia stato venduto nella «categoria» boxe.
giovedì 18 dicembre 2008
Buonismo forzato
L'anno scorso per natale un bel pacco con un sacco di roba, veramente un pò di tutto... questo anno panettone e ....... il resto nisba perchè d'ufficio lo hanno devoluto ad una risma di onlus... MA CHI VE L'HA CHIESTO??????MA PORCO IL PAPA MA SE VOGLIO FARE BENEFICENZA SARO' IO A FARLA COSA VUOLE DIRE STA ROBA AZEINDALE D'UFFICIO?????????????????????????????????????????????????? MA REGALATE GLI UTILI CHE DATI AGLI AZIONISTI ALLORA,MA PORCA VACCA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
io mi sforzo di nonessere un qualunquista buonista del cazzo ma questo mondo crudele mi rema contro
io mi sforzo di nonessere un qualunquista buonista del cazzo ma questo mondo crudele mi rema contro
mercoledì 17 dicembre 2008
Cascina Bianca
http://www.tuttoperlasposa.it/web/cascinabianca/
posto di gran classe, frequentato da autisti di tir, muratori e altra gente dal rutto facile
Personale mediamente sopra i 70 ma veloce anche se scorbutico.
Si paga poco, si magna tanto
posto di gran classe, frequentato da autisti di tir, muratori e altra gente dal rutto facile
Personale mediamente sopra i 70 ma veloce anche se scorbutico.
Si paga poco, si magna tanto
Cene aziendali
Natale è il periodo delle cene aziendali, una fatta, una schivata, una tocca a mia moglie.....
a volte sono anche belle ma sono + un problema che altro.... bisognerebbe farle lontano dalle feste, quando non si è pieni di impegni
Tipo metà ottobre... ecco quella è una bella data per una festa di fine anno, il 15 ottobre
a volte sono anche belle ma sono + un problema che altro.... bisognerebbe farle lontano dalle feste, quando non si è pieni di impegni
Tipo metà ottobre... ecco quella è una bella data per una festa di fine anno, il 15 ottobre
lunedì 15 dicembre 2008
Ruota di milano 1 43 80 30
Quaterna secca giocando i numeri del collega che per motivi non conosciuti genera numeri casuali tutto il giorno e poi in modo altrettanto casuale li comunica
Ve lo ricordate il mitico Kimba????????

http://it.youtube.com/watch?v=oxmHVQycmwc
La storia dei protagonisti si snoda in Africa, a metà del XX secolo. A fronte dell'inesorabile corruzione dell'umanità un leone bianco, Panja, cerca di cambiare lo stato delle cose: egli vorrebbe donare a tutti gli animali della foresta un posto sicuro in cui vivere, libero dalla paura degli uomini e libero dalla paura derivata dalla convivenza. In buona parte ottiene il suo scopo, compiendo un unico errore: libera i bovini dai vicini villaggi.
Un cacciatore professionista, Hamegg, viene chiamato a porre fine a queste incursioni. La sua trovata è quella di evitare di attaccare direttamente Panja poiché questa tattica non ha mai avuto successo per i cacciatori precedenti, e di usare l'amore che lega Panja e la sua compagna Eliza: registra il ruggito di Panja e la cattura. Ella stessa diviene l'esca per catturare Panja, che viene così ucciso. Eliza, incinta viene imbarcata per essere venduta in uno zoo.
Kimba nasce mentre Eliza è sulla nave. La madre trasmette al figlio gli ideali del padre, che il piccolo mette in pratica immediatamente, facendosi amici i ratti che si trovano a bordo della nave. Una forte tempesta conduce l'imbarcazione al naufragio, lasciando Kimba in balia dell'Oceano. La benevolenza dei pesci lo aiuta a sopravvivere e ad imparare a nuotare. Con l'incoraggiamento della madre e guidato dalle farfalle, Kimba raggiunge la terraferma.
Egli è lontano dalla sua terra natìa e viene ritrovato ed accudito da alcune persone. Grazie alla sua intelligenza, Kimba si accorge dei benefici della cultura umana e si persuade di continuare l'opera del padre e di espanderla con le cose apprese, una volta fatto ritorno a casa.
La serie mostra la vita di Kimba dopo il ritorno nel suo ambiente selvaggio e ciò che egli apprende crescendo, durante l'anno seguente: la vera pace richiede comunicazione e mutua comprensione tra animali e gli onnipresenti umani.
Il cartone animato ebbe un tale fascino che, a seguito della perdita dei diritti originali di traduzione dovuti a complicazioni legali, furono prodotte anche le versioni inglese e spagnola nel 1993, correntemente in onda negli Stati Uniti e in Europa. Alcuni dettagli della versione giapponese originale, che furono "addolciti" nella traduzione in inglese, sono stati preservati nelle nuove versioni così che nel 1966 si è visto Panja liberare i bovini nella giungla: la trama originale contemplava che invece desse i bovini in pasto ai predatori. Sono anche state "tagliate" dalla serie originale delle sequenze significative di alcuni minuti.
Vacancy
Gli americani hanno il mito di questi posti sperduti tra i boschi dove bande di pazzi furiosi danno la caccia ai passanti e li mangiano, torturano e trucidano in massa.
Questo è un film di questo tipo, del filone di “le colline hanno gli occhi, wrong turn, la casa del diavolo, ma anche con qualche cosa di hostel”... ma anche c’è da dire non ha la stessa forza di nessuno di questi
Questo è un film di questo tipo, del filone di “le colline hanno gli occhi, wrong turn, la casa del diavolo, ma anche con qualche cosa di hostel”... ma anche c’è da dire non ha la stessa forza di nessuno di questi
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