lunedì 31 marzo 2008
Canino
Bassotto Kaninchen a Pelo Corto
Atlante delle razze di Cani
Origine, classificazione e cenni storici
Origine: Germania.
Classificazione F.C.I.: Gruppo 4 - bassotti.
Bassotto Kaninchen a pelo corto - (Kurzhaariger Kaninchenteckel)
Nella classificazione F.C.I., il gruppo 4 è quello che contiene il minor numero di razze; sono nove diverse varietà di Bassotto, che si differenziano per il pelo e per la statura. Tutti i tipi di Bassotto hanno origine comune. Ha origini molto antiche. Alcuni esperti affermano che, una forma ancestrale di questa razza, accompagnava le guardie faraoniche durante il Medio Regno nel 2100-1700 a.C. circa. “La storia del bassotto non può dirsi recente, ma si sviluppa attraverso diversi secoli”. Il primo libro pubblicato sui Bassotti risale all’anno 1885 e l’autore fu R.Cornell. Nel 1888 il Colonnello Emile Ilgner ed il Conte Klaus Hahn fondarono il “Deutscher Teckel Club”, il quale ha dato un notevole incremento alla razza; allora erano iscritti solo i soggetti di taglia normale, quelli più piccoli vennero selezionati più tardi. Due anni dopo la fondazione del Club di razza, nel libro di allevamento risultavano iscritti 386 esemplari a pelo corto. I Bassotti a pelo corto costituiscono la base di partenza e da esso sono derivati tutti gli altri tipi di pelo. L’incrocio tra i vari tipi di pelo è severamente vietato dalla Federazione. È tra i cani più conosciuti del Mondo. In Germania è, insieme al “Pastore tedesco”, il cane nazionale.
Aspetto generale
Cane di piccole dimensioni, anacolimorfo aberrante bassotto, dolicocefalo. Razza bassa sugli arti, allungata, compatta. Nell’aspetto è vigoroso, con muscolatura solida. Il suo portamento della testa è fiero, con espressione intelligente. Malgrado la sproporzione fra il corpo lungo e gli arti corti, non deve apparire né sgraziato, né pesante, né intralciato nei movimenti, né deve sembrare smilzo ed ondeggiante come una donnola.
Carattere
Razza ineguagliabile per affettuosità e devozione nei confronti del proprio padrone e della famiglia. Con questa razza non esistono problemi di incompatibilità. È un cane che riesce sempre a farsi capire ed a comunicare con le persone. È un perfetto cane da compagnia, date le sue grandi qualità caratteriali. Razza molto generosa. È allegro e abbastanza vivace. Razza piuttosto intelligente ed ubbidiente. Adattissimo per stare a contatto diretto con i bambini. Razza ottima per tenere sempre in casa o in appartamento.
Bassotto Kaninchen a Pelo Corto (foto www.agraria.org)
Standard
Dimensioni: circonferenza toracica fino a 30 cm.
Tronco: il dorso deve avere un garrese alto e lungo che si fonde armonicamente con la linea dorsale dritta e con la regione renale leggermente arcuata. Le punta dello sterno deve essere solida, tanto sporgente da formare ai due lati delle cavità. La cassa toracica vista di fronte è ovale, vista dall’alto e di profilo capace e larga, così da dare ampio spazio ad un pieno sviluppo del cuore e dei polmoni. Cassa toracica ben estesa all’indietro ed armonicamente inserita nella regione addominale. Se spalla ed omero hanno la giusta lunghezza ed angolatura, l’arto anteriore, visto di lato, copre il punto più basso della linea del petto. Il ventre è moderatamente retratto.
Testa e muso: allungata e , vista dall’alto e di profilo, restringentesi uniformemente verso il tartufo, ben delineata ed asciutta. Il cranio leggermente convesso si inserisce armonicamente senza depressione naso-frontale nella canna nasale finemente modellata e leggermente arcuata. Arcate sopraccigliari fortemente sporgenti. Canna nasale lunga e slanciata. Labbra ben tese e ben ricoprenti la mascella inferiore. Non pendule, né sottili, con piega poco marcata alla commessura. Narici ben aperte. Mascelle robuste e molto estese il cui punto di origine è posto fin dietro gli occhi, con dentatura e mandibola ben sviluppate.
Tartufo: di colore nero, con narici ben aperte.
Denti: canini robusti e perfettamente combacianti. Le dentature a tenaglia ed a forbice sono ambedue valide. 42 denti.
Collo: di buona lunghezza, muscoloso, asciutto. Senza giogaia. Leggermente arcuato alla nuca. Portato naturalmente eretto.
Orecchie: con attaccatura alta, ma non troppo in avanti, abbondanti, ma non troppo lunghe. Punte ben arrotondate. Non sottili, né a punta, né accartocciate. Molto mobili. Il profilo anteriore ben aderente alla guancia.
Occhi: di media grandezza, ovali, posti lateralmente; di espressione viva ed energica e nel contempo buoni ed amichevoli, non fissi. Di colore bruno-rosso scuro brillante, fino al bruno-nero, con qualsiasi colore del mantello.
Arti: in relazione al suo impiego di cane da tana, l’anteriore deve essere muscoloso, tarchiato, disceso, profondo e largo. Braccio lungo quanto la spalla e formante con questa un angolo retto; di solida ossatura e muscolatura, ben aderente alle costole, ma libero nei movimenti. Avambraccio corto, possibilmente un poco arcuato verso l’interno. Le ossa metacarpiane, viste di lato, non devono essere né troppo verticali, né troppo inclinate. Il piede è ben chiuso con dita ben arcuate. Suole robuste. Nel posteriore la groppa è lunga. Il bacino non troppo corto. Il femore è solido, di buona lunghezza, articolato ad angolo retto con il coxale. La coscia è molto arrotondata. Il metatarso è lungo e leggermente inclinato in avanti. Gli appiombi posteriori sono perfettamente dritti.
Spalla: lunga ed obliqua, solidamente aderente al torace ben sviluppato, fortemente e plasticamente muscolata.
Andatura: disinvolta con portamento fiero della testa.
Muscolatura: ben evidente e ben sviluppata.
Coda: finemente assottigliatesi verso l’estremità, coperta di pelo, ma in modo non troppo abbondante. Una maggiore qualità di pelo nella parte inferiore della coda non costituisce difetto, ma vale quale segno di una tendenza a pelo abbondante. Costituisce difetto il pelo a spazzola nella parte inferiore della coda così come coda interamente o parzialmente priva di pelo.
Pelo: corto, fitto, brillante, liscio ed aderente al corpo, senza zone prive di pelo.
Colori ammessi: unicolore e bicolori. Unicolore fulvo, fulvo-giallo, giallo con o senza striature nere. Bicolore nero cupo o bruno o grigio o bianco con focature bruno-ruggine o gialle disposte sopra gli occhi, ai lati del muso e sotto il labbro inferiore, nell’interno delle orecchie, sul petto, nella parte interna delle cosce, sui piedi, intorno all’ano e di li fino sul primo terzo o alla metà della coda.
Difetti più ricorrenti: prognatismo, enognatismo, mascella deviata, mancanza di denti, colori del mantello diversi da quelli indicati nello Standard, posteriore scorretto, arti torti, movimento scorretto, chiusura incrociata, costruzione gracile, andatura pesante, piede divaricato, dorso insellato, occhi gazzuoli, orecchie con attaccatura troppo alta, cranio troppo largo o troppo stretto, monorchidismo, criptorchidismo.
Due notizie di Rilievo
Il tabloid News of the World mette alla gogna il presidente della Fia: in un video lo si vede mentre si fa frustare
• La "rivelazione" di
un astronomo in tv:
«La Terra è piatta»
L'intervento in diretta dello scienziato iracheno Al-Said Burchia Guarda il filmato
Memorie di una Gheisha
La storia, con lieto fine, di una bambina di campagna, venduta dai genitori, che riesce a diventare gheisca di urlo e poi ad avere l'uomo che ama da sempre.
E per la strada trittura la nemica bella ma odiosa e l'amica buonaa ma scemaa.
Comunque sia un bel film, da vedere
I grandi classici della TV
• Il rollo funebre di Attala di cui avete anche il link in un precedente post
• LA cantata del Commissario Lo Gatto quando va alla parolaccia, in Fracchia la belva umana “non sono frocione,
non mi chiamo fri fri
son commissario
e ti faccio un culo così! "
• L’urlo della signorina Silvani quando le portano il povero Pierugo, al ristorante cinese fantozziano.
• Il ragazzo di campagna ed i suoi amici quando guardano il treno passare e poi ancora lui quando sputa sull’auto dei bronzi, pulisce con il gomito e dice “ acqua e olio tutto apposto?”
Ne avete altre?
Quali?
WE
La prima è che ho scoperto i documentari del mational geografic e di hisrotry channel....
Ma che belli.
Ne ho visto uno su Spartaco ed uno sulla conquista di Inghilterra da parte di Guglielmo veramente interessanti.
Ce ne erano poi per tutti i gusti sugli animali africani.
La seconda che siamo andati a cena in un posto che si chiama i Caminetti, praticamente sotto l'arco della pace, in corso sempione.
Abbiamo mangiato la pasta cotta in una forma di grana e carne alla griglia cucinata sul tavolo davanti a noi.
Nulla di eccezionale ma un bel posto nel complesso, curiosamente ci ho incontrato due colleghi....
venerdì 28 marzo 2008
I Village People fanno togliere il video «I'm Pd»
il video «I'm Pd»
LEzione di Serietà dei Village People al candidato alla presidenza del consiglio Veltroni
Salvate il soldato ryana
Ormai la storia la conoscerete tutti, bel film, bellissima la scena dello sbarco e merita anche la battaglia nella cittadina vicina al ponte.
Mandare a rischiare la vita 8 uomini per salvarne uno ha senso?
Da un punto di vista matematico no ma gli uomini non sono fatti di matematica.
Una famiglia che per de tre figli ha più diritti alla vita del quarto di una che ha un figlio solo?
Sicuramente no.
Ma la vita e la guerra sono fatte anche di simboli e di principi.
Una delle cose che fa gli americani grandi e noi piccoli, è la capacità di vivere, sentire e coltivare i simboli
mercoledì 26 marzo 2008
Caro buonista terzomondista islamofilo del cazzo
E tra me e me dicevo…. E chi sene frega non ce lo mettiamo?
Mi ha fatto riflettere la sua intervista dove giustificava la pubblicità di questo fatto intimo e privato come denuncia della situazione di migliaia di convertiti ex mussulmani, condannati a morte per apostasia.
Personalmente credo che sia un problema vero e da denunciare che la dice lunga sull’apertura dell’islam e sulla propensione al rispetto degli altri di questa gente…. Ma rimango dell’idea che è il solito giornalista stronzo che sfrutta anche questo per farsi nome e articoli.
Sia pur involontariamente la cosa ha scatenato un baccano assurdo che ha portato alla luce il vero marcio della nostra società, i buonisti, terzomondismi del cazzo che sputtano nel piatto in cui mangiano che tanto schifano l’occidente ma sempre qui rimangono (per coerenza e per la mia tranquillità mi piacerebbe se ne andassero in Iran o dove credono meglio).
Un deputato italiano, dei comunisti di qualche sottogenere, ora presentato nelle liste della sinistra arcobaleno se ne è uscito anche con una filippica demenziale e allucinata sul fatto che questa era l’ennesima mossa imperialista di un occidente che unito e machiavellico cerca di schiacciare il povero islam e giustificare la guerra preventiva e l’occupazione ed il massacro di popoli inocenti…..
1)ma che preventiva, sono 1500 anni che ci fanno la guerra. O convertiti o morti non va bene loro nulla di diverso.
2)Caro buonista terzomondista islamofilo del cazzo. Magari ci fosse questa unione diabolica e tremenda, questa strategia intessuta abilmente e pervasiva. E’ vero il contrario.
Come l’impero romano nei suoi anni peggiori siamo deboli e divisi.
Vuoti e privi di valori.
Ma dove prendete queste idee visionarie?
Per la seconda volta in una settimana mi trovo a pnsar bene di una cosa detta da un giornalista, Mi devo preocupare?
Un giornalista di cui inizio ad avere un minimo di rispetto
La sera in compenso quando esco ci sono una serie di approfondimenti che partono di norma con una lettera scritta al direttore a cui lui risponde in diretta.
Giorni fa c’era un camionista che belava perché avendolo trovato positivo all’erba in un test gli avevano tolto la patente ed aveva in seguito a questo perso il lavoro.
E piangeva su se stesso dicendo: “ma io sono bravo e buono. Non uccido nessuno solo ogni tanto mi faccio una canna. E’ un’ingiustizia di uno stato retrogrado e di polizia”.
Mi aspettavo, con i giornalisti sono abituato così, che ci fosse chi sa quale filippica buonista.
Ed invece un sobrio:
“caro Sergio mi dispiace. Forse tu non lo meritavi ma abbiamo migliaia di incidenti per droga ed alcool. I controlli vanno fatti e con il lavoro che fai dovevi smettere e basta.”
Un giornalista di cui inizio ad avere un minimo di rispetto.
Dotto monologo sui “GGGiovani”
Essere giovane è e non è un fatto anagrafico. Più che l’età è la rispondenza ad uno stereotipo, ad un modo di fingersi se non di essere.
Io non sono un giovane da ben prima che l’anagrafe lo consigliasse, forse non lo sono stato mai, mio fratello di sicuro non lo è stato mai e per questo lo stimo.
Il giovane quello vero perla per frasi fatte, perché non è importante il pensiero o il sentimento che sta dietro ed a capo di una frase… l’importante è il riferimento un po’ massonico alla quella puerile mitologia che si è creata tra film di Cuccino e reality show. Quindi non ha senso dire “ti amo con te sto benissimo” … ha senso dire che si sta 3 metri o più sopra il cielo, che si potrebbe attaccare il lucchetto a questo o quel ponte. Una sorta di estemporanea liturgia fatta di luoghi comuni ed appunto frasi fatte.
Anche nel vestiario e nel look.
Non ci si veste a gusto, a circostanza o vedendo cosa ti sta bene e cosa no. Si lanciano segnali di appartenenza a questo o quel sotto clan, come i cani muovendo la coda e le orecchie.
Forse per questo ragazzette non brutte ma grassottelle si rovinano ogni chance di essere decenti ostentando pantaloni a vita bassa e magliette corte, roba che fa uscire più roba di quanta ne contiene.
Che dire se non che a volte li guardo e vedo la fiera dell’ovvio, del puerile e del superficiale. Fatti apposta per far prosperare il consumismo più stupido e la tv spazzatura.
A volte li guardo e spero arrivi una bella guerra a decimare un po’ questa puerile generazione di debosciati e costringere gli altri a guardare la sostanza.
Ma che si può pretendere da gente che ha come miti neanche gli attori (che poi non sono attori nel vero senso della parola ma gente senza arte ne parte li per caso) ma le veline o peggio? Vuota ricerca della notorietà senza sforzo e sostanza. Tutto un mondo basato sul nulla. E questa vuotezza di modelli si tramanda in qualsiasi ambito si voglia prendere in una conversazione.
Speriamo che questi giovani crescano o scompaiano. Altro che la speranza del futuro, sono la disperazione più nera.
sono sempre loro!!!!!!!
10:39 CRONACHE La vittima è stata colpita alla testa con un oggetto contundente che gli ha provocato diverse ferite
United 93
quello che doveva andare a finire sulla casa bianca ma è stato fermato dalla reazione dei passeggeri disperati.
Nel film hanno riportato le conversazioni di questa povera gente con i famigliari.
Mi ricordavo una di queste.
Un uomo che chiamava la moglie e le diceva che oltre a lui c'erano altri 3 uomini grandi e grossi e avrebbero combattuto per impedire ai terroristi di fare un'altra strage.
Sono morti da uomini non da pecore.
Per alcuni questo non conta. Sono morti e basta
Io penso invece che conta.
Alla fine tutti muoiono e come vivi e come muori sono le uniche cose che conta. Tutti muoiono.
Mi sono sempre chiesto, anche visitando i lager.... ma perchè stavano ad aspettare la morte senza ribellarsi, senza cercare di scappare, di assalire le guardie.... per avere 3 minuti di agonia in più?
Evidentemente non sono l'unico a pensarla così.
martedì 25 marzo 2008
cv on line
peccato che se metti il mio nome salta fuori un calciatotre, se metti cv o curriculum vitae ci sono 600.000 record
forse non ho capito qualche cosa io
Dal corriere, due articoli nel Delirio
13:07 CRONACHE Arrestati i tre gestori che avevano ridotto in schiavitù una famiglia bulgara, terrorizzando le figlie, ricoprendole di serpenti e tarantole o immergendole insieme ai pesci carnivori
I vizietti di Spitzer: «Sesso con i calzini»
ma dia..... proviamo
NOTIZIE CORRELATE
MILANO – C'era una volta il curriculum vitae tradizionale, con la lettera di presentazione allegata, doviziosamente piegato in tre parti e inserito nella busta bianca regolarmente affrancata. C'era una volta, ma forse tra non molto non ci sarà più. Sta infatti andando docilmente in pensione, già ampiamente sostituito dalle autopresentazioni spedite per email e dai form predisposti dalle aziende e compilati direttamente on line. E a dargli il colpo finale potrebbe essere la sua nuova evoluzione multimediale, in linea con la tendenza a «youtubizzare» sempre più le nostre esistenze. La nuova frontiera, insomma, è quella del videocurriculum. Il principio è semplicissimo: basta raccontarsi mentre ci si filma, spaziando tra il proprio background e le esperienze professionali. Si aggiunge il pepe della fantasia. Poi si mette il tutto su YouTube o MySpace o altre piattaforme per la condivisione dei filmati. E il gioco è fatto.
Un frame di un videocurriculum pubblicato su YouTubeBOOM NEGLI USA - Negli Stati Uniti, il mercato del lavoro si sta sempre più orientando verso questa nuova forma di comunicazione e sono molte le aziende che iniziano ad accettare le videocandidature on line, al fine di recepire al meglio la multimedialità dell'aspirante lavoratore. Ma non si tratta di un'esperienza solo americana: in Europa e in Italia si possono già trovare centinaia di esempi di autopromozione, diffusi in rete o inviati direttamente ai responsabili degli uffici personale. Le tecniche sono le più disparate e a differenza di un normale foglio di carta il video consente davvero di esprimere tutta la propria creatività. Ci sono videocurriculum pensati come promo, dei «corti» con storyboard annessa o filmati che ricalcano lo stile dei videoclip musicali. E per i meno creativi ma ricchi di risorse crescono come funghi i blog autoreferenziali, oppure i curriculum visuali, come ad esempio quelli presentati su Visualvc.
Un videoclip per proporsi e cercare lavoro attraverso YouTube
IN ITALIA - In Italia il video-curriculum ha iniziato da poco la sua espansione on line. Ma qualcosa si muove. A Pordenone, ad esempio, è nato il progetto «Prove libere di videocurriculum», mediante la collaborazione tra il Consorzio universitario e la Pnbox web tv che hanno addirittura promosso un concorso per realizzare i filmati acchiappa-lavoro. Lo scopo è quello di facilitare la ricerca di un'occupaizione o di spuntare un tirocinio presso aziende e imprese che vedono nella creatività e nella capacità di presentarsi un elemento di valore aggiunto. Nel contempo, i privati, gli enti, le istituzioni possono pubblicare i propri annunci di offerta di lavoro con questa tecnica e viceversa. Il servizio è completamente gratuito ( ■ Guarda gli esempi).
SPERANZE IN RETE - I vantaggi del video-curriculum rispetto alla versione cartacea che è omologata su formati standard, come il più diffuso curriculum europeo scaricabile ormai ovunque in rete, sono dati dalla immediatezza, dalla personalizzazione e dalla maggiore possibilità di arrivare destinazione. Come il promettente reporter spagnolo Chuscarra in versione "iena" televisiva che aspira ad a diventare un «nuevo reportero» (■ Guarda). Oppure Antonella Zecchi laureata in Scienze Umanistiche a Roma che cerca una occupazione e invia il suo curriculum «a richiesta perché è certa di avere buone qualità» (■ Guarda). O, ancora, il chitarrista Enea che cerca lavoro nei locali li Milano (■ Guarda). O quello del «viaggiatore multidimensionale» Kaleshmusic (■ Guarda). Si può poi dare uno sguardo alla biografia filmata di Thomas Biagi che si racconta nelle sue imprese di pilota (■ Guarda), anche se il suo videocurriculum è più di carattere celebrativo, visto che un lavoro lui già ce l'ha. Ma in generale è sufficiente digitare la parola videocurriculum in una delle piattaforme di condivisione di filmati per avere molti esempi sul genere.
I CACCIATORI DI TESTE - Cosa occorre fare, oltre ai video curriculum, i curriculum viventi, i curriculum visuali per uscire dall'anonimato? Se negli ultimi anni si sono sviluppate nuove frontiere che vengono poi adottate in maniera esplicita sul mercato del lavoro, ci pensano i cacciatori di teste, gli «head hunter» a farsi largo tra le onde del web e le richieste dei candidati. Soprattutto se la ricerca riguarda posizioni di alto profilo professionale. La gente lo sa e cerca di raggiungere anche questo obiettivo. «Indubbiamente si fa di tutto per accalappiarsi le nostre simpatie – dice Massimo Rosa, uno dei leader del settore (■ Leggi l'intervista) – . E' assolutamente normale che nell'era delle immagini "a tutti i costi" la versione "cinematografica" del curriculum sia all'ordine del giorno. I nostri messaggi diventano allora veri e propri trailers dove la cura dell'immagine finisce con l'essere più importante del contenuto stesso del messaggio da trasmettere».
Amazzonia
All'inizio non mi piaceva ma poi ha recuperato.
Dalla foresta torna un ex agente CIA, gli è ricresciuto un braccio perso in afganistan, ed ha portato una devastante epidemia.
Un gruppo di studiosi e militari , seguiti dai mercenari al soldo di una multinazionale farmaceutica, si fa largo tra orribili bestie mutanti, risalendo il percorso dell'uomo.
Arriva ad un albero preistorico che tramite linfa e frutti modifica geneticamente le specie, anche quella umana, per renderle sue servitrici.
Particolare, interessante, ricco.
Sky
Ha veramente tanti canali, costa un pò di + ma tanta tanta scelta, pure pessima tipo relity show ma vedo che la mia lotta contro il trash perde sempre + colpi.
Nel mentre mi sono visto due bei film.
Poseidon
Superstiti in una nave rovesciata lottano in un ambiente claustrofobico per arrivare alla superfice. Si fa vedere fino alla fine. Da evitare per chi odia i posti stretti o deve andare in crociera.
Mississipi burning.
Un film di 20 anni di quelli che non invecchiano. Tre attivisti dei diritti dei neri, nel 1964 spariscono in una cittadina di provincia del mississipi.
Lo sceriffo che era membro del kkk li fa uccidere dai suoi vice.
Le indagtini di alcuni detective non portano a nulla fino a che non usano metodi sporchi ed illegali.
In un clima da guerra civile portano in galera 7 attivisti.
Veramente bello.
venerdì 21 marzo 2008
Wolf Creek
Ho rivisto Ned Kelly, ma non riesco a ribeccare Wolf Creek, questo qui
Wolf Creek (2006)"First off, I like the poster. It's not my favorite poster out of the ones used but I do like the idea of this one. I think this one is probably my favorite. They're all mediocre posters though..nothing special. I guess it fits the movie well though...This is a good movie. It's above average but it's not great. I've seen mixed reactions over it but I personally enjoyed it. The basic plot is there's a guy and 2 girls in Australia just partying it up and vacationing. They go and visit this huge piece of land where a meteor hit in the past. The ground rises like a mountain then once you hit the top it sinks like a bowl...it's real and amazing to see. I believe it's called "Wolf Creek," as well..hence the title of the movie.. So, they go and visit this site. Come back to their car and it's dead. This guy, Mick Taylor comes along and offers to fix the car so they get towed back to his living area and it basically turns into a "Texas Chainsaw Massacre," kinda' thing going on where a guy is hunting them down.What I like about the movie is that..personally for me it wasn't packed with clich'e moments. There was only one really clich'e moment that bothered me while the rest of the movie stayed as far away from them as possible.The movie is paced a bit akwardly but I liked it. The first 30 minutes is basically all getting to know the characters and so-forth with no cheap scares or anything like that. Then the shit hits the fan and doesn't stop. All the actors are really fucking good...like, they're really good. John Jarratt is especially good as Mick Taylor.The direction is good and I love the camera work. It's very...hands on puts you right in the middle of the situation. The only thing that I dislike besides the single clich'e moment that happens about half-way through the movie is that the ending is very abrupt. It works but it's a very abrupt ending and sort of feels out of place. It does work though.I can't wait to see the next movie from Greg McClean which sounds like it has potential to be real fun. Overall I really enjoyed "Wolf Creek," and for me personally it was better then more then half of the American horror flicks that are put out...way better. Even Australians do horror better then Americans.. America needs to step up their game and quit putting out these shitty clich'e horror flicks. Anyways, go and check out "Wolf Creek," I personally enjoyed it. Nothing to great but it was definately above average.
Due ragazze provenienti dall' Inghilterra ed un australiano di nome Ben si mettono in viaggio verso il parco nazionale di Wolf Creek. Di ritorno, scoprono che l'auto non parte a causa del motore ed inaspettatamente vengono colti di sorpresa da un tale chiamato Mick, il quale si dimostra un tipo abbastanza aperto, disponibile, gioviale ed un po' strampalato. Egli fa di professione il meccanico e può riparare durante la notte il guasto; un vero colpo di fortuna, insomma. Tutt' altro, purtroppo. Mick lega ed imbavaglia le ragazze nella sua officina piena zeppa di armi e quant'altro (è stato in precedenza un cacciatore) e nonostante i loro sforzi nel voler sopravvivere e fuggire dal serial killer, egli riuscirà a violentare entrambe ed a ucciderle. Solo Ben sopravvivrà dal tragico evento, ma la polizia non troverà l'assassino a causa dell' inattendibilità dell' unico testimone e della mancanza di prove.
Curiosità [modifica]
Nonostante il film sia stato magistralmente ricostruito dal regista è basato realmente su una storia vera. L' Australia negli anni '90 conobbe il peggior assassino che la storia del suo paese ricordi: Ivan Milat. Prediligeva come vittime soltanto i turisti che si portavano il sacco a pelo. Fortunatamente, l'assassino venne catturato dalla polizia e condannato all'ergastolo, diversamente da come dice il film.
Ivan Milat.
The Backpacker Murders is a name given to a serial killing case that occurred in New South Wales, Australia during the 1990s. The bodies of seven missing young people were discovered partly buried in the Belanglo State Forest, 15 kilometres south west of the town of Berrima, New South Wales. Five of the victims were international backpackers visiting Australia, and two were Australian travellers from Melbourne. Ivan Milat was convicted of the murders and is serving seven life sentences in prison.
Belanglo State Forest
The term Backpacker murders specifically refers to the seven murders for which Ivan Milat was convicted. There is some speculation that Milat may have committed up to thirty more killings, but this has never been determined.
[edit] First and second cases
On 20 September 1992 Ken Seily and Keith Caldwell discovered a partially decaying corpse while jogging in the Belanglo State Forest. The following day, police constables Roger Gough and Suzanne Roberts discovered a second body 30 metres from the first. Early media reports suggested that the bodies were of missing British backpackers Caroline Clarke and Joanne Walters, who had disappeared from the inner Sydney suburb of Kings Cross the previous April. However a German couple, Gabor Neugebauer and Anja Habschied, had also disappeared from the Kings Cross area sometime after Christmas, 1991 and Simone Schmidl, also from Germany, had been reported missing for more than a year. It was equally possible that the bodies were of a young Victorian couple, Deborah Everist and James Gibson, who had been missing since leaving Frankston in 1989 . Police quickly confirmed, however, that the bodies were those of Clarke and Walters. Both had been violently stabbed and Clarke had also been shot several times in the head. In spite of an intense search of the forest over the following five days, no further evidence or bodies were found by police. Investigators categorically ruled out the possibility of further discoveries within Belanglo State Forest.
[edit] Third and fourth discoveries and body identification
In October 1993 , local man Bruce Pryor discovered a human skull and thigh bone in a particularly remote section of the forest. He returned with police to the scene and two more bodies were quickly discovered and identified as Deborah Everist and James Gibson. The presence of Gibson's body in Belanglo was a puzzle to investigators as his backpack and camera had previously been discovered by the side of the road at Galston Gorge, in the northern Sydney suburbs almost 100 kilometres to the north.
[edit] Fifth, sixth and seventh discoveries
On 1 November 1993 a skull was found in a clearing in the forest by police sergeant Jeff Trichter. The skull was later identified as that of Simone Schmidl from Munich, Germany. She had been last seen hitch hiking on January 20, 1991. Oddly, clothing found at the scene was not Schmidl's, but matched that of another missing backpacker, Anja Habschied. Simone Schmidl was found to have died from numerous stab wounds to the upper torso.
The bodies of Habschied and her boyfriend Gabor Neugebauer were found on 3 November 1993 in shallow graves 55 metres apart. Both, like the other victims, they had been either shot or stabbed, or both, and sexually molested.
[edit] Search for the identity of the serial killer
While aspects of each murder were similar, each murder had been committed somewhat differently. The killer had evidently spent considerable time with the victims both during and after murdering them, as campsites were discovered close to the location of each body and shell casings of the same calibre were also identified at each site. However, no two victims had been slain the same way. Joanne Walters and Simone Schmidt, for example, had been stabbed whereas Caroline Clarke had been shot numerous times in the head and stabbed post mortem. Anja Habscheid had been decapitated and other victims showed signs of strangulation and severe beatings. Speculation arose that the crimes were the work of several killers, at least two, and Ivan Milat's sworn statement had suggested anywhere up to seven people were involved.
On 13 November, police received a call from Paul Onions in Britain. Onions had been backpacking in Australia several years before and had accepted a ride south out of Sydney from a man known only as "Bill" on January 25, 1990. South of the town of Mittagong, New South Wales, Bill pulled a gun on Onions who managed to escape, flag down passing motorist Joanne Berry and reported the assault to local police. Onions' statement was backed up by one from Berry, who also contacted the investigation, along with the girlfriend of a man who worked with Ivan Milat, who thought he should be questioned over the case.
[edit] Milat becomes suspect and eventually found guilty
Milat very quickly became a suspect. Police learned he had served prison time and in 1971 had been charged with the abduction of two women and the rape of one of them, although the charges were later dropped. It was also learned that both he and his brother Richard worked together on road gangs along the highway between Sydney and Melbourne, that he owned a property in the vicinity of Belanglo and had sold a Nissan Patrol four-wheel drive vehicle shortly after the discovery of the bodies of Clarke and Walters. Acquaintances also told police about Milat's obsession with weapons. When the connection between Onions and the Belanglo murders was finally made, Onions was asked to fly to Australia to help with the investigation.
On 13 April 1994, Paul Onions positively identified Ivan Milat as the man who had picked him up and attempted to tie up and possibly shoot him.
Milat was arrested on May 22, 1994 at his home at Cinnebar Street, Eagle Vale, north of Campbelltown, New South Wales after a 50-strong army of police surrounded the premises. Homes belonging to his brothers Richard, Alex, Walter and Bill were also searched at the same time by over 300 police. The search of Ivan Milat's home revealed a cache of weapons that included rifles, hunting knives, swords, automatic pistols and a home-made silencer, plus clothing, camping equipment and cameras belonging to several of his victims.
Milat's trial lasted fifteen weeks. His defence argued that in spite of the amount of evidence, there was no proof Ivan Milat was guilty and attempted to shift the blame to other members of his family, particularly Richard.
On 27 July 1996, a jury found Ivan Milat guilty of the murders. He was also convicted of the attempted assault and robbery of Paul Onions, for which he received six years' jail. For the killings of Caroline Clarke, Joanne Walters, Simone Schmidl, Anja Habschied, Gabor Neugebauer, James Gibson and Deborah Everist, Milat was given seven life sentences. On his first day in Maitland Gaol, he was beaten by another inmate. Almost a year later, he made an escape attempt alongside convicted drug dealer and former Sydney councillor George Savvas. Savvas was found hanged in his cell the next day and Milat was transferred to the maximum-security super prison in Goulburn, New South Wales where he remains.
Il costo della politica
i costi della politica
da tempo parlano di tagliare gli stipendi ai deputati ed il numero dei deputati stessi.
Ben venga ma il costo vero è li? o in tutti gli enti piccoli e grandi imbottiti di ex deputati e membri di partito?
Questo delle province è l'esempio + vivido
Eurispes: col taglio delle Provinceun risparmio di 10 miliardi all'anno
13:35 ECONOMIA L'istituto di studi economici e sociali: i risparmi si otterrebbero reimpiegando il personale in altri enti o istituzioni
MA A CHE CAZZO SERVONO LE PROVINCE
Il cancro ha le ore contate direi.............
Tra le star che hanno posato senza vestiti per la campagna ci sono anche la cantante Sade e l'attrice Helena Bonham Carter
La foto della campagna LONDRA - Amy Winehouse comparirà nuda sul numero di aprile della rivista Easy Living: non si tratta di scatti rubati da un paparazzo, ma di una campagna per diffondere la prevenzione del cancro al seno tra le giovani donne.
La cantante, fotografata da Carolyn Djangoly, ha del nastro adesivo che le copre i capezzoli e una chitarra a nascondere le parti intime. Tra le star che hanno posato nude per la campagna ci sono anche la cantante Sade e l'attrice Helena Bonham Carter.
Malpensa
Su malpensa si dovrebbe fare una riflessione.
«Mi sono impegnato io,la cordata italiana si farà»
Berlusconi ritorna sul caso Alitalia e garantisce il varo di un'alternativa alla vendita ad Air France
Si parla sempre di globalizzazione e di quanto è importante avere i capitali stranieri qui.
Si cerca di sponsorizzare Milano per la mega fiera mondiale e comunque di rilanciare moda, di coinvolgere le grandi multinazionali che hanno interessi in Europa nell vista economica lombarda e quindi Italiana.
Non è evidente che smembrare malpensa (e regalare all'italia per 140 .000.000 ai Francesi) ci faccia fare dei passi indietro?
Non è evidente che la gente per business viene a milano e non a Roma?
Serve che questo insopportabile uomo prenda anche questo sulle sue spalle?
Info per i colleghi
ho ottenuto una nuova chiavetta
la teniamo sulla sdraio davanti al mappamondo, sulla mia scrivania
Se ne sentono veramente di tutte
se ne sentono veramente di tutte
Mi ricordo anni fa di una signora qui a milano, disarcionata dalla bici dal salto di una trota.
Ed anche di un pesce siluro da 3 quintali lasciato in mezzo alla Paulese
Il piccolo Lord
Il bambino bello e buono che trasforma il nonno burbero in un buonista del cazzo, la mamma fiera e forte, gli amici buffi ma sinceri che con un colpo di scena salvano la situazione...............
Mancano queste fiabe televisive pulite pulite senza grigio.
giovedì 20 marzo 2008
Risate
Riflessione su internet
Considerazioni
Magari sono insegnanti che nella vita sono mezze calzette ma con gli studenti hanno il coltello dalla parte del manico e li sfogano tutto il loro malessere. Oppure vigili, o impiegati di infimo livello di qualche ufficio statale. Mogli che sono uno zerbino con tutti ma urlano al marito dalla mattina alla sera per ogni cosa. O magari anche ometti che si aprono un forum e li in modo arbitrario da vero re assoluto decidono chi può dire cosa e come.
Forse un po’ tutti si è malati di potere. Di sicuro lo sono i pezzi grossi che ho conosciuto nel lavoro, ma in qualche modo lo sono proprio tutti quanti. Magari solo in un angolino del loro essere, che magari non si vede se non al microscopio.
Tanto più è meschino e puerile il modo più ancora del fine o della dimensione, più mi nausea.
Tra l’AD che da cariche ed aumenti a chi gli lecca il culo e l’amministratore borioso di un forum amatoriale che vuole solo leggere quello che gli piace e nel modo che a lui piace c’è differenza?
Si c’è nel materiale ma c’è differenza a livello astratto, teorico? Forse solo nell’evidenza del fenomeno.
Forse a pensarci bene una differenza c’è. L’ometto frustrato che cerca un angolo su cui sfogare su qualcuno il fatto che prende calci nel culo da tutta la vita è un poveraccio. Il grande dirigente che punisce chi non gli dice YES Sir con un sorriso ad 80 denti lo fa perché è proprio carogna dentro, neanche per frustrazione.
Comunque sia DIO ci tenga lontani più che le tentazioni i tirannucci prepotentelli grandi e piccoli.
Monopoli
Cavolo era una vita che non giocavo.........
Finalmente ho potuto mettere in pratica tanti anni di studi economici e di impegno come managere di questo e quello.
Essendo storicamente un esperto di servizi ho basato la strategia su luce, gas e trasporti.
Grande partita
Monopoli ("Monopoly") è un classico gioco da tavolo, tra i più famosi al mondo. I giocatori competono per guadagnare denaro mediante un'attività economica che coinvolge l'acquisto, affitto e commercio di proprietà terriere mediante denaro finto. I giocatori a turno muovono sul tabellone di gioco secondo il risultato del tiro di due dadi. Il gioco prende il suo nome dal concetto economico di monopolio, il dominio del mercato da parte di un singolo venditore. In Italia il gioco è pubblicato dalla Editrice Giochi.
Secondo l'editore americano Hasbro, questo è stato giocato da circa 750 milioni di persone dal 1935, anno in cui Charles Darrow registrò il gioco, rendendolo il "più giocato gioco da tavolo della storia"[1]. Il Guinness dei primati del 1999 ha citato la precedente statistica della Hasbro, per cui sarebbe stato giocato da 500 milioni di persone[2]. Anche se non viene detto esplicitamente, viene considerato che le due cifre si riferiscano al record per il più grande numero di persone che giocano un gioco da tavolo protetto da copyright nell'era moderna.
Le regole principali [modifica]
Si gioca su un tabellone sul quale ciascuno, in base al tiro dei dadi, si muove col proprio segnalino sulle diverse caselle. La maggior parte delle caselle hanno il nome di una strada. A tutti i giocatori, a inizio gioco, vengono assegnate le banconote del Monopoli.
Il primo giocatore che si ferma su una strada può scegliere se comprarla o meno, e quando riesce ad avere tutte le strade con lo stesso colore può decidere se edificarvi delle case e infine un albergo.
Gli altri giocatori, ogni volta che stazionano su quella strada, con le case o con l'albergo o anche senza nessuna edificazione presente, sono costretti a pagarne il soggiorno in relazione al numero e al tipo di edifici presenti. Quindi tutti i giocatori sono impegnati a comprare, vendere e scambiare proprietà per diventare i più ricchi, i monopolisti.
Scopo del gioco è mandare in bancarotta gli avversari causando loro gravi esborsi di denaro.
Quando un giocatore non ha più liquidità può ipotecare le sue proprietà e ricevere il compenso pattuito sul retro della carta. Se si vuole togliere l'ipoteca da un territorio bisogna pagare il costo di ipoteca più il 10%.
Il gioco è ulteriormente movimentato dalle carte degli Imprevisti e delle Probabilità che il segnalino staziona sulle relative caselle.
Cambio di pprospettiva
Non è che ai miei tempi non c’era , era la percezione diversa.
La risposta dei grandi era : cavatevela tra voi bambini.
Oppure era la maestra a risolvere tutto con due sberloni, cosa che se capita oggi merita prima la gogna televisiva e poi il carcere….
Anche questo era diverso una volta, tornavi a casa e dicevi che la maestra di aveva dato una sberla e ne prendevi subito un’altra.
Non capisco la moda di oggi…. Sarà strano solo a me che hanno parlato due volte della scarcerazione di Riina junior e dieci di quel ragazzo ferrarese di 18 anni che perseguita uno di 16???????????????
mercoledì 19 marzo 2008
Milan – Samp e Inter – Genoa
Per un miracolo calcistico io e mio suocero tifiamo uguale oggi.
Zuritel
Un pò di impegno e di lavoro di back office da parte del concessionario ed ho il bollo provvisorio.
Ho firmato il contratto martedì sera e sabato già ho la macchina.
La Zuritel mi ha stupito in positivo ed anche sulla gestione della mia pratica per furto lavoricchiano.
Tutto sommato hanno un bel servizio di assistenza e mi trovo bene.
Non per far publicità a chi che sia ma per condividere una esperienza positiva
Dedicato ad una collega ed amica..... IHIHIHIHIHIHI
Le iene sono mammiferi carnivori di media grandezza, diffusi in Africa e Asia ed inclusi nella famiglia Hyaenidae. Sebbene somiglino a grossi canidi, le iene formano una famiglia biologica a sé stante più prossima agli Herpestidae (la famiglia della mangusta e del suricato).
La loro organizzazione è matriarcale. I livelli di testosterone nelle femmine sono molto elevati e, unitamente alla presenza di un clitoride molto sviluppato, hanno contribuito ad animare la leggenda che le iene fossero ermafrodite.
In tempi antichi, numerose iene vivevano in gran parte dell'Europa e dell'Asia, ma oggi esse si sono ridotte sia per diffusione che per varietà. Solo quattro specie sopravvivono: la iena maculata, iena bruna e la iena striata (che insieme formano la sottofamiglia Hyaeninae), e il protele crestato, che è l'unico membro della sottofamiglia Protelinae.
Al contrario di quanto spesso si dice, non tutte le iene si cibano di carogne. Infatti, se è vero che le iene brune e striate basano gran parte della loro dieta su questo tipo di attività, è anche vero che le iene maculate (le più conosciute) sono soprattutto delle cacciatrici. Il protele crestato, infine, si nutre di insetti.
Come politico non so, certo che di donne ne capisce
Buona news per i Milanesi della bovisa
Bovisa, si sgombera il campo rom abusivo
A due passi da una fermata dell'Università e del Passante ferroviario , sorge su un'area inquinata da pericolosi rifiuti tossici
MILANO - È cominciato lo sgombero annunciato del campo rom abusivo della Bovisa, che si trova a due passi da una fermata del Passante ferroviario della metropoli lombarda e dell'Università, e che sorge su un'area inquinata da pericolosi rifiuti tossici. Decine di agenti della Polizia Locale, supportati da agenti del reparto Mobile della Polizia di Stato sono giunti sul posto alle 7. L'area deve infatti essere resa disponibile per la successiva rimozione di macerie e rifiuti superficiali, a cui dovrebbe seguire una bonifica più profonda di cui il Comune ha intimato l'esecuzione alla società che gestisce l'area, occupata in passato da un ex fabbrica chimica.
Paolino il mago dello spiedino
vi siete persi qualche cosa
Cavolo, ha aperto una rete di punti vendita nei grossi centri commerciali.
In ognuno ci sono 2 cinesi ed un turco che ti rifilano pezzi di pollo bruciati con il napalm, roba che non è neanche brutta da mangiare, non quanto lo è da vedere almeno
Visto che siamo in campagna elettorale
Uno spiedino per tutti...... consentitemi.
No sul serio, provate e poi mi dite
Il mandolino del capitano Corelli ed altre considerazioni
E' il modo in cui gli americani ed il mondo vedono l'italiano.
Suona il mandolino, è un cialtrone, fa casino, fa le corte alle donne, è anche una brava persona ma sostanzialmente un pirla.
E devo dire che sul tema del film ce lo meritiamo.
A fine del 43 l'esercito italiano aveva sotto le armi più di un milione di soldati, controllava quasi tutto il territorio nazionale e zone importanti dei balcani e dell'egeo, nel giro di una notte tutto è svanito.
Salvo poche eccezioni anche eroiche, tutto è svanito e non ci siamo solo arresi agli americani, ma anche ai tedeschi.
Avevano poche divisioni impegnate al fronte contro gli americani e sono riusciti ad occupare l'italia.
Sarebbe bastato occupare i valichi alpini in modo forte ed avremmo strangolato l'armata di Kesseling, avrebbero dovuto trattare per tornare in patria altro che occuparci per anni.
Forse il re e Badoglio erano veramente troppo impegnati a suonare il mandolino e quindi si ci meritiamo questa foto cialtronesca e pittoresca che ci hanno fatto
Acquisto
Mi ha anche fatto una bella valutazione della nostra vecchia auto e me la cavo con 7500 euro messa su strada.
Figuratevi che con la km zero eravamo vicino agli 11.500
Se il continuo è buono quanto la premessa vi segnalo il mio concessionario
martedì 18 marzo 2008
Quetsa la grande passione dei miei amici pseudo religiosi
Il nome "tigri dai denti a sciabola" non è corretto. I macairodonti non appartenevano alla stessa sottofamiglia delle tigri, e non vi è alcuna prova se possedessero o meno un manto a strisce. Inoltre, è certo che questo grande gruppo di animali non viveva né cacciava come le odierne tigri. Analisi del DNA compiute nel 2005 hanno infine confermato che queste "tigri" si svilupparono molti milioni di anni prima delle odierne sottofamiglie di felini e che non sono strettamente imparentate con nessuna specie di oggi, anche se vi può essere una certa rassomiglianza tra alcune specie primitive (ad es. Paramachairodus ogygia) e l'attuale leopardo nebuloso, che possiede dei canini particolarmente sviluppati ma di forma decisamente diversa.
Evoluzione e differenziazione [modifica]
Questi predoni del Cenozoico sono noti a partire dal Miocene, anche se le forme più note sono più recenti (Pleistocene). I due gruppi principali sono le tigri dai denti a sciabola propriamente dette o Smilodontini (ad esempio Smilodon e Megantereon) e le tigri dai denti a scimitarra o Homotheriini, dai canini più corti (Machairodus e Homotherium). Un altro gruppo primitivo, a volte incluso nella sottofamiglia, è quello dei Metailurini (che comprende il ben noto Dinofelis). Gli smilodontini, di solito, hanno denti più allungati (con tanto di flangia ossea della mandibola a proteggere il dente) e corpi più robusti, mentre gli omoterini comprendono forme più leggere, con zampe più lunghe e canini più corti. Recentemente, però, è stato scoperto un resto fossile denominato Xenosmilus che sembrerebbe rappresentare un punto intermedio tra i due gruppi, in quanto possiede i canini corti e le zampe e il corpo robusti.
Due canini lunghissimi: le tecniche di caccia [modifica]
La caratteristica principale presente in tutte le forme della sottofamiglia era ovviamente rappresentata dall'enorme sviluppo dei canini superiori.Il dibattito sulle tecniche di caccia di questi animali è aperto da molto tempo.Recenti ricerche, utilizzando una modellizzazione informatica del cranio, dei muscoli del collo e facciali di Smilodon e di Panthera leo , hanno dimostrato che la forza del morso del primo era circa un terzo rispetto a quella del Leone attuale. Questo ha portato ad ipotizzare un sistema di caccia differente dai felini attuali. I Leoni per esempio, uccidono le loro prede in gran parte per soffocamento, avendo quindi bisogno di una forza notevole nel morso e riuscendo a mordere le prede quando esse sono ancora in movimento. Le "Tigri dai denti a sciabola" probabilmente non avrebbero potuto permettersi di mordere le prede in movimento, poiché i loro denti sono più fragili ed avrebbero potuto procurarsi fratture. Si è quindi pensato che i felini dotati di denti così lunghi, recidessero le arterie del collo con un solo morso, dopo averle gettate al suolo per poterle contenere. Questa teoria è messa in associazione con il fatto che grandi prede, quali erano disponibili allora, siano tendenzialmente facili da controllare una volta gettate a terra e riuscendo a contenere il capo dell'animale. La grande mole dei felini estinti sarebbe perciò stata un utile vantaggio per questa tecnica di caccia. [1]
Altre teorie invece propongono modelli diversi. Ad esempio le "tigri" avrebbero potuto balzare addosso alle grandi prede e poi usare le zanne per affondare nella carne del collo o più probabilmente delle parti molli della preda, come il ventre, aprendo enormi squarci. Dopodiché avrebbero lasciato che la preda morisse dissanguata per tornare a cibarsene in seguito.
Al freddo o al caldo? [modifica]
È credenza comune che le tigri dai denti a sciabola vivessero solo in ambienti freddi a causa dell'Era glaciale. In realtà, mentre alcuni di questi animali prosperarono certamente in questo tipo di clima, la storia evolutiva dei macairodonti dimostra che si svilupparono in climi caldi in contemporanea con il diffondersi delle praterie, nel Miocene inferiore (circa 20 milioni di anni fa). Si estinsero solo circa 10.000 anni fa, alla fine del Pleistocene.
Compleanno del Mario
Tanti auguri ancora ed invito tutti a fargliene tanti, o qui o sul suo blog che trovate linkato al mio.
Comprare una macchina
Ho girato parecchio guardando la categoria che mi interessava, ed alla fine sono arrivato alla punto / grande punto, che per essere onesti mi pare quella che ha il miglior rapporto qualità prezzo.
Ma non solo, è quella di cui si trovano km 0 ed usati aziendali.
La differenza tra nuovo e km 0 non è poi tanto grande.
Si c’è uno scontro del 20% ma poi non ti supervalutano l’usato. La differenza si sposta attorno ai 1000 euro.
Sembra abbia trovato un bel usato aziendale da 20.000 km, vediamo come va su questa.
Quindi, al fine di questo giro di concessionari vi dico:
Mirate ad un bel usato su grande punto. Si trovano macchine buone ad un buon prezzo.
e va bene che non si butta via nulla ma.................
09:43 CRONACHENessun segno di violenza, forse un malore durante un rapporto sessuale. Il rinvenimento del corpo è avvenuto durante alcuni controlli della polizia antiprostituzione
Mette tutta la sua vita all'asta su Ebay di S.Marchetti
Io non ho paura
Non posso dire sia un bel film, non mi è veramente piaciuto. Era bello il tema. L’amicizia tra il bimbo rapito ed il figlio del rapitore, che si fa anche sparare per aiutare l’altro piccolo.
Il tutto in una Sicilia povera e degradata.