Sono un grande ascoltatore di Radio 24 che purtroppo la mattina all’ora in cui io sono in strada, da un programma che non mi piace molto e di cui non farò il nome.
La sera in compenso quando esco ci sono una serie di approfondimenti che partono di norma con una lettera scritta al direttore a cui lui risponde in diretta.
Giorni fa c’era un camionista che belava perché avendolo trovato positivo all’erba in un test gli avevano tolto la patente ed aveva in seguito a questo perso il lavoro.
E piangeva su se stesso dicendo: “ma io sono bravo e buono. Non uccido nessuno solo ogni tanto mi faccio una canna. E’ un’ingiustizia di uno stato retrogrado e di polizia”.
Mi aspettavo, con i giornalisti sono abituato così, che ci fosse chi sa quale filippica buonista.
Ed invece un sobrio:
“caro Sergio mi dispiace. Forse tu non lo meritavi ma abbiamo migliaia di incidenti per droga ed alcool. I controlli vanno fatti e con il lavoro che fai dovevi smettere e basta.”
Un giornalista di cui inizio ad avere un minimo di rispetto.