venerdì 29 febbraio 2008
Tumori alla bocca in aumento causati dal sesso orale
grazie Romano, e dopo 2 anni di governo e questo fate una campagna che ha come punto cardine riduciamo le tasse..... pagliacci
I dati Istat: bene i conti pubblici, ma la pressione fiscale ha toccato il 43,3% mai così alta dall'eurotassa 12:26 ECONOMIA Su base mensile i prezzi al consumo cresciuti dello 0,3%. Ma i generi alimentari crescono del 5%, ai massimi dal 1996
Febbraio 2008
Cosa ho fatto di bello in questo mese......
- Ho compiuto 34 anni
- Ho rimesso in piedi l'assistenza sul nuovo prodotto, non che vada proprio bene ma meglio, quindi immagino tra cinque minuti ne arriverà un'altro.
- Rogito. Ho speso in due ore una vita di risparmi e mi sono preso l'equivalente del debito del bangladesh
- Casa nuova, finalmente . Un pò di sbattimenti per traslocco, cazzi e mazzi ma per fortuna mio padre e mio suocero ci hanno aiutato tanto.
- Mi hanno rubato la macchina
- Ho lottato due giorni contro le assicurazioni ed ora ho una macchina sostitutiva
Perché le donne stanno così tanto nei bagni pubblici ?
Il grande segreto di tutte le donne rispetto ai bagni è che da bambina
tua mamma ti portava in bagno, puliva la tavolozza, ne ricopriva il
perimetro con la carta igienica e poi ti spiegava: *"*MAI, MAI
appoggiarsi sul gabinetto !" e poi ti mostrava "la posizione", che
consiste nel bilanciarsi sulla tazza facendo come per sedersi ma senza
che il corpo venga a contatto con la tavolozza.
"La posizione" è una delle prime lezioni di vita di una bambina,
importantissima e necessaria, deve accompagnarci per il resto della
vita. Ma ancora oggi, da adulte, "la posizione" è terribilmente
difficile da mantenere quando hai la vescica che sta per esplodere.
Quando devi andare in un bagno pubblico, ti ritrovi con una coda di
donne che ti fa pensare che dentro ci sia Brad Pitt. Allora ti metti
buona ad aspettare, sorridendo amabilmente alle altre che aspettano
anche loro con le gambe e le braccia incrociate. È la posizione
ufficiale di "me la sto facendo addosso".
Finalmente tocca a te, ma arriva sempre la mamma con la bambina piccola
che non può più trattenersi e ne approfittano per passare avanti tutte e
due !
A quel punto controlli sotto le porte per vedere se ci sono gambe. Sono
tutti occupati. Finalmente se ne apre uno e ti butti addosso alla
persona che esce.
Entri e ti accorgi che non c'è la chiave (non c'è mai); non importa...
appendi la borsa a un gancio sulla porta, e se non c'è (non c'è mai),
ispezioni la zona: il pavimento è pieno di liquidi non ben definiti e
non osi poggiarla lì, per cui te la appendi al collo ed è pesantissima,
piena com'è di cose che ci hai messo dentro, la maggior parte delle
quali non usi ma le tieni perché non si sa mai.
Tornando alla porta... dato che non c'è la chiave, devi tenerla con una
mano, mentre con l'altra ti abbassi i pantaloni e assumi "la
posizione"... AAhhhhhh... finalmente...
A questo punto cominciano a tremarti le gambe, perché sei sospesa in
aria, con le ginocchia piegate, i pantaloni abbassati che ti bloccano la
circolazione, il braccio teso che fa forza contro la porta e una borsa
di 5 chili appesa al collo.
Vorresti sederti, ma non hai avuto il tempo di pulire la tazza né di
coprirla con la carta, dentro di te pensi che non succederebbe nulla ma
la voce di tua madre ti risuona in testa "non sederti mai su un
gabinetto pubblico !", così rimani nella "posizione", ma per un errore
di calcolo un piccolo zampillo ti schizza sulle calze ! Sei fortunata se
non ti bagni le scarpe. Mantenere "la posizione" richiede grande
concentrazione. Per allontanare dalla mente questa disgrazia, cerchi il
rotolo di carta igienica maaa, cavolo...! non ce n'è...! (mai). Allora
preghi il cielo che tra quei 5 chili di cianfrusaglie che hai in borsa
ci sia un misero kleenex, ma per cercarlo devi lasciare andare la porta,
ci pensi su un attimo, ma non hai scelta. E non appena lasci la porta,
qualcuno la spinge e devi frenarla con un movimento brusco, altrimenti
tutti ti vedranno semiseduta in aria con i pantaloni abbassati. NO !
Allora urli "O-CCU-PA-TOOO !", continuando a spingere la porta con la
mano libera, e a quel punto dai per scontato che tutte quelle che
aspettano fuori abbiano sentito e adesso puoi lasciare la porta senza
paura, nessuno oserà aprirla di nuovo (in questo noi donne ci
rispettiamo molto) e ti rimetti a cercare il keenex, vorresti usarne un
paio ma sai quanto possono tornare utili in casi come questi e ti
accontenti di uno, non si sa mai.
In questo preciso momento si spegne la luce automatica, ma in un
cubicolo così minuscolo non sarà tanto difficile trovare l'interruttore
! Riaccendi la luce con la mano del kleenex, perché l'altra sostiene i
pantaloni, conti i secondi che ti restano per uscire di lì, sudando
perché hai su il cappotto che non avevi dove appendere e perché in
questi posti fa sempre un caldo terribile.
Senza contare il bernoccolo causato dal colpo di porta, il dolore al
collo per la borsa, il sudore che ti scorre sulla fronte, lo schizzo
sulle calze... il ricordo di tua mamma che sarebbe vergognatissima se ti
vedesse così; perché il suo culo non ha mai toccato la tavolozza di un
bagno pubblico, perché davvero "non sai quante malattie potresti
prenderti qui".
Ma la debacle non è finita... sei esausta, quando ti metti in piedi non
senti più le gambe, ti rivesti velocemente e soprattutto tiri lo
sciacquone. Se non funziona preferiresti non uscire più da quel bagno,
che vergogna !
Finalmente vai al lavandino. È tutto pieno di acqua e non puoi
appoggiare la borsa, te la appendi alla spalla, non capisci come
funziona il rubinetto con i sensori automatici e tocchi tutto finché
riesci finalmente a lavarti le mani in una posizione da gobbo di
Notredame per non far cadere la borsa nel lavandino; l'asciugamani è
così scarso che finisci per asciugarti le mani nei pantaloni, perché non
vuoi sprecare un altro kleenex per questo !
Esci passando accanto a tutte le altre donne che ancora aspettano con le
gambe incrociate e in quei momenti non riesci a sorridere
spontaneamente, cosciente del fatto che hai passato un'eternità là
dentro. Sei fortunata se non esci con un pezzo di carta igienica
attaccato alla scarpa o peggio ancora con la cerniera abbassata ! A me è
capitato una volta, e non sono l'unica a quanto ne so...
Esci e vedi il tuo ragazzo che è già uscito dal bagno da un pezzo e gli
è rimasto perfino il tempo di leggere Guerra e Pace mentre ti aspettava.
"Perché ci hai messo tanto ?" ti chiede irritato. "C'era molta coda" ti
limiti a rispondere.
E questo è il motivo per cui noi donne andiamo in bagno in gruppo: per
solidarietà ! perché una ti tiene la borsa e il cappotto, l'altra ti
tiene la porta e l'altra ti passa il kleenex da sotto la porta; così è
molto più semplice e veloce perché tu devi concentrarti solo nel
mantenere "la posizione". E la dignità.
Questo è dedicato alle donne di tutto il mondo che hanno usato un bagno
pubblico e a voi uomini, perché capiate come mai ci stiamo tanto.
Mette le foto sexy sul web, via la sindaca
giovedì 28 febbraio 2008
Il servizio militare
Valeva la pena di farlo solo per conoscere l'esorciccio.
Un metro e cinquanta, 200 kg bastava guardarlo per riformarlo.
Lavorava in cucina e fino a che c'era lui il prosciutto per tutta la settimana finiva di giovedi.
Usciva una volta al mese, andava al ristorante, si mangiava tutti i soldi che aveva e poi stava 30 gg in caserma.
Una volta gli ho chiesto che cosa aveva mangiato e mi ha detto:
Be c'era il tris di primi..... io ho fatto il bis del tris e poi mi sono mangiato la grigliata mista per due persone ed un dolce.
L'unica cosa bellica che ha fatto è stata lanciare la bomba a mano a 2 metri dal capitano.
Poi un giorno gli hanno fatto la visita medica e stranamente lo hanno esonerato (aveva tutti i problemi cardiaci immaginabili in un essere umano)
Che giornata
sempre sempre sempre in riunione
e che due palle..........................
sapete la news?
ho tanto rotto alle assicurazioni che mi hanno dato la macchina di cortesia per 30 gg, una ford focus che mi sembra anche bellina
mercoledì 27 febbraio 2008
capitato a Milano e non in Congo.... o in quel paese che una volta si chiamava Congo
15:12 CRONACHE Serpente di 5 metri divora il cagnolino davanti ai padroncini
Quel coglione di Baudo
Pegggiorano gli ascolti. Baudo: «Il pubblico vuole lo scandalo, così facciamo un'Italia di m...»»
15:18 SPETTACOLIGli ascoltatori scesi a 8,27 milioni. Lo share medio di martedì sera è del 32,33%, -4,1% su lunedì. Del Noce: ora serve grinta. Chiambretti dice il rosario
Quel coglione di Baudo insulta e si lamenta.
Manco che il Festival di San Remo fosse la costituzione o il risorgimento.
Baudo, un'Italia di Merda la fai tu, con la tua ex moglie ed i tuoi programmi!
Artico
Per questi segreti una guerra segreta tra Delta Force e Forze speciali russe.Mediocre ma leggibile, 5+
Il Vento ed il Leone
E' il marocco di inizio secolo scorso, il sovrano sta in piedi grazie all'oro ed ai mercenari francesi e tedeschi che si disputano il protettorato.
Un capo berbero rapisce una donna americana per cercare di sbloccare la morsa che tiene stretto il suo paese, e ci riesce anche troppo.
Negli USA c'è un presidente con le palle che dice "O il rapito vivo o il rapitore morto".
Partono navi e marines e praticamente prendono in ostaggio città e pascià.
Il sovrano manda i suoi mercenari tedeschi a recuperare la donna che nel mentre si è un pò innamorata dell'arabo.
Il tutto finisce con Arabi ed Americani contro tedeschi e turchi
1-0
funerale ed un .... funerale
Ieri sono stato al funerale di una persona, un uomo neanche troppo anziano che ha avuto un cancro incurabile ed abbastanza fulminante.
Questo povero uomo già aveva la sfortuna di un figlio malato di distrofia.
Ve la immaginata la disperazione di uno che muore lasciando moglie e figlio in questa dondizione?
Ed il giorno dopo muore anche il povero ragazzo......
Dio mio ho visto quella donna così disperata che a confronto gli altri funerali a cui ho assistito erano dei party.
lunedì 25 febbraio 2008
Estratto dal verbale del furto
Il suddetto venisse denunciasse il furto qui medesimo alle ore 8.20 della repubblica Italiana, presso la questura.
Se noi lo trovasse lo consegnassero, il suddetto autoveivolo, se non lo trovasse, ovviamente, non lo consegnassimo
Cuba, Raúl Castro succede a Fidel
dove non solo il potere è totale ma pure ereditario
alla faccia della democrazia popolare
ma perchè i democratici di tutto il mondo non si ribellano a questo schifo, non scendono in piazza a chiedere vere elezioni per cuba?
... e mi hanno pure rubato quel catorcio di macchina.....
Venerdi spesona al nuovo Auchan , abbiamo comprato tutto e speso di conseguenza.
Poi il giorno dopo trasloco…… MA QUANTA CAZZO DI ROBA STA IN UNA CASA????????
Solo di cibarie ho tirato fuori 7 borse, con le cose da buttare ci ho fatto una statua di Galeazzi a grandezza naturale.
Il delirio, 8 viaggi in auto , 19 su e giù e giù e su per gli appartamenti.
Poi , dopo questa prova psico fisica, cena con amici.
Un bel posto, la ex serra vicino a piazza Durante. Mangiato bene, posto carino, tante chiacchiere, peccato che nel mentre dei disperati mi hanno rubato l’auto.
Disperati perché quella macchina vale 50 euro, compresi i 20 di gasolio.
MA COME SI FA A PRENDERE QUEL CATORCIO?????? La volevo rottamare invece….. se l’assicurazione mi da qualche cosa va anche bene così solo che palle.
Domenica tutto il giorno a trafficare con la macchina di Laura per tentare di rimetterla in moto ed oggi sono ancora a piedi.
Ho passato un’ora con quel ominide della questura che batte le denunce con il dito indice…….
Signori, spero di riuscire a riposarmi perché sono a pezzi
venerdì 22 febbraio 2008
Il Carroccio
questo sabato mi sa che si prova la cucina bergamasca.....................................................................
Se riescono ad ottenre la stessa cosa per le palle me lo inietto subito
Un materiale in grado di riformarsi se viene tagliato grazie a un potere magnetico del composto chimico
Ragnarok
è divertente, guardatelo
è tra i link inutili, uno dei libri ch eho scritto io
questo è il Ragnarok ufficiale invece:
Il nome è composto da ragna, il genitivo plurale di regin (dèi-poteri organizzati) e rök (fato-destino-meraviglie), poi confuso con røkkr (crepuscolo).
Il termine probabilmente più antico è ragnarök, che significa "fato degli dèi". Ragnarøkkr significa invece "crepuscolo degli dèi", ed è quest'ultima la denominazione più celebre del Ragnarök, grazie anche all'opera di Richard Wagner (Götterdämmerung).
Il Ragnarök ci è noto principalmente da tre fonti:
Völuspá (Profezia della veggente)
Vafþrúðnismál
Gylfaginning (Inganno di Gylfi)
Svolgimento del Ragnarök [modifica]
Le fonti sul Ragnarök, come quasi tutte quelle sulla mitologia norrena, sono frammentarie, confuse, contraddittorie, ricche di riferimenti criptici e spesso quasi incomprensibili nella loro laconicità.
Il Ragnarök verrà preceduto dal Fimbulvetr, un inverno terribile della durata di tre anni, in seguito al quale avverrà la sfascio dei legami sociali e familiari, in un vortice di sangue e violenza al di là di ogni legge e regola.
Spariranno quindi Sól (il Sole) e Máni (la Luna): i due lupi (Sköll e Hati) che, nel corso del tempo, perennemente inseguivano i due astri finalmente li raggiungeranno, divorandoli, privando il mondo della luce naturale. Anche le stelle si spegneranno.
Le creature del caos attaccheranno il mondo: Fenrir il lupo verrà liberato dalla sua catena, mentre il Miðgarðsormr emergerà dalle profondità delle acque. La nave infernale Naglfar leverà le ancore per trasportare le potenze della distruzione alla battaglia, al timone il dio Loki.
I misteriosi Múspellsmegir cavalcheranno su Bifröst, il ponte dell'arcobaleno, facendolo crollare. Heimdallr, il bianco dio guardiano, soffierà nel suo corno, il Gjallarhorn, per chiamare allo scontro finale Odino, le altre divinità, e i guerrieri del Valhalla.
Nel grande combattimento finale ogni divinità si scontrerà con la propria nemesi, in una distruzione reciproca. Il lupo Fenrir divorerà Odino, che quindi sarà vendicato da suo figlio Víðarr. Thor e il Miðgarðsormr si uccideranno a vicenda, e così Týr e il cane infernale Garmr. Surtr abbatterà Freyr.
L'ultimo duello sarà tra Heimdallr e Loki, tra i quali la spunterà il primo, quindi il gigante del fuoco Surtr, proveniente da Múspellsheimr, darà fuoco al mondo con la sua spada fiammeggiante.
Di seguito, dalle ceneri, il mondo risorgerà. I figli di Odino, Víðarr e Váli, e i figli di Thor, Móði e Magni, erediteranno i poteri dei padri. Baldr, il dio della speranza e Höðr suo fratello, torneranno da Hel, il regno della morte. Troveranno, nell'erba dei nuovi prati, le pedine degli scacchi con cui giocavano gli dèi scomparsi. La stirpe umana verrà rigenerata da una nuova coppia originaria, Líf e Lífþrasir, sopravvissuti nascondendosi nel bosco di Hoddmímir o nel frassino Yggdrasill a seconda dei culti.
La rinascita del mondo è tuttavia adombrata dal volo, alto nel cielo, di Níðhöggr, il serpe di Niðafjoll, misteriosa creatura tra le cui piume porterà dei cadaveri.
Il portale nord della stavkirke di Urnes (XI secolo): I serpenti e i draghi attorcigliati rappresentano la fine del mondo secondo la leggenda nordica del Ragnarök.
Interpretazioni del Ragnarök [modifica]
L'assenza di paralleli corrispettivi escatologici nelle altre mitologie europee, cioè la mancanza di narrazioni sulla fine del mondo, ad esempio, in ambiente greco o romano, ha portato diversi studiosi a ipotizzare influssi più o meno decisi, nel Ragnarök, dell'immaginario cristiano, in particolare dall'Apocalisse di Giovanni. L'ipotesi sarebbe corroborata dal fatto che la mitologia norrena sia stata codificata quasi interamente in seguito all'arrivo del cristianesimo nell'Europa settentrionale. Tuttavia, anche e proprio per questo motivo, l'ipotesi rimane tale e priva di una qualunque verifica.
Da parte sua, Georges Dumézil, studioso francese dei miti, ha messo in luce le forti somiglianze tra il Ragnarök e, nella mitologia hindu, la battaglia tra Pāndava e Kaurava, così com'è narrata nel Mahābhārata. Così come il Ragnarök sarebbe posto nel futuro, l'analoga battaglia epocale del Mahābhārata si trova nel passato.
È forse dunque possibile come corrispettivo del Ragnarök in area mediterranea la gigantomachia o la titanomachia, che vedono contrapposti gli dèi olimpici guidati da Zeus contro creature deformi e caotiche.
LUNGO CORTO AMARO DOLCE
Hai portato qui una donna con i capelli lisci.... mossi
Non mi sono neanche arrabiato perchè mi è venuto da ridere
Pensavo a Lino Banfi (mi pare in Fracchia) che va al bar e dice:
Voglio un caffè amaro dolce, lungo corto, freddo caldo e già bevuto che ho fretta
giovedì 21 febbraio 2008
Uno dei grandi geni militari della storia, non famoso quanto meriterebbe
Giovinezza [modifica]
Molto di quello che si sa sulla vita di Shaka è giunto attraverso racconti e leggende, spesso discordanti fra loro. Si ritiene che fosse figlio di un capo del popolo Ngoni di nome Senzangakona e di Nandi, figlia di un capo dei Langeni. Il nome sembrerebbe derivare da iChaka, il nome zulu di un parassita intestinale, e indicherebbe una condizione di figlio illegittimo di Shaka: secondo alcune fonti, la madre avrebbe inizialmente sostenuto di avere la pancia gonfia per via di tale parassita; secondo altre, il padre avrebbe attribuito a tale parassita, che provocherebbe irregolarità nel ciclo mestruale, il concepimento inaspettato, avvenuto durante un rito zulu chiamato uku-hlobonga, in cui due giovani non sposati hanno un'unione sessuale in un periodo non fertile. Altre fonti invece riportano Senzangakona e Nandi come regolarmente sposati. In ogni caso, Shaka nacque intorno al 1787, nei pressi di Melmoth (oggi nella provincia del KwaZulu-Natal).
All'età di 6 anni, Shaka fu scacciato dal kraal di suo padre (il podere di famiglia) a causa della morte di una pecora del gregge che stava accudendo. Sua madre lo difese, e fu scacciata con lui. Nandi e Shaka passarono diversi anni vagabondando fra i kraal di altri proprietari terrieri. Questo evento era destinato a rimanere impresso nel ricordo di Shaka, che si sarebbe in seguito ferocemente vendicato.
Intorno al 1803, Nandi e Shaka trovarono rifugio presso una zia di nome Nandis, appartenente al clan emDletsheni del re Jobe, alleato del potente Mthethwa. A 16 anni, Shaka era già diventato un valoroso guerriero. Si dice che in una occasione abbia ucciso un leopardo che aveva attaccato il villaggio, guadagnandosi il rispetto del re e ottenendo come ricompensa una vacca.
A 23 anni, Shaka passò dal iNtanga (gruppo di coetanei) all'iziCwe (il reggimento). Per sei anni servì come "guerriero", distinguendosi per il coraggio e l'abilità in combattimento, e arrivando a essere nominato generale. Già in questo periodo il suo nome era divenuto leggendario, e i suoi plotoni, detti Beinahmen, erano soprannominati "vincitori dei mille".
Intanto Dingiswayo, che era stato stato esiliato per aver cospirato contro suo padre, era ritornato con nuove idee di organizzazione militare, in particolare riguardo a una nuova forma di reggimento (impi) e una nuova struttura della catena di comando.
La maggior parte delle battaglie allora nascevano per decidere le controversie e le dispute. Le nuove tecniche di Dingiswayo, e l'adozione dell'impi cambiarono in modo radicale le tecniche di guerra. Nuovi eserciti più potenti causarono lo Mfecane: le armate conquistavano un territorio e imponevano alle tribù sconfitte di abbandonare la terra. Shaka studiò le nuove tecniche di Dingiswayo e le migliorò.
Rivoluzione militare [modifica]
Alla morte di Senzangakona, nel 1816, Dingiswayo aiutò Shaka a conquistare il regno del padre. Grazie a lui Shaka eliminò il fratello ed istituì un regime simile a quello di Dingiswayo. Il nuovo re volle subito modificare il tipo di combattimento della sua tribù. Si fece costruire una nuova arma, la iklwa, una lancia corta con una lunga punta e un grande e pesante scudo di cuoio. Il lato sinistro dello scudo serviva per agganciare il nemico, per poi pugnalarlo con la destra alle costole.
Shaka addestrava i suoi uomini a lottare a piedi nudi, e a correre per 50 miglia su terreni caldi e rocciosi in meno di 24 ore; inoltre impose un sistema di vita comune basato sul celibato dei guerrieri. La ferrea disciplina e il combattimento corpo a corpo caratterizzavano l'esercito, che molti studiosi hanno paragonato a quello spartano.
Shaka cambiò anche le tattiche di battaglia, sviluppando idee di Dingiswayo. Gli impi erano divisi in quattro gruppi, e durante la battaglia si disponevano a forma di testa di toro. Il primo reparto formava il potente "torace" (isifuba), a stretto contatto col nemico. Il secondo e terzo gruppo formavano le "corna" (izimpondo) che avrebbero circondato il nemico per impedirne la ritirata. Il quarto gruppo era formato da riserve. Shaka osservava lo schieramento dall'alto, e impartiva gli ordini tramite dei veloci messaggeri. La strategia era semplice; le sue battaglie vennero fatte contro piccoli clan, e le vittorie furono facili da ottenere. Dopo aver vinto, Shaka offriva ai nemici superstiti la possibilità di unirsi al suo esercito. I nuovi soldati così arruolati venivano in seguito considerati zulù a tutti gli effetti.
Shaka cambiò il modo di guerreggiare in Africa. Quasi due secoli dopo la morte di Shaka, la nazione degli zulù utilizza ancora le sue tattiche per sconfiggere i nemici e respingere gli invasori. Shaka muore ucciso da Dingane che gli succede.
La fiera delle Cazzate
Gates apre la fortezza Microsoft«Saremo un gruppo open source»
Dopo anni di polemiche e cause antitrust svolta per la casa di Windows: «Pronti a svelare i nostri segreti»
NEW YORK - Microsoft annuncia la svolta. Il colosso dei software si è detta pronta a rinunciare - almeno in parte - ai suoi segreti e ha annunciato un deciso «cambiamento strategico» alla sua tecnologia e alle sue procedure di business. Il tutto allo scopo di aumentare il grado di «openness», ovvero di apertura, dei suoi prodotti e renderli dunque maggiormente integrabili con quelli commercializzati da altre aziende.
SVOLTA OPEN SOURCE - Dopo anni di polemiche sulla segretezza dei codici sorgente dei software - elementi chiave che servono a rendere compatibili con il sistema programmi concorrenti - e una sfilza di cause antitrust per abuso di posizione dominante, il gruppo fondato da Bill Gates sembra dunque tentato dall'abbracciare la filosofia opposta, quella dell'open source: «Si tratta di un passo importante nel modo in cui condividiamo le informazioni sui nostri prodotti e tecnologie», ha detto il ceo Steve Ballmer.
BRUXELLES GLACIALE - Chi non pare convinta che all'annuncio possano seguire effetti concreti è la Commissione Ue, che ha «preso nota» oltremodo freddamente di quanto comunicato da Microsoft sulla revisione delle procedure per aumentare il grado di «apertura» dei prodotti per renderli integrabili con quelli dei concorrenti. Bruxelles ha anzi confermato che l'inchiesta in corso per violazione delle regole europee continua: «Ogni mossa verso una genuina interoperabilità è benvenuta - si scrive in una nota - ma notiamo come l'annuncio di oggi segue almeno altri quattro annunci simili».
Orrico: «Vivo con la pensione da operaio»
L'ex profeta dell'Inter rivela: «Vendo la villa, costa troppo. Ma nessun rimpianto»
MANCO QUELLA TI MERITI.......CIALTRONE
HAI ROVINATO L'INTER, CI HA MESSO 10 ANNI PER RIALZARSI, CIALTRONE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!1111
Protocolli di comunicazione
1) BENE: questa e’ la parola che usano le donne per terminare una discussione quando hanno ragione e tu devi stare zitto.
2) 5 MINUTI: se la donna si sta vestendo significa mezz’ora. 5 minuti e’ solo 5 minuti se ti ha dato appena 5 minuti per guardare la partita prima di aiutare a pulire in casa.
3) NIENTE: La calma prima della tempesta. Vuol dire qualcosa... e dovreste stare all’erta. Discussioni che cominciano con niente normalmente finiscono in BENE.
4) FAI PURE: e’ una sfida, non un permesso. Non lo fare.
5) SOSPIRONE: e’come una parola, ma un’affermazione non verbale per cui spesso fraintesa dagli uomini. Un sospirone significa che lei pensa che sei un’idiota e si chiede perché sta perdendo il suo tempo li’ davanti a te a discutere di niente (torna al punto 3 per il significato della parole niente).
6) OK: Questa e’ una delle parole più pericolose che una donna può dire a un uomo. Significa che ha bisogno di pensare a lungo prima di decidere come e quando fartela pagare.
7) GRAZIE: Una donna ti ringrazia; non fare domande o non svenire; vuole solo ringraziarti (vorrei qui aggiungere una piccola clausola – e’ vero a meno che non dica “grazie mille” che e’ PURO sarcasmo e no ti sta ringraziando. NON RISPONDERE non c’e’ di che perché cio’ porterebbe a un: quello che vuoi.
8) QUELLO CHE VUOI: e’ il modo della donna per dire vai a fare in ***o.
9) NON TI PREOCCUPARE FACCIO IO: un’altra affermazione pericolosa; significa che una donna ha chiesto a un uomo di fare qualcosa svariate volte ma adesso lo sta facendo lei. Questo porterà l’uomo a chiedere: ‘Cosa c’e’ che non va?’
Per la riposta della donna fai riferimento al punto 3.
• Mandalo a tutti gli uomini che conosci per avvertirli che potrebbero evitare delle discussioni se solo si ricordassero la terminologia.
Un pazzo ha ricostruito la casa dei Simpson.....
Quando le donne avevano la coda
Non il titolo del film ma una domanda. Non deve essere poi tanto tempo fa visto che alcune sentono ancora "l'arto mancante".
Laura ad esempio la sera si mette sulle mie ginocchia e scodinzala e vuole che le gratti il codino......
Chi sà come era questa coda delle donne....
Corta e attorcigliata come quella dei porcellini? o lunga da gatto? o da volpe?
mercoledì 20 febbraio 2008
Andiamo a vederla questa mostra??
La Milizia del Tempio e i suoi simboli
I Templari arrivarono a Milano nel 1135 lasciando tracce del loro passaggio, dalla basilica di Sant'Ambrogio a quella di Chiaravalle
All’inizio senti solo il rumore. Un ritmico e sordo battere che ha il sapore di un suono ancestrale. Poi, all’orizzonte, la nuvola di polvere indica l’arrivo di qualcuno. La prima cosa che riesci a distinguere in quella polvere sollevata dal cadenzato pestare di zoccoli sul suolo è una croce. Si fa largo tra le volute giallastre scintillando sotto il sole. Subito dietro è uno stendardo. Nero e bianco. Basta. Non c’è altro. Quando il rumore è ancora più forte, quando il percuotere dei cavalli al galoppo è un suono che ti penetra dentro e ti fa vibrare la bocca dello stomaco cominci a distinguere gli uomini. Portano tutti la barba lunga. Sono bardati con pesanti armature. E dai loro fianchi pendono spade forgiate nell’acciaio. Ma la cosa che ti toglie il fiato sono tutti quei mantelli bianchi che svolazzano e si aprono nel vento. Il bianco, simbolo della loro purezza. E su tutti una croce, rossa come il sangue, cha esprime la prontezza al martirio e indica la loro appartenenza. Sono monaci. Sono cavalieri. Sono Templari. Sono coloro che hanno custodito i baluardi cristiani nell’Oltremare. Sono gli uomini che hanno combattuto e sono morti per difendere i sacri luoghi della cristianità dagli infedeli musulmani. E ora che hanno perso stanno tornando a casa. Non come battuti ma come eroi.
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IL FONDATORE - L’Ordine dei Poveri Cavalieri del Tempio di Salomone, più noto come Milizia del Tempio, era stato fondato in Terrasanta all’inizio del XII secolo da un nobiluomo originario della Champagne, Ugo di Payns, con il compito di proteggere i pellegrini che dal porto di Jaffa dovevano compiere il cammino fino a Gerusalemme. Il nome derivava dagli alloggi che erano stati affidati a questi uomini da re Baldovino, nella parte orientale del suo palazzo di Gerusalemme, nel luogo dove si diceva sorgesse l’antico Tempio di Salomone. I Templari dovettero attendere il 1128 per vedere riconosciuto il loro Ordine. Fu al concilio di Troyes che Bernardo di Chiaravalle si impegnò a dare ai Templari una regola in parte basata sul quella dell’Ordine Cistercense, già fondato da Bernardo, che prevedeva di vivere in povertà, castità e obbedienza, con rigidi orari di preghiera e di vita comunitaria. Ma la nuova regola si discostava da quella degli altri Ordini monastici, non solo per la possibilità data ai Templari di portare la barba lunga (tutti gli altri monaci dovevano essere rigorosamente rasati), ma soprattutto per la libertà di uccidere se lo si faceva al servizio del nuovo ordine teocratico mondiale.
SAN BERNARDO - I Templari arrivarono per la prima volta a Milano nel 1135. Al loro seguito c’era San Bernardo in persona. I milanesi, galvanizzati dalla presenza del futuro Santo e dalla sua straordinaria capacità oratoria (Bernardo era chiamato anche Doctor Mellifluus, dottore dolce come il miele, per la sua parlantina, tanto che sarebbe divenuto protettore di api e apicoltori), accolsero i Templari in pompa magna e promisero a Bernardo che in breve tempo avrebbero eretto per il suo Ordine, i Cistercensi, un monastero. I Templari intanto furono fatti alloggiare nel chiostro di Sant’Ambrogio. E proprio qui potrebbero aver lasciato una traccia della loro presenza. Entrati nell’atrio della basilica ci si trova davanti all’imponente nartece della chiesa (una sorta di pre-facciata). Nella parte alta, sulla destra è ancora ben visibile una scacchiera di quadrati bianchi e rossi (come il cotto della facciata) di sette caselle per lato, posizionata in maniera obliqua (a rombo) sottolineata da tre righe bianche. Lo stesso simbolo, inusuale per una chiesa, si ritrova sulla facciata a destra del portale (ruotato nello stesso modo ma con lati lunghi otto caselle), e all’interno della chiesa.
LA SCACCHIERA - Dentro Sant’Ambrogio le scacchiere sono due, entrambe poste sul muro di sinistra in alto appena entrati. Sono una sopra l’altra. La più alta, di sette caselle di lato come quelle del nartece, tocca con il suo vertice inferiore l’altra, la più piccola, di cinque caselle di lato, che è anche la più strana visto che non presenta una regolare alternanza di caselle bianche e nere (rosse) ma solo quattro caselle bianche. Secondo molti la scacchiera era un semplice simbolo magico che teneva lontano gli spiriti maligni, secondo altri si tratterebbe di una rappresentazione simbolica di Milano e della sua disposizione radiocentrica basata su tre diverse cerchia di mura (le tre strisce bianche della prima scacchiera). Ma la scacchiera è anche un simbolo legato ai Templari. Anzitutto il gioco degli scacchi, probabilmente di origine indiana, arrivò in Europa proprio dalla Terrasanta, luogo di operazione dei Templari, importato dai soldati che tornavano dalle crociate con qualche piccola modifica occidentale (il pezzo del visir si tramutò nella regina). Poi la scacchiera riveste un importante significato simbolico. Si dice che i pavimenti del Tempio di Salomone (sulle rovine del quale alloggiavano i Templari in Palestina) fossero disegnati proprio di quadrati bianchi e neri, come simbolo della contrapposizione del bianco e del nero e, in senso allargato, del bene e del male, dell’istinto e della ragione.
SOTTERRANEI - Il vessillo dei Templari, il beuaceant, era proprio un’estrema semplificazione della scacchiera visto che era metà bianco e metà nero. Qui si esce dall’ambito storico per entrare nel territorio della leggenda. Non si sa cosa trovarono i Templari nei sotterranei dei resti del Tempio di Salomone. Forse qualcosa che gli diede una comprensione totalmente diversa della realtà. Secondo alcuni in quei sotterranei i Cavalieri trovarono addirittura l’Arca dell’Alleanza, sacro reliquiario che conteneva le Tavole della Legge date a Mosè. Sta di fatto che il beauceant, così come la scacchiera, rappresentava la costante lotta tra il buio e la luce in cui c’è insita la consapevolezza che l’uno non può esistere senza l’altra (una sorta di versione occidentale del ben più noto simbolo dello yin e dello yang). I Templari a Milano però non fermarono la loro presenza solo a Sant’Ambrogio. Abbandonata la sede provvisoria, l’insediamento templare si spostò nella zona del Brolo, un bosco, già sacro ai Celti, in cui i Cavalieri del Tempio edificarono una loro comanderia che in seguito diede il nome a tutta la zona (Commenda). Lì vicino i Templari edificarono due chiese, Santa Maria del Tempio (che oggi ha lasciato posto ai padiglioni dell’ospedale) e Santa Maria della Pace, che ora è sede di una luogotenenza dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme (un’istituzione medievale molto simile ai Templari negli intenti).
CHIARAVALLE - I Templari e la loro simbologia occulta influenzarono anche la costruzione dall’abbazia di Chiaravalle, i cui lavori cominciarono proprio in quegli anni per terminare nel 1221. Nel chiostro ci si imbatte in un curioso manufatto, una colonna con un nodo al centro. Si chiama colonna annodata o ofitica. Simbolicamente la colonna annodata si può associare a un’immagine più antica, il nodo di Salomone, da cui deriva un altro antico e noto simbolo, la svastika. Entrambi simboleggiano il dinamismo, con i bracci che si incrociano e ruotano, ma anche i quattro elementi, i quattro punti cardinali e il bene e il male in un senso molto simile a quello già visto per le scacchiere. In quello stesso chiostro si trovano scolpite dieci aquile. Anche l’aquila tratteggia un’interessante simbologia visto che viene considerata simbolo celeste e spirituale (fin dai tempi antichi tanto che anche Zeus spesso è rappresentato come un’aquila), basti pensare che cristianamente è simbolo di San Giovanni Apostolo. Ma allo stesso modo è simbolo dell’Anticristo e di tutti i tipi di esaltazione data dal potere personale. Ancora una volta sembra che si voglia suggerire una commistione tra bene e male necessaria al sostentamento dell’universo in quanto tale.
STRAPOTERE - Sta di fatto che in quegli anni il potere dei Templari crebbe a dismisura, non solo nei territori a loro sottoposti nell’Oltremare, ma anche in Europa. Fonte del loro potere furono le donazioni dei potenti e reali di tutta Europa che cominciarono a regalare all’Ordine terreni e castelli per finanziare la loro Guerra Santa contro gli infedeli. Questo permise ai Templari di creare una vasta organizzazione presente in tutta Europa che amministrava questi patrimoni e organizzava il trasferimento dei fondi in Terrasanta. Presto anche i nobili cominciarono a servirsi dei Templari per spostare i loro averi. E i Templari mutarono la loro organizzazione in una sorta di struttura bancaria che non solo si occupava di muovere i fondi delle persone potenti ma elargiva prestiti o amministrava patrimoni per le teste coronate d’Europa. In particolare in Francia. L’Europa guardava ai cavalieri rossocrociati come a degli eroi pronti a sacrificarsi per permettere ai fedeli cristiani di compiere i pellegrinaggi in Terrasanta. Ma i Templari non erano esattamente degli esempi da seguire. Il fatto che entrare nell’Ordine conferisse l’immediata assoluzione da qualunque peccato spinse «incredibili malfattori, saccheggiatori sacrileghi, omicidi, spergiuri, adulteri» a entrare nell’Ordine, come disse papa Urbano II. Che aggiunse che questo era «un doppio vantaggio: gli europei sono ben contenti di vederli andar via e coloro in aiuto dei quali essi accorrono in Terrasanta sono deliziati di vederli arrivare! È senz’altro vantaggioso per quanti vivono su entrambe le sponde del mare, dato che essi ne proteggono una e cessano di molestare l’altra».
MAMMALUCCHI - Ma i Templari non erano invincibili. Nel 1291 l’ultimo baluardo templare in Oltremare, la fortezza di Acri fu assaltata dai Mammalucchi e i Cavalieri furono costretti ad abbandonare per sempre la Terrasanta. Quando ti sono vicini la polvere ti brucia gli occhi. Ti sorpassano e ti ignorano. È il loro ultimo viaggio. Il 13 ottobre 1307 per volere di Filippo il Bello, re di Francia, sono stati tutti arrestati. L’accusa è pesante. Eresia. Molti confessano di aver adorato un dio pagano, il Bafometto (secondo alcuni semplicemente una storpiatura di Maometto, secondo altri un vero e proprio dio che racchiudeva in se il bene e il male dell’universo, come il beauceant, il vessillo templare). Tutti dichiarano di aver sputato sulla croce durante la cerimonia di iniziazione all’Ordine e di aver baciato il fondoschiena e l’organo sessuale denudato del fratello che li accoglieva. Presto il provvedimento preso in Francia si estende in tutta Europa per volere di papa Clemente V (un debole agli ordini di Filippo il Bello), l’Ordine viene sciolto e l’ultimo Gran Maestro Templare, Giacomo de Molay, bruciato sul rogo. I Templari che ti passano accanto sono in fuga. Forse tra di loro qualcuno nasconde parte del mitico tesoro trovato nel Tempio di Salomone. È l’ultima volta che Milano vedrà questi gloriosi Cavalieri. Passano da qui diretti verso il Lazio dove si trova l’abbazia cistercense di Valvisciolo in cui le tracce del tesoro si perdono per sempre.
NINJA A PALLA IN GIAPPONE:::::::::::::::::::
Ci sono anche negozi specializzati che vendono pigiamoni neri, stelle, guanti artigliati e chi + ne ha + ne metta.
Quando sono in palestra chiudono tutte le porte perchè solo gli iniziati alle arti ninja possono vedere loro segreti... E SONO UOMINI ADULTI
Vicino a Milano
Mi vedo la scena.....
...Cagate...
Pierino non si dice quella parola!!!!
Allora dico....Carnate...Carugate....Ospiate.... ATE ATE ATE
Veramente delirante.
Ed un'altro bambino delirante ha messo le indicazioni stradali.
Sei sulla tangenziale e devi fare 70 km dritto ed ogni 200 metri ti indicano tutti i paesi.
Poi quando esci ci sono 20 tra rotonde e svincoli e nessuna indicazione.
Si vede che, e c'è una logica, si pensa che in questi paesi ci possa voler andare solo uno che ci abita e che quindi sa già la strada.
E ripeto, c'è una logica perchè fanno tutti abbastanza schifo, solo a Bollate c'è qualche cosa, il carcere
Notaio che dolore
felici, contenti, tutto bello
una cosa mi ha sconvolto
Arriva il notaio e legge i documenti, li legge bene per caità
un'ora di lavoro da araldo e due firme 5300 euro
MA STI CAZZI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Cosa rende 5300 euro all'ora? Neanche il traffico di eroina ormai
martedì 19 febbraio 2008
La Bibbia Manga.... FIKO
Cronache
la Chiesa inglese ha definito l'opera «brillante e intelligente»
«The Manga Bible», Gesù è un supereroe
L'opera del fumettista Siku sta spopolando tra i ragazzi inglesi. «Vedo Cristo come il Superman originale»
La copertina del libroLONDRA - La Rete ne parla, e non solo. La «Bibbia» tradotta in manga dal fumettista di origini nigeriane Ajinbayo Akinsiku, detto Siku, sta letteralmente spopolando tra i giovani inglesi. Come dire, finalmente Cristo ha davvero un «volto» umano. Ed è il volto di uno straniero solitario, con lunghi capelli neri e una tunica svolazzante. Come i supereroi delle «strisce» più note, è arrivato per salvare il mondo. Ma lui ha qualcosa in più: di nome fa Gesù. «The Manga Bible» ha venduto 30mila guadagnandosi nientemeno che l'elogio dell'arcivescovo di Canterbury. «Lo vedo come il Superman originale. È per questo che entra in scena così, con questa sua sagoma e con le sue pose da eroe» ha spiegato Siku.
LINGUAGGIO - Scopo del fumetto, ormai il manga più venduto nel Paese, è insegnare il messaggio della Bibbia ai ragazzi dai 15 ai 25 anni. Dalla Genesi al Vangelo, tutto in circa 200 pagine. Con personaggi che utilizzano lo stesso linguaggio dei ragazzi, iniziativa costata a Siku qualche critica dai più tradizionalisti. Non però dalla Chiesa inglese, che ha definito l'opera «brillante e intelligente». «È una cosa che può urtare certe persone, ma in cui molte si possono identificare. L'idea che Gesù Cristo sia una sorta di supereroe non è nuova, basta pensare al musical "Jesus Christ Superstar". Ciò che importa è che il messaggio della Bibbia sia mantenuto» ha detto un portavoce.
Grazie al Coro Femminile di Stato della Radio e Televisionebulgara che ha portato in Italia finalmente un ballo a misura d'uomo, piùumano, più vero
Vampiri
Oggi a proposito il rogito della casa……. Grande passo
Tornando all’esame del sangue sono stati veloci, l’unica cosa pesante è alzarsi così presto ma almeno riesci a fare tutto senza prenderti ore sul lavoro.
Alla fine non è vero che , almeno qui a Milano, la sanità non funziona.
lunedì 18 febbraio 2008
Parliamo tutti in giapponese seguendo alcune semplici regole
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Indice[nascondi]
1 Presentazione
2 Nomi propri
3 Ortografia giapponese
4 Pronuncia
4.1 Vocali
4.2 N moraica
4.3 Consonanti
5 Voci correlate
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- Sportello informazioni
Presentazione [modifica]
Per i nomi giapponesi e altri termini, la grafia giapponese e la pronuncia sono scritte tra parentesi, per esempio:
Tokyo (東京, Tōkyō?)
"Tokyo" è il termine così com'è usato nell'articolo (o in italiano in generale), "東京" è la scrittura in kanji, e "Tōkyō" è il nome traslitterato secondo il sistema Hepburn.
(Per visualizzare i caratteri giapponesi correttamente potresti aver bisogno di installare il supporto per la lingua giapponese sul tuo computer, e assicurarti che il tuo browser utilizzi la codifica Unicode UTF-8 per Wikipedia.)
Nomi propri [modifica]
La convenzione adottata in Giappone secondo la quale il cognome precede sempre il nome non viene rispettata su Wikipedia, nella quale si è stabilita una certa uniformità nell'indicare sempre prima il nome e poi il cognome. A ogni modo il nome intero viene scritto seguendo l'ordine giapponese tra parentesi, dopo la scrittura con i caratteri originali.
Ortografia giapponese [modifica]
I testi giapponesi sono scritti con i kanji e con i due sillabari kana. Quasi tutti i kanji hanno avuto origine in Cina, e tutti hanno uno o più significati e pronunce. Il significato di una parola composta da più kanji si rifà generalmente ai significati dei kanji che la compongono. Per esempio, Tokyo (東京) viene scritto con due kanji: "est" (東) + "capitale" (京). Il nome fu scelto perché Tokyo doveva essere la capitale del Giappone a est della capitale già esistente, Kyōto. (Ci sono altri composti di kanji, chiamati "ateji", in cui i kanji sono scelti principalmente per il suono, e non per il significato, ma sono rari.)
Secoli fa, i kana – hiragana e katakana – assunsero la loro forma da particolari kanji pronunciati nello stesso modo. Comunque, a differenza dei kanji, i kana non hanno significato, e sono usati soltanto per rappresentare suoni. Lo hiragana è usato per scrivere parole di origine giapponese. Per esempio, la parola giapponese per "fare" (する suru) è scritta con due sillabe in hiragana: す (su) + る (ru). Il katakana è usato in genere per scrivere i forestierismi. Per esempio, terebi deriva dall'inglese "television", ed è scritto con tre sillabe in katakana: テ (te) + レ (re) + ビ (bi).
Recentemente la traslitterazione in alfabeto latino (romaji, letteralmente caratteri romani) è diventata abbastanza popolare in alcune circostanze nel giapponese, ma il suo uso è ancora molto limitato.
Pronuncia [modifica]
In Wikipedia, viene usata la traslitterazione Hepburn per rappresentare i foni giapponesi con l'alfabeto latino. Qui di seguito sono elencate alcune regole basilari per usare l'Hepburn, al fine di pronunciare correttamente le parole giapponesi.
Vocali [modifica]
Le vocali a, i, e e o sono abitualmente pronunciate come in italiano o in spagnolo.
La vocale u è simile alla oo nella parola inglese moon, sebbene senza arrotondamento labiale.
Le vocali giapponesi possono essere lunghe (bimoraiche) o corte (monomoraiche). Il carattere ˉ denota la lunghezza.
Le vocali o e u lunghe sono scritte di solito con l'allungamento come ō e ū, ma anche come ou e uu, e talvolta anche la a (ā), che però compare spesso anche come aa.
La e e la i lunghe invece sono scritte come ei e ii, ma per le parole di origine straniera vengono traslitterate come ē e ī.
N moraica [modifica]
Una n prima di una consonante è a sé moraica.
Una n moraica seguita da una vocale o da y è scritta n'.
La n ha varie realizzazioni fonetiche:
Davanti a n, t, d o r, è pronunciata [n].
Davanti a k o g, è pronunciata [ŋ].
Davanti a m, b o p, è pronunciata [m]. Viene scritta m in alcune versioni dell'Hepburn, ma in Wikipedia viene adottata la versione più comune secondo la quale si mantiene la n.
Negli altri casi è pronunciata [ɴ] o [ɯ̃].
Consonanti [modifica]
Quasi tutte le consonanti vengono pronunciate come in italiano, ma attenzione ai casi seguenti:
La consonante f è bilabiale: non si usano i denti, e il suono è più debole rispetto alla f italiana.
La consonante r è simile alla r coreana. È un suono che non esiste in italiano, ma si può paragonare alla pronuncia americana o australiana della T e della D nelle parole better e ladder; assomiglia per certi versi alla l o alla d.
Le consonanti doppie vengono pronunciate in modo simile all'italiano.
Il suono sh è la fricativa postalveolare [ɕ], che corrisponde circa alla sc italiana in scena.
Il suono ch è l'affricata postalveolare [tɕ], che corrisponde circa alla c italiana in Cina.
Il suono ts è l'affricata alveolare [ts], che corrisponde circa alla z italiana in azione.
Voci correlate [modifica]
A proposito dei Nuovi Giannizzeri
Prima che qualcuno pensi che quanto scritto sia dettato solo da preconcetti informo tutti che io nella mia vita ho avuto diversi amici Arabi.
Molti li ho conosciuti nel periodo in cui insegnavo sport da combattimento o combattevo io stesso.
Per lo più erano brave persone con un gran senso dell'amicizia, molto moderni ed occidentali per la cultura da cui venivano ma si portavano dietro certe tare culturali tremende.
Mi ricordo ad esempio quando uno di questi mi telefono sconcertato. La polizia l'aveva fermato perchè picchiava la moglie, come suo diritto. E cavolo di paese è quello in cui la legge si mette di mezzo sul sacrosanto diritto di riempire di legnate la consorte?
E questo era un uomo che ci sarebbe fatto tagliare la mano destra pur di non fare qualche cosa che per lui era disonorevole, ma forse il punto era proprio questo.
Un'altro era in Italia in fuga da una faida famigliare originata dal fatto che lui voleva sposare una donna ma il padre di lei non concordava.
Dopo amene vicende lei era finita sepolta nel deserto e lui in fuga. Alemno così mi raccontò.
Tutti quanti, al di la dell'amicizia personale, erano fermamente convinti che il bene supremo dell'umanità era convergere verso il grande islam e che l'ocidente era il nemico . La cultura decadente un male che rischiava di scolvolgere la mente delle nuove generazioni specie delle donne.
Non ho conosciuto Osama ed i Talebani, ma ragazzi di 20 anni e grandi lavoratori
I nuovi Giannizzeri
Ho visto bambini di tutto il mondo, anche nati in occidente mandati li per diventare “studenti del corano”.
Praticamente imparano a memoria dalla mattina alla sera il libro sacro subendo un lavaggio del cervello terrificante.
Lungi dall’apprendere qualche cosa questi “studenti” iniziano a parlare per frasi fatte e citazioni, con l’elasticità mentale di una pietra, nel migliore dei casi escono da questo “studio” fanatici irragionevoli, nel peggiore……
Tra l’altro questo è il sistema con cui in altri tempi i Turchi forgiavano i Giannizzeri.
Ve li ricordate?
Il corpo scelto di schiavi soldato che ha stroncato la millenaria vita dell’impero Romano D’oriente e portato i turchi alle porte di Vienna. Erano bambini per lo più cristiani, incatenati nelle scuole craniche e costretti per anni a ripetere all’infinito gli insegnamenti del corano.
Uscivano da quella forgia macchine da guerra senza anima e senza cervello, ed in modo più light è quello che mi pare si faccia in Sudan, Pakistan ed altri posti ameni.
Chi parla di dialogo con il mondo islamico dovrebbe sentire parlare questi.
Bene che vada sono convinti che siamo i peggiori peccatori del mondo e che ci devono salvare dall’inferno a calci nel culo.
sabato sera
Tra le altre cose devo dire che Giorgia ed Ale sono veramente una bella coppia, simpatici e solari. Spero si sposino presto perché è raro trovare due che stanno così bene assieme.
Comunque eravamo proprio tanti ed ho avuto il piacere di rivedere Max e Dario, due ragazzi con cui ho sudato, sputato sangue, bestemmiato per mesi e mesi, 16 ore al giorno. Abbiamo lavorato come pazzi, ed assieme ad Ale ed all’altro Andrea abbiamo costruito con le nostre forze quello che in altre aziende è stato fatto da Team di 50 persone.
Rivederli ogni volta mi apre il cuore. E’ come avere fatto la guerra assieme. Magari la pressione enorme che avevamo a volte ci ha fatto sclerale e litigare ma ci ha anche uniti. Ed almeno per me ha lasciato verso questi ragazzi una stima enorme.
Comunque ho avuto il piacere di rivederli e di vedere finalmente le loro mogli. Pensavo si fossero sposati tra loro invece ci sono state delle donne che hanno avuto il coraggio di prenderseli come mariti……
TERRIBILE
venerdì 15 febbraio 2008
zoo di Sidney...............................
11:49 ANIMALI Polemica in australia contro la gravidanza di Thong Dee, che lo zoo di Sydney aveva invece definito un «evento». L'Ifaw: «Sarebbe come accettare la maternità di una ragazzina di 12 anni»
Malattie immaginarie su internet per prendere in giro gli ipocondriaci... ben sta a loro
Un'immagine «radiologica» della Metalosis (da www.youTube.com)medici installati nel corpo umano che si ribellano, diventano animati e si sostituiscono alla carne, assumendo le sembianze di un groviglio di escrescenze metalliche. Ne seguì Metalosis Maligna, un cortometraggio che racconta questa misteriosa e inquietante patologia. Totalmente immaginaria, ma incredibilmente verosimile, tanto da meritare sul web un sito dedicato in cui si descrive questa infezione dovuta al batterio streptococcus metalomaligna, che attacca le persone che hanno subito impianti di protesi metalliche. Tutto falso, chiaramente e, soprattutto, fortunatamente.
Giulietta e Romeo
ho iniziato la serata aspettando mia moglie che era in ritardo di un'ora, come al solito, ed era pure polemica sul fatto che glielo facessi notare.
Va be... le donne hanno sempr eragione per definizione.
Poi visto che aveva mangiato macrobiotico a pranzo aveva una fame boia, quindi siamo andati al mac, si è magnata il suo panino e le mie patatine e poi una piadina.
Arrivati al teatro abbiamo scoperto che la ticket one aveva venduto i biglietti della nostra fila due volte, quindi discussioni con una banda di Valchirie ultra ottantenni che erano probabilmente coeve dei fatti di Verona.
Fino a qui.... insomma, ma poi la serata è migliorata.
Il musical più bello che abbia visto, belle le musiche, le scene, i vestiti.
Bellissime le voci di Mercuzio e del padre di Romeo.
Andateci, merita
giovedì 14 febbraio 2008
AZZZZ la cravatta
Ora capisco perchè quando il mio amico Gianfri quando riotrna da casa è bello carico
Un milione e mezzo di piante di cannabis
Associazione a delinquere finalizzata a produzione e traffico di stupefacenti, aggravata dal metodo mafioso
PALERMO - Oltre un milione e mezzo di piante di cannabis sono state scoperte e sequestrate dai Carabinieri nel palermitano durante un'indagine che ha portato all'alba di venerdì all'emissione di sei ordinanze di custodia cautelare. Le coltivazioni di marijuhana sono state individuate tra San Giuseppe Jato, San Cipirello e Monreale. I sei arrestati devono rispondere di associazione a delinquere finalizzata alla produzione e al traffico di stupefacenti, aggravata dal metodo mafioso. L'indagine è stata coordinata dal sostituti procuratori Francesco Del Bene e Roberta Buzzolani e dal procuratore aggiunto Giuseppe Pignatone.
mercoledì 13 febbraio 2008
Gelosia patologica
paura irrazionale dell’abbandono e tristezza per la possibile perdita;
sospettosità per ogni comportamento relazionale del partner verso persone dell'altro sesso;
controllo di ogni comportamento dell' "altro";
invidia ed aggressività verso i possibili rivali;
aggressività persecutoria verso il partner;
sensazione d' inadeguatezza e scarsa autostima di noi stessi.
La gelosia, quella patologica è, dunque, il timore di perdere qualche cosa che si ritiene essenziale per il proprio benessere e che questo qualcosa, che si ritiene essenziale, altri possano impossessarsene. Essa si manifesta anche in assenza di qualsiasi motivo valido. Spesso proprio la gelosia è in alcuni casi la causa della rottura di una relazione. Anzi si teme tanto che una relazione possa finire che, senza volerlo, la si fà finire per davvero.
La gelosia patologica prende origine da sospetti o circostanze infondate, affondando la sua vera natura in un'angoscia che prende forma nella mente senza nessun riscontro nella realtà. Quest'angoscia produce delle vere e proprie rappresentazioni mentali in cui si "costruisce" il "rivale" e le "prove d'infedeltà" e la realtà effettiva viene interpretata erroneamente. Tutto ciò può arrivare a dei veri e propri "deliri di gelosia" che spesso sono all'origine di veri e propri fatti di cronaca come i delitti passionali.
La gelosia patologica, il più delle volte, affonda le sue origini nell'infanzia in una cattiva relazione che il geloso ha instaurato con i propri genitori. Quest'ultimi non hanno adeguatamente rinforzato il bambino nella fiducia per sè stesso e nell'autostima contribuendo così a determinare un adulto geloso perchè non conscio delle sue possibilità e del suo valore, profondamente insicuro. Ciò porta a pensare che il proprio partner potrebbe amare un altro perchè più degno, a non essere sicuro del suo amore.
Ma la gelosia patologica può tradire anche un desiderio di possesso assoluto del partner. Ciò avviene, anche in questo caso, per una cattiva relazione affettiva costruita con i propri genitori, sopratutto quello di sesso opposto. C'è la presenza di un'affettività che non ha trovato correspensione durante l'infanzia, e si pensa di riscattarla da adulti, attraverso il possesso assoluto dell'altro.
Da questo breve escursus si può affermare che gelosia e dipendenza affettiva sono le due facce di una stessa medaglia. Se è presente l'una è molto probabile che sia presente anche l'altra.
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I du eromanzi brevi , AHDeVeer e Ragnarok, i GDR Pirati, Ravenglass e Drenai, ed il blog WH Dark.
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mi trovate qui
La fine del mondo
I futurologi parlando della fine del mondo tirano fuori sempre le stesse cose.
La pestilenza, la meteorite, la fine del petrolio, l'epidemia, l'IA che ci stermina.....
E GLI ALIENI????????
E I MEGAMOSTRI ATOMICI PREISTORICI CHE EMERGONO SOTTO TOKIO PER STERMINARCI????????????????
ma li hanno visti Goldraike, Mazinga e Jeeg?
Che minchia e minchia di futurologi sono senza queste basi culturali minime??
Ma come.... ce l'hanno menata per mesi e mesi sul tesoretto che loro sono bravi che sono in attivo... ed ora si scopre che non esiste ....
Scontro sul tesoretto: «Dati tra un mese»
Padoa Schioppa: «Sapremo a marzo se esiste, ora è propaganda elettorale, la priorità è il risanamento»
Padoa-Schioppa (Inside)BRUXELLES - Primo si chiama fuori «dal gioco sì-no» sul tesoretto 2008. Poi invita provocatoriamente a farsi avanti quanti credono di saperne di più. Così il ministro Padoa-Schioppa da Bruxelles replica alle polemiche sull'extragettitto. «Sapremo solo a marzo se esiste» risponde il ministro a chi gli chiede di commentare la frase attribuitegli oggi dalla Repubblica («il tesoretto non esiste»). «Oggi - ha spiegato il ministro - è il 12 febbraio e tra un mese uscirà la relazione unificata sull'economia e la finanza. Solo in quel momento avremo un quadro aggiornato della situazione economica e dello stato dei conti. Prima di quel momento - ha proseguito - non saremo sufficientemente informati per pronunciarci. E dubito che altri al di fuori del ministero abbiano più informazioni di noi». Dunque, per il ministro, «quello che si legge in questo momento fa parte del dibattito elettorale. E io non intendo pronunciarmi».
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SALARI E RISANAMENTO - Mentre il calo delle tasse e l'aumento dei salari scalda la campagna elettorale, monta lo scontro sul Tesoretto. Il presidente della Camera, Fausto Bertinotti ribatte «le risorse ci sono», mentre i sindacati incalzano: «Governo imbarazzante ma per noi non cambia nulla: abbassare le tasse è imprenscindibile». Da Bruxelles dove l'Ecofin ha appena dato il via libera al programma di stabilità italiano, rispondendo ai giornalisti, Padoa-Schioppa ha precisato che di redistribuzione si può anche parlare ma dell'esistenza ed entità di un Tesoretto si saprà solo tra un mese. Il ministro ha precisato che «all'interno dei vincoli Ue è perfettamente possibile fare redistribuzioni fiscali, in questi casi necessarie, e manovre per gli investimenti. Penso sia perfettamente legittimo». Anche se, aggiunge «è ancora presto per decidere: bisogna puntare al risanamento».SINDACATI - Duri contro il ministro dell'Economia sono i toni dei sindacati. «Noi non crediamo a Padoa-Schioppa che troppe volte ha detto una cosa e poi ci ha fatto trovare di fronte un'altra», afferma il segretario nazionale della Cisl, Raffaele Bonanni. «A noi risulta che l'extragettito ammonti a più di 10 mld di euro ed ecco perché riteniamo un errore non averlo redistribuito a lavoratori e pensionati». Ancora più netto il segretario della Cgil, Guglielmo Epifani: «Sul tesoretto la posizione del governo, anche se sfiduciato, è un po' imbarazzante. Per noi non cambia nulla, lo abbiamo chiesto, lo chiediamo: è una priorità da cui non si può prescindere». Anche per il leader della Uil, Luigi Angeletti, «le risorse per realizzare l’intervento a favore dei salari c'erano e ci sono. Ma il governo troverà il modo di farle sparire per utilizzarle in un'altra direzione». DAMIANO - Anche secondo il ministro del Lavoro, Cesare Damiano, «le risorse per i salari ci sono, secondo i dati che io conosco. Ma bisogna fare presto, perché diminuire la pressione fiscale sulle retribuzioni è un bene per il Paese al di là degli schieramenti politici». APPELLO UE - Intanto l'Unione Europea lancia un appello ai politici italiani: tutti i candidati alle prossime elezioni devono puntare al rafforzamento dei conti pubblici. Alle ipotesi di riduzione delle tasse o di aumento dei salari, al centro del dibattito politico di casa nostra, si risponde con la richiesta di «misure specifiche» per consolidare il bilancio già nel 2008. «Noi non partecipiamo alla campagna elettorale italiana - ha detto il commissario Ue agli affari economici e monetari, Joaquin Almunia, al termine della riunione dell'Eurogruppo - ma il rafforzamento del consolidamento delle finanze pubbliche è un buon messaggio per tutti i candidati». L'Eurogruppo ha invitato l'Italia, che ha riscosso approvazione per il contenimento del deficit ottenuto nel 2007 dal ministro Padoa-Schioppa, a un intervento più «ambizioso» nel 2008 e a riportare al 2010 l'obiettivo dell'equilibrio di bilancio slittato nel 2011.
Ristorante peruviano
http://www.picaflor.it/menualacarte.htm
Bel posto, una cucina buona e delicata.
Ci è piaciuto molto.
Piatti a base di carne, riso, buonissimo il platano fritto.
Un posto che vi consiglio di provare,
dalle parti della stazione di Lambrate
I nostri piatti sono tutti caratteristici del Perù cucinati secondo le ricette tradizionali e che potrete combinare secondo il vostro gusto personale
Sopas
Sopa de Quinoa Zuppa a base di Quinoa (cereale andino) con bocconcini di pollo e fiocchi di formaggio fresco
Sopa de FrijolesZuppa a base di Quinoa (cereale andino) con fagioli neri
CarapulcraZuppa a base di "papa seca" (patata disidratata delle ande) con lonza e aromi andini
Entradas
Papa Rellena Patata ripiena di carne di manzo dorata in padella
Papa a la Huancaina Patata al cartoccio servita con crema di formaggio fresco e "aji amarillo" (peperoncino aromatico)
Pastel de Choclo Tortino di mais con carne di manzo e sesamo, gratinato in forno
Platano al horno Banana amazzonica gratinata al forno con formaggio stagionato e pepe nero
Contornos
Parillada de verdura Grigliata di verdure miste
Mixto de verduraInsalata di verdure fresche di stagione
Papas al Horno Patate al forno
Yucca frittaManioca dorata in padella
Platano fritto Banana amazzonica dorata in padella
Platos de Pescado
Cebiche Mixto Pesce, gamberetti, calamari marinati nel lime e peperoncino aromatico servito con cipolle rosse, patata americana, manioca e mais bianco
Cebiche de Pulpo Polipo marinato nel lime e peperoncino aromatico servito con patata americana, manioca e mais bianco
Cebiche Caldo de Pescado
Camarones in salsa andina Code di mazzancolle al forno aromatizzate con essenze andine servite con yucca fritta
Arroz con Mariscos Paella andina con gamberetti, calamari e polipo,saltata in padella con zenzero e salsa di soia
Escabeche Filetto di baccalà e cipolle in carpione e peperoncino aromatico servito con riso
Crepas de Cangrejo Crespella con polpa di granchio, funghi e besciamella,gratinata in forno
Platos de carne
Bife de Costilla Costata di manzo argentino con contorno
Bife de chorizo Controfiletto di manzo argentino con contorno
Lomo Saltado Bocconcini di manzo argentino saltati in padella con aromi pomodori e cipolle dolci, servito con riso
Anticuchos Spiedini di manzo argentino alla griglia aromatizzati con essenze andine serviti con patate al forno
Aji de gallina Straccetti di pollo cotti in una crema di formaggio fresco, noci e curcuma, servito con patate e riso
Anticuchos de Pollo Spiedini di pollo alla griglia aromatizzati con essenze andine, serviti con patate al forno
Parillada MixtaGrigliata di manzo argentino, pollo e costolette di agnello
Seco de CorderoBracioline di agnello in umido con birra nera e spezie andine
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